1)È un bene l’inizio di riforma della giustizia penale, ma il problema più grave è la lentezza della giustizia civile che ha costi molto maggiori e più diffusi per i cittadini e lo sviluppo economico
2)Con Decio Coviello e Nicola Persico abbiamo rilevato differenze elevate e persistenti di velocità nello smaltimento dei processi tra giudici con lo stesso carico medio di lavoro per quantità e qualità
3)1/2 della minor velocità si spiega col modo in cui il giudice adempie l’obbligo di concentrare le udienze di un processo, trattando i casi assegnati in sequenza non in parallelo, e pubblicando fin dall’inizio il “Calendario del processo” (art. 81-bis disp. att. c.p.c.)
4)La pubblicazione del “Calendario del processo” renderebbe la durata di un processo meno incerta: anche l’incertezza dei tempi di un processo, non solo la sua lunghezza, è costosa per i cittadini
6)La Fondazione Giuseppe Pera e la CNC, finanziate da CARILUCCA tra numerosi altri, hanno creato l’agenda elettronica A-Lex che consente al giudice di concentrare le udienze dei processi e lavorare in modo sequenziale, aumentando la velocità di smaltimento
7)Il software è stato offerto in donazione al Ministero 4 anni fa, che per ora non ha accettato e non ha messo A-lex a disposizione dei giudici, nemmeno in via sperimentale, anche se alcuni di loro hanno iniziato a usarla con successo (v. pietroichino.it/?p=47101)
8)Speriamo che il Governo Draghi, e in particolare i Ministri Cartabia e Colao, vogliano invece approfittare di questa opportunità a costo zero per ridurre i tempi della giustizia civile
9)L’agenda A-Lex verrà presentata mercoledì al convegno su “Measuring and Evaluating Public Administration Efficiency” organizzato dalla Banca d’Italia e dalla World Bank
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