A Udine vogliono installare telecamere di ultima generazione, con riconoscimento facciale e analisi forense in tempo reale.
Ora vi spiego in breve per quale motivo a questo progetto non dovrebbe mai essere permesso di vedere la luce. =>
Lo scorso anno con @privacynetwork_ abbiamo iniziato a fare una serie di richieste FOIA a diversi comuni italiani, per capire lo stato della videosorveglianza.
Il riconoscimento facciale è una tecnologia che analizzando il viso di una persona è in grado di creare un modello matematico (dato biometrico) che poi viene usato per riconoscere in tempo reale quella persona ovunque essa sia.
Torniamo a Udine. Il progetto è stato approvato il 18 giugno 2020. Le delibere descrivono le specifiche tecniche delle telecamere e dei software.
Non sono chiare le finalità, visto che gli atti che abbiamo ricevuto sono stati censurati. Ma possiamo immaginarlo leggendo gli atti.
La piattaforma di riconoscimento facciale sembra infatti espressamente pensata per segnalare in tempo reale "individui sospetti" e ricostruirne i movimenti.
Cosa si intende per "individuo sospetto"? Non è dato sapere. Comunque, è scorretto parlare solo di individui sospetti.
*Tutta la popolazione* di Udine sarà infatti assoggettata a questo sistema di riconoscimento facciale.
I software non sono assolutamente in grado di accendersi e spegnersi a comando, e di acquisire solo i dati biometrici dei "sospetti" - qualsiasi cosa voglia dire.
Come se la sorveglianza di massa indiscriminata della popolazione non bastasse, bisogna sapere che questi software hanno sempre una % di errore, che dipende da molte variabili.
Ad esempio, in caso di viso coperto, occhiali, ecc. questi software hanno un elevato tasso di errore.
Questo significa che una persona potrebbe essere erroneamente identificata dal software come "individuo sospetto" e finire nei guai.
È già successo, e succederà ancora. È inevitabile. Per non parlare poi delle persone di colore - che sono soggette a % di errore molto più alte.
Il Comune descrive le persone con volto coperto, occhiali, o comunque con comportamenti che influiscono negativamente sul riconoscimento facciale come "poco collaborative".
Le persone che non vogliono essere sorvegliate sono "poco collaborative". Questa accezione è pericolosa.
I nuovi software permetteranno alle forze dell'ordine di ricevere alert in caso di "comportamenti anomali" (cosa è anomalo?) e di ricercare le persone sulla base di filtri, come ad esempio l'etnia.
Tra errori e discriminazioni, il filtro etnia mi sembra molto problematico.
E infine, torniamo alle dichiarazioni del Sindaco:
"aumentare la sicurezza reale".
Da nessuna parte nelle delibere che ho letto ci sono valutazioni sullo stato di sicurezza reale di Udine. Udine è una città insicura?
Su quali dati si rende necessario questo intervento?
E ancora:
"aumentare la sicurezza percepita".
Stiamo scherzando? Un progetto da 700.000€ per sorvegliare i cittadini...per aumentare la sicurezza PERCEPITA?
Qualcuno ha chiesto ai cittadini se si sentono insicuri? Io la frequento spesso, non ho percepito insicurezza.
Infine, non è il Garante Privacy che ha vietato il riconoscimento facciale.
Per usare questa tecnologia serve una legge nazionale che preveda specifiche tutele per le persone. La legge non esiste, quindi è illegale.
€ 700.000 spesi per un sistema di sorveglianza illegale.
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I nostri dispositivi (PC e mobile) sono ormai il principale punto di accesso al mondo esterno, cioè quello fuori dalla nostra scatola cranica, al punto che gli input e le interazioni online spesso ci condizionano fino a modificare inconsciamente i nostri pensieri, le nostre azioni e il nostro stato d’animo.
Tutto è fabbricato ad arte per suscitare una reazione atavica. La promessa dell’Era Digitale è di portare l’architettura che troviamo online e sui social network, ovunque: nei luoghi di lavoro, nelle città e nelle strade; nelle aziende, nelle nostre case, e perfino nei nostri dispositivi connessi: domotica e Iot; visori per la realtà aumentata e dispositivi wearables.
🧵1/ Thomas Malthus, economista del 18° secolo, pensava che l'umanità si sarebbe presto scontrata contro un muro chiamato sovrappopolamento.
La crescita demografica è esponenziale; la produzione alimentare è invece lineare. Inevitabile che si arrivi al punto di collasso, diceva.
🧵2/ Le sua ipotesi sulla linearità della produzione alimentare è stata sconfessata dalla tecnologia. Ci sono risorse in abbondanza per tutti.
Ma la parte del "siamo troppi", continua a essere seguita da molti: Principe Filippo, Bill Gates, Kissinger, Schwab. Per citarne alcuni.
🧵3/ Kissinger conobbe Schwab ad Harvard e fu uno dei suoi mentori.
Gli fece conoscere due altre persone: Kenneth Galbraith e Herman Kahn. Due rinomati e importanti globalisti che furono centrali nella creazione del World Economic Forum nel 1971.
Già dal prossimo anno Twitter potrebbe essere un posto molto diverso da come lo conosciamo. E no, non per Elon Musk.
Il motivo è una legge europea entrata in vigore da qualche giorno, chiamata Digital Services Act (DSA). Cosa possiamo aspettarci noi europei? ➡️
Il DSA non è una legge per proteggere le persone, ma per controllare l'informazione in UE. In breve:
-Nuovi cani da guardia
-Poteri illimitati di censura di stato
-Obbligo per le piattaforme di combattere con ogni mezzo "disinformazione" e "hate speech". privacychronicles.substack.com/p/digital-serv…
Nel testo pubblicato sono cambiate alcune cose rispetto al testo precedente.
Tra i rischi da combattere ci sono ora anche categorie riferibili a violenza di genere, salute pubblica, benessere mentale degli utent che ben si prestano a censura politica. privacychronicles.substack.com/p/digital-serv…
La nascita dello stato di welfare (primi del '900) fu il risultato dell'unione di religione (protestante), politica (marxismo) e pseudo-scienza.
Fu un modo per giustificare l'uso dello Stato come leva per plasmare la società secondo la nuova ideologia progressista. ➡️
Richard Theodore Ely, padre intellettuale del progressismo, vedeva lo Stato come strumento di Dio.
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Ne parlo qui 👇 privacychronicles.substack.com/p/welfare-la-n…
Siamo l felici che Musk abbia acquistato Twitter perché speriamo che riesca a frenare la violenza della ideologia liberal-progressista che da anni ci affligge.
Thierry Breton, padrino del Digital Services Act, ha già tarpato le ali a Musk: in UE si seguono le regole europee.
Alexandra Geese, che lavorò al testo del DSA, alcuni mesi fa parlava del rischio del "free speech absolutism". ➡️ open.substack.com/pub/privacychr…
All'UE e ai liberal-progressisti non piace la libertà di pensiero. Non piace neanche al World Economic Forum. A Davos quest'anno si diceva: "Dobbiamo proteggere la comunità e le persone, assicurandoci che i contenuti pubblicati online non facciano danni"➡️ open.substack.com/pub/privacychr…
Per Musk Twitter dovrebbe essere una piazza dove dibattere senza violenza. La piattaforma è pesantemente a favore della sinistra liberal, ed è necessario ripristinarne la neutralità.