2. Non c’è aumento di mortalità per Covid tra i bambini.
L’aumento delle infezioni tra i bambini non ha causato un aumento di mortalità. Da 0 a 19 anni l’ISS ha registrato finora 35 morti, cioè ~20 casi/anno.
4/
Su 10.431.663 bambini/ragazzi 0-19 anni (ISTAT), 35 decessi Covid-19, significano 1 decesso ogni 522.000 bambini/anno, cioè 0,19 decessi su 100.000, 125 volte meno dei 2.505 bambini morti in media ogni anno nel quinquennio 2015-2019.
5/
L’aumento delle infezioni tra i bambini non ha causato un aumento di mortalità. Buona parte dei 2.500 decessi annui da altre cause sarebbero prevenibili, e meriterebbero ben maggiore attenzione.
6/
Invece, non è scontato che le vaccinazioni avrebbero salvato parte di questi 20 morti/anno da COVID-19, trattandosi in maggioranza di soggetti già affetti da serie patologie.
* epicentro.iss.it/coronavirus/bo…
7/
3. I rischi di ricovero per Covid nei bambini sono molto ridotti.
Anche i rischi di ricovero in terapia intensiva sono molto ridotti: 1 su oltre 46.000 diagnosi di COVID-19, e riguardano spesso bambini con altre patologie.
8/
In Germania, tra bambini 5-11 anni senza patologie, il rischio è di 1 su 50.000, e nessuno è morto.
* medrxiv.org/content/10.110…
9/
4. La MIS-C è rara/molto rara e i sintomi da Long Covid sono lievi.
La sindrome di infiammazione multisistemica pediatrica temporalmente correlata a Sars-CoV-2 (PIMS-TS, detta anche MIS-C) è rara.
10/
3,16 su 10.000 bambini infettati con Sars-CoV-2 negli USA, dove colpisce in modo del tutto sproporzionato bambini neri, ispanici e asiatici rispetto ai bianchi, e molto rara in Germania: 1,7 su 10.000 casi positivi.
11/
Inoltre, l’associazione con SARS-CoV-2 è possibile ma incerta e non è chiarito in quale misura le vaccinazioni la evitino.
12/
Durata e gravità dei sintomi “Long Covid” sono simili a quelli di comuni patologie virali, il numero dei sintomi sembra in media persino minore (ha sintomi persistenti a 4 settimane l’1,8% dei bambini dopo COVID-19, lo 0,9% di quelli dopo altre infezioni virali respiratorie)
5. Anche vaccinando i bambini (e chiunque) non si raggiunge l’immunità di gregge.
È impossibile ottenere l'immunità di gregge con le vaccinazioni in uso a causa:
• della rapida diminuzione della protezione da vaccino, che a 6-7 mesi o 9 mesi può diventare anche negativa;
15/
• dell’incapacità di prevenire la trasmissione di SARS-CoV-2 a distanza del completamento del ciclo vaccinale;
• della presenza di un gran numero già identificato di serbatoi animali, anche domestici.
16/
Nell’ultimo mese il tasso di infezioni su 100.000 è stato di circa 800 casi tra i non vaccinati e 400 tra i vaccinati (con ciclo completato da pochi mesi, quando la protezione è massima). Se anche si vaccinasse il 100%, il 50% resterebbe suscettibile a infettarsi/infettare.
6. I bambini non sono causa importante di trasmissione in famiglia.
I bambini non sono maggiori determinanti nella diffusione del virus nemmeno in ambito familiare.
* jamanetwork.com/journals/jamap…
19/
7. I non vaccinati non favoriscono in modo particolare varianti e circolazione virale.
La mancata vaccinazione non favorisce la circolazione del virus e la nascita delle varianti rispetto ai vaccinati, nel medio periodo.
20/
Infatti, in un anno di 52 settimane, se il bambino non si infetta non è mai infettivo, se si infetta lo è per una settimana, e per le altre 51 è immune. Anche il vaccinato è più suscettibile a infezioni nelle due settimane che seguono l’inoculo.
8. Non è etico vaccinare i bambini per proteggere indirettamente altri.
Se anziani e soggetti fragili sono immunizzati, i rischi di trasmissione derivanti dalla mancata vaccinazione dei bambini sono molto ridotti.
