Ci provo, anche se sarebbe un lavoro da anestesita! @GanzoSwan
Cosa vuol dire intubare?
È il posizionamento di una "protesi" respiratoria, ovvero un tubo, che bypassa le prime vie aeree permettendoci di "sostituirci" al processo fisiologico di respirazione, ventilando.
Si può intubare in "elezione", ovvero decidendolo prima e programmandolo, come capita negli interventi chirurgici. È comunque una manovra che l'anestesista esegue in urgenza, in condizioni dove la ventilazione, e quindi l'ossigenazione, e quindi la vita, sono minacciate.
Perché si intuba in urgenza? Solitamente per due motivi. 1: la persona non è in grado di respirare bene. Non ossigena correttamente il suo sangue, perché il polmone non funziona come dovrebbe a livello di SCAMBI GASSOSI (polmonite, pneumotorace, embolia, eccetera)
2 non è in grado di PROTEGGERE le vie aeree, ovvero non può deglutire o tossire (coma, danni ai nervi che controllano la deglutizione, traumi locali). Per evitare che i liquidi indesiderati finiscano nei polmoni, causando quella che si chiama polmonite ab ingestis, intubo.
Il tubo ha infatti un palloncino (cuffia) che una volta gonfiato lo stabilizza in posizione e ISOLA quasi completamente quello che sta sotto (polmoni) da quello che può finirci e non dovrebbe (saliva, contenuto gastrico, sangue)
Veniamo al punto: quando intubo in urgenza? La risposta è semplice: quando non posso fare altrimenti. Le due casistiche citate sopra hanno lo stesso esito, un respiro inefficace, che porta ad un crollo rapido dell'ossigeno nel sangue, che porta a morte certa tessuti e organi.
Quello che mi preme più di tutti è il cervello: se muore lui, muore tutto, e bastano 4 minuti senza ossigeno perché il danno sui neuroni sia irreversibile. 4 minuti. Questo è anche alla base dell'importanza del BLSD tempestivo, ma sarebbe offtopic. In conclusione:
Quando O2 non arriva al sangue, devo provare a portarcelo io, altrimenti si muore, e in poco tempo. Quindi, quando un paziente è in ipossia severa ed irreversibile, dopo che si sono tentate tutte (ventilazione non invasiva (casco) ,farmaci) è mandatorio intubare, non c'è piano B.
E vi dirò di più: solitamente si cerca di evitare di intubare fino a che non resta l'unica opzione, perché intubare allunga la degenza, allunga i tempi di riabilitazione, mi costringe a fare farmaci sedativi, che possono indurre a delirio quando usati a lungo, aumentando costi
E tempi di ospedalizzazione. Oltre a questo, il tubo come ogni presidio invasivo oltre ai benefici porta dei rischi, ovvero le polmoniti indotte da ventilazione (vap), che possono risolversi ma comunque preferiremmo evitare per molti motivi.
Riassumendo: si intuba quando senza tubo il paziente muore. Ha senso dire "li hanno uccisi intubandoli"? No. Non c'è nessun modo col quale, intubando in urgenza una persona che non respira, si possa fare peggio che a non intubarla. Spero sia chiaro!
Aggiungo inoltre che gli anestesisti sono fantastici: è una manovra difficile, da eseguire velocemente, spesso mentre vedi al monitor i parametri crollare e speri vada tutto bene. Sangue freddo ed esperienza, sperando che l'anatomia della persona non ci ostacoli e di assicurare
Presto la via aerea. Allego immagini di alcuni esempi di "score" che indicano la difficoltà di intubazione e mostrano come sia fatto un tubo in posizione. Grazie!
"Ma se i polmoni non funzionano cosa intubi a fare? Vedi che è sbagliato?" Obiezione spesso sentita. Un polmone con polmonite non riesce a scambiare bene perché spesso gli alveoli sono pieni di "essudato" o "trasudato". Acqua, o materiale purulento dovuto all'infiammazione
Questo materiale fa sì che gli alveoli, che sono la struttura a contatto con il sangue e scambiano O2 con CO2, collabiscano come prugne secche oppure non possano scambiare perché, appunto, pieni d'acqua. Io, intubando, posso utilizzare delle pressioni positive
Che servono ad allargare questi alveoli, respingere acqua e liquidi e ripristinarne il normale funzionamento. Quindi, ha senso ventilare un polmone che non scambia? Assolutamente sì, associandolo anche ad altri escamotage, come la pronazione, i farmaci, eccetera.
"Ma se c'è l'embolia con la ventilazione avete sparato in giro i trombi e li avete uccisi". Altro ritornello. Comparto polmonare e vascolare sono separati, non posso soffiare aria nei vasi sanguigni. Tra i due comparti lo scambio di ossigeno e CO2 avviene attraverso membrana
Molecola per molecola. "Con l'embolia il polmone non riceve sangue, quindi è inutile ventilarlo". Con l'embolia alcuni vasi polmonari non partecipano allo scambio, sono ostruiti. Posso ventilare tutto il resto, e direi che devo. Se anche solo un decimo di polmone resta perfuso
Dopo una embolia che non mi fa perfondere il resto, io con quel decimo di polmone funzionante (è solo per esemplificare) posso guadagnare tempo per sciogliere il mio trombo, continuando a garantire gli scambi in quel piccolo quadratino.
Ultima aggiunta: la famosa polmonite interstiziale severa può beneficiare poco della ventilazione meccanica, per sua fisiologia. Posso inviare tutto l'ossigeno che voglio, ma se questo non riesce ad arrivare al torrente sanguigno, serve a poco. Questo comunque non rende inutile
(tantomeno dannosa!) L'intubazione. Davanti ad un paziente che non respira in maniera critica, devo supportarlo con tutte le armi che ho, la diagnosi arriva dopo. Solo allora adotterò il resto (ECMO ed altro).

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26 Dec
Come richiesto gentilmente da @ScaltritiLab che mi onora con questa attenzione, provo a spiegare una delle cose che mi perplime di più, vedendola fraintesa in maniera per me inconcepibile nella realtà di tutti i giorni, complice una informazione davvero colpevole, in alcuni casi
Cosa significa quando i media ci dicono "terapie intensive al 10%"? (uso una percentuale esemplificativa). Molte persone pensano significhi 90 letti vuoti su cento, e il personale che fa il cruciverba. La realtà è ben diversa. Quella percentuale si riferisce agli accessi COVID.
Questo significa che infarti, incidenti, aneurismi, tumori, urgenze ed elezioni che necessitano di un letto ICU, si trovano col 10% in meno di letti e risorse. Questo manda il sistema in affanno, rallenta le liste operatorie, costringe a trasferimenti e spostamenti.
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