Thread su calcio e fondi d’investimento.
L’operazione Liga-Cvc è di fatto un’anticipazione bancaria: i club (tranne Real, Barcellona, Athletic e Oviedo) ricevono 2,1 miliardi in prestito. È vero che gli interessi sono bassi, probabilmente più vantaggiosi del factoring,
ma in cambio i club rinunciano al 10% dei diritti tv per 50 anni. Quindi ci rimettono dei soldi. Difficile intravedere il senso industriale a lungo termine dell’operazione. L’impressione è che in questa fase di assenza di liquidità nel settore calcio, molti club a corto di cash
corrano il rischio di giocarsi una parte dei ricavi (e della potenziale crescita) futuri pur di avere una boccata d’ossigeno adesso. E che i fondi, legittimamente, ne approfittino. Un conto è avere un progetto manageriale di crescita (cui Liga e Cvc aspirano), un altro ipotecare
un pezzo del fatturato che così finirebbe fuori dal sistema. Ciò potrebbe andar bene per un’industria senza prospettive. Ma il calcio, inserito nelle dinamiche della globalizzazione e dell’intrattenimento, continuerà a essere uno dei settori più attrattivi dopo l’emergenza Covid.
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