23/
9. Il numero di bambini (e di eventi rilevati) nei trial insufficiente.
Il numero di bambini reclutati negli studi clinici di fase 2/3 (1517 vaccinati vs 751 con iniezione salina) e seguiti per soli 2,3 mesi è insufficiente per rilevare possibili eventi avversi gravi e rari
10. I rischi della vaccinazione pediatrica superano i benefici (salvo eccezioni).
I rischi della vaccinazione COVID-19 in età pediatrica superano in modo dimostrabile i benefici, sia negli studi registrativi, sia nei pochi esempi di sorveglianza attiva.
26/
Gli studi registrativi e i pochi esempi di sorveglianza attiva mostrano reazioni avverse severe, con impatto sulla salute (dall’impedire la normale attività quotidiana in su), nell’11%~ di 12-17enni dopo la 1a dose e nel 27% in media dopo la 2a dose (Table 3 del pdf).
27/
L’AIFA afferma “non si rilevano al momento segnali di allerta in termini di sicurezza”. Ma la sorveglianza passiva, che fa dichiarare all’AIFA “128 segnalazioni di reazioni avverse ogni 100.000 dosi somministrate” sottostima di centinaia di volte le reazioni avverse -->
28/
--> le reazione avverse rilevate dai CDC USA con sorveglianza attiva v-safe negli adulti (Lettera 97 Gruppo NoGrazie, pag. 2-5) e negli adolescenti.
29/
Bambini e adolescenti sarebbero esposti a rischi di eventi avversi anche severi non solo immediati, ma possibili anche a medio e lungo termine, che iniziano a emergere con aumento di miocarditi nei maschi, di irregolarità mestruali nelle femmine e di malattie autoimmuni.
30/ Gli eventi avversi possono aumentare con i richiami, prospettati ormai almeno ogni anno.
NB: gli esiti definitivi (mortalità totale, non solo COVID) nei trial clinici con vaccini a mRNA sugli adulti non sono rassicuranti e richiederebbero urgente approfondimento scientifico
31/
Preoccupa anche l’eccesso di mortalità nelle fasce di età inferiori ai 65 anni nel 2021 rispetto al 2020 che emerge in EuroMOMO, coerente con i dati ISTAT 2021 verso 2020 ad oggi disponibili per adolescenti e giovani adulti italiani.
11. Controproducente impedire infezione Sars-CoV-2 nei bambini.
Li espone a rischio di malattia in età più avanzate, con maggiori possibilità di decorsi gravi, mentre in età pediatrica la malattia è quasi sempre lieve o asintomatica e produrrà immunità naturale persistente.
12. Con opportune cautele, l’immunità naturale andrebbe favorita in queste fasce d’età. Vanno discusse in base a dati scientifici strategie che consentano lo sviluppo dell'immunità naturale nei gruppi a minimo rischio di forme gravi di COVID-19, poiché allo stato -->
36/
--> allo stato delle conoscenze l’immunità acquisita con l’infezione naturale è più robusta e duratura di quella vaccinale. Ciò dà un vantaggio individuale al bambino, ma anche alla sua famiglia, ai nonni e all’intera comunità.
* bmj.com/content/373/bm…
37/
13. Prima dei bambini è equo e ragionevole vaccinare anziani e fragili.
Come sostenuto anche dall’OMS, non sarebbe equo vaccinare i bambini quando in molti Paesi anziani e fragili che ne avrebbero maggior beneficio non possono accedere alla vaccinazione
38/
14. I conflitti di interessi rendono tanti studi poco affidabili.
Gli studi sinora pubblicati sono finanziati dal produttore, gli autori sono in maggioranza dipendenti o con importanti relazioni finanziarie con le industrie produttrici, -->
39/
--> il numero di eventi è basso al momento dell’interruzione/rottura anticipata del doppio cieco negli studi: queste tre condizioni portano ciascuna a esagerare in modo sistematico i benefici.
15. Società professionali finanziate da case farmaceutiche non esprimono linee guida indipendenti.
Importanti società che insistono per una vaccinazione universale dei bambini ricevono cospicui finanziamenti dalle industrie farmaceutiche (esempio).
