“Ma che ore sono? Le cinque del mattino? Ma chi cazzo è che telefona a quest’ora della notte?”
Ottobre del 1984, siamo ad Amsterdam. #CharlieWatts, il batterista dei Rolling Stones è nella sua stanza d’albergo quando riceve una telefonata. Accende la luce, guarda l’ora e si >
stupisce.
Lui non è come gli altri Stones. Sempre fedele alla moglie Shirley, è l’unico a rifiutare le groupies, anche se Mick Jagger e Keith Richards
continuano a ripetergli che è pazzo, che la vita è una sola e quella degli Stones è la migliore delle vite possibili. >
Persino quando sono stati invitati nella villa di Hugh Hefner, il boss di “Playboy”, durante il tour americano del 1972, Watts è stato l’unico a trascorrere tutto il tempo nella sala giochi invece che con le conigliette.
Insomma, non è normale che qualcuno lo chiami alle cinque >
del mattino, a meno che sia successo qualcosa di grave.
Così va a rispondere.
È Mick Jagger.
Lui e Keith Richards, ma questo Charlie Watts lo saprà soltanto in seguito, sono appena tornati da una notte di alcol ed eccessi vari ed eventuali.
“Perché non chiamiamo Charlie?”, dice >
a Keith.
“Be’, lo conosci. A quest’ora dorme.”
“Chiamiamolo lo stesso”, dice Mick.
Jagger fa il numero della stanza di Watts.
“Ehi, dov’è il mio batterista?”, chiede. “Perché non trascini il tuo culo fino a qui?”
Charlie Watts non dice una parola, appende la cornetta, va in >
bagno, si fa la barba, si mette lo smoking, lucida le scarpe, le indossa. Esce dalla stanza, raggiunge Jagger nella camera di Keith, si avvicina e gli sferra un sensazionale pugno in faccia.
Jagger finisce sopra un piatto di salmone affumicato, Keith Richards lo afferra per una >
gamba impedendogli così di precipitare dalla finestra aperta al ventesimo piano.
Jagger non accenna a rialzarsi, guarda Charlie Watts con aria interrogativa.
E Charlie Watts gli dice: “Non mi chiamare mai più il mio batterista. Sei tu il mio fottuto cantante del cazzo!”.
>
Bye, Charlie. ❤
tratto da "Rock Bazar" di Massimo Cotto
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh