Provo a fare chiarezza su #Reina a Bergomo sennò non ne usciamo:
🔺Atalanta non è BRAVA per quel comunicato. È una mera tutela legale, un comunicato corporate per provare a dribblare il problema come sempre parlando di poche mele marce. È un atto DOVUTO, doveroso e a TUTELA↙️
Legale della società. Basterebbe conoscere un minimo di comunicazione corporate per saperlo.
🔺Reina non è BRAVO perché non fa SCENEGGIATE. Da regolamento l'arbitro poteva decidere di sospendere la gara, viene da chiedersi se, in caso di SUA incolumità, l'avrebbe fatto. ↙️
In particolare i calciatori dovrebbero interrogarsi: quanto è tutelata DAVVERO la loro incolumità? Si può tollerare il lancio di oggetti contro un giocatore? Se NO, capite che non è bravo Reina, ma chi doveva tutelarlo non lo ha fatto.
🔺Infine un piccolo promemoria ↙️
Qui la questione è semplice: gli stadi sono zona franca dove può succedere DI TUTTO? se NO, in casi come questi bisogna usare il pugno di ferro, senza SE, MA, o "erano pochi". Riguarda anche Roma-Milan, potrebbe riguardare in futuro anche la Lazio. Finché ↙️r
Rimane la concezione di impunità (presunta poi) all'interno dello stadio, cose come queste continueranno ad accadere. Non È uno spazio dove si può fare TUTTO, e fiancheggiare questa narrazione minimizzando, dicendo bravo ad una società che pensa solo a tutelarsi, è da complici.
Capisco che andare contro certi individui, dire la verità, sfuggire a questa atmosfera di pari e patta, di cerchiobottismo equilibrista per molti giornalisti sia hard. Ma la credibilità di questa categoria si basa anche questo questo. Sul narrare la verità, non cose di comodo.
Non aspettatevelo dagli opinionisti ex calciatori, o dai giornalisti faziosi. Loro convincono con quel genere di tifosi da anni, spesso hanno legato a loro intere parti della carriera, hanno chiuso gli occhi talmente tante volte che non sanno nemmeno se ora sono aperti o no
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