Il ritmo di crescita dei casi continua ad aumentare. Sono nove giorni consecutivi che registriamo aumenti su sette giorni prima. Oggi abbiamo avuto il 50% in più dei casi di domenica scorsa, mentre come media settimanale siamo al +30%.
Il tasso di positività molecolare è in crescita, quello antigenico è ancora stabile. Diverse regioni richiedono conferma molecolare dopo test rapido.
A livello di macro-area vediamo che il Nord-Est è la zona con la maggiore incidenza, ma il Centro è quella che cresce più rapidamente.
Diciotto regioni/PA su ventuno hanno registrato un aumento dei casi questa settimana.
Stiamo avendo anche un aumento degli ingressi di terapia intensiva. È ancora contenuto, ma suggerisce che la crescita dei casi potrebbe non essere legata solo all'aumento del numero di test.
La stessa cosa si vede anche sui nuovi ricoveri in reparto. Qui usiamo i dati dell'Iss per la data dell'evento (e non di notifica), quindi sono più indietro ma più accurati. L'aumento ha avuto inizio il 14 ottobre e considerando i ritardi sono contagi avvenuti a inizio ottobre.
Per concludere, difficile dire se l'aumento è dovuto solo al maggior numero di test o se c'è un aumento della circolazione. Tenderei a pensare la seconda, ma vediamo come evolve nei prossimi giorni.
E ovviamente diventa ancora più importante vaccinarsi e avere la terza dose se si rientra nelle categorie che ne hanno diritto. I vaccini prevengono la stragrande maggioranza delle forme gravi della Covid-19.
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Nel 2022 in media ci sono stati 3,3 morti sul lavoro al giorno. Ma i dati Inail mostrano che gli infortuni mortali sono in forte calo rispetto al passato. Negli anni novanta, ad esempio, erano il 33% in più di ora.
Se teniamo contro anche del fatto che ci sono più occupati che in passato vediamo che il calo è anche maggiore. Se negli anni Sessanta morivano sul lavoro oltre 20 lavoratori su 100 mila, dagli anni Duemila in poi questo numero è sceso tra i cinque e i sei lavoratori.
Negli ultimi sessant’anni ci sono stati solo tre anni con un numero di morti sul lavoro ogni 100 mila occupati più basso di quello registrato nel 2022 (4,7 nel 2009, 5 nel 2008 e 5,2 nel 2017).
In vent'anni il reddito medio dichiarato dagli italiani è cresciuto del 7,3% (tenendo conto dell'inflazione). Ma quello dei dipendenti è sceso del 7,5%, mentre i redditi di pensionati e autonomi sono cresciuti. I dipendenti si sono impoveriti tra 2001 e 2021.
Tutte le cifre sono espresse in euro del 2021 (tenendo conto dell'inflazione).
Non abbiamo ancora i dati del 2022, ma è realistico pensare che il reddito reale dei dipendenti sarà sceso ancora di più a causa dell'alta inflazione che c'è stata.
I casi stanno aumentando in media del 30% su sette giorni prima. Oggi l'aumento è del 35%, ieri del 39%. Con questa velocità i casi raddoppiano in due settimane e mezzo.
L'aumento si sta verificando in particolar modo tra i 10-19enni e i 20-29enni, ma in generale tutte le classi di età stanno avendo un'inversione di trend ad eccezione degli under 10.
(Va sempre tenuto presente che non sappiamo quanto vengano testati).
L'aumento dei casi sta avvenendo in tutte e quattro le macroaree, ma in particolar modo al Centro e al Sud.