* efpiadisclosurecode.gsk.com/GSK_IT_2019_EF…
41/
16. Non sono ancora disponibili cure per i bambini danneggiati da questi vaccini, mentre sono disponibili interventi profilattici e utili terapie precoci per la COVID-19.
*
42/
La Commissione Medico-Scientifica indipendente (Prof. Paolo Bellavite, ematologo; Marco Cosentino, farmacologo; Vanni Frajese, endocrinologo; e Dott. Alberto Donzelli, igiene e medicina preventiva; Patrizia Gentilini, oncologa; Eugenio Serravalle, pediatra) -->
43/
--> La Commissione Medico-Scientifica indipendente ha chiesto in modo formale un confronto scientifico urgente con il CTS del Governo, anche rispetto all’urgenza e alla necessità di questa vaccinazione in età pediatrica.
44/
Sarà apprezzato il supporto di chiunque e qualsiasi Organizzazione alla richiesta della Commissione Medico-Scientifica indipendente di un confronto scientifico trasparente, aperto e senza censure con il CTS, che sta promuovendo una vaccinazione universale e indiscriminata.
1/ #Draghi difende "con le unghie e i denti" la attuale "normalità", ed afferma che è costata 134mila morti. Ipse dixit.
Riflettiamo su questa affermazione di Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri. E poniamo(gli) alcuni, semplici, interrogativi. Facili.
Thread.
2/ 134mila morti.
Centotrentaquattromila vite umane sono state il prezzo di cosa, esattamente? Del virus o della peculiare gestione italiana del virus medesimo?
3/ 134mila morti.
Si sarebbero verificati questi decessi se l’Italia avesse esperito o, anche solo, non pervicacemente e maliziosamente ostacolato la ricerca e l’attuazione di terapie efficaci contro Covid-19 sulle base di evidenze scientifiche con l’utilizzo di altri farmaci?
1/ L’Istat ha pubblicato il 14 dicembre 2021 i dati definitivi dei nuovi nati per l’anno 2020 e dei primi 9 mesi dell'anno 2021 (istat.it/it/archivio/26…).
Qualche breve spunto di riflessione.
Thread
2/ ISTAT: nel 2020 15mila nascite in meno rispetto al 2019 e nei primi 9 mesi del 2021 12.500 nascite in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tutti i quotidiani e i mezzi di informazione segnalano la pandemia come principale responsabile del calo demografico.
3/ In realtà, a livello di nascite annuali, gli anni 2011, 2013, 2015, 2017, 2018 e il 2019, SENZA PANDEMIA, sono stati peggio del 2020, presentando CIASCUNO oltre 15MILA NATI IN MENO rispetto all’anno precedente.
Peggio del 2020, dunque, che ha presentato 15.200 nati in meno.
1. Nel rilascio Istat 21.10.21 i decessi gennaio-agosto 2021 erano 471.742. Nel rilascio odierno i decessi dello STESSO PERIODO sono 479.101.
Si tratta di un aumento dell’1,6%, +7.359 decessi. NON E' POCO: è come se si fossero aggiunti 4 giorni di decessi (con media 1850/die).
2. I decessi aggregati dei primi 9 mesi del 2021 (gennaio-settembre) sono 529mila, cioè AMPIAMENTE SOVRAPPONIBILI A QUELLI DI GENNAIO-SETTEMBRE 2020 (533mila) e rappresentano un eccesso del 9,21% (+45mila) rispetto al valore medio dei decessi gennaio-settembre 2015-2019 (484K).
@EnricoMattone@radente1@XXisthe@dottorbarbieri 1. Decessi per classi di età quinquennali degli anni 2011-2021, gennaio-agosto. Si è scelto il raffronto del solo periodo gen-ago perchè i dati dei decessi per età dell'anno 2021 si fermano ad agosto.
@EnricoMattone@radente1@XXisthe@dottorbarbieri 3. Rappresentazione grafica dei decessi mensili (non aggregati) per classi di età quinquennali, anni 2011-2021, filtrabili per classe di età e anno di interesse.