Thread by @AleGrifeo

Quello che mi fa arrabbiare è che si parla di #scuola solo quando c'è il rischio DAD e le prove Invalsi. Poi cala il silenzio da parte di tutti, della politica soprattutto. Abbiamo un sistema scolastico di stampo gentiliano, gerarchico e che crea disuguaglianze sociali e

territoriali su cui nessuno ha il coraggio di metterci le mani. Abbiamo un problema gigantesco di formazione iniziale e selezione dei docenti sulle materia pedagogiche, abbiamo strategie didattiche che non formano e che sono funzionali solo agli apprendimenti difensivi, abbiamo i

problema della formazione in servizio e un sistema di carriera dei docenti basata solo sull'anzianità di servizio e mai sul merito e un precariato selvaggio storico che penalizza chi ha capacità di innovazione nelle strategie di apprendimento. Abbiamo soprattutto la più grande

azienda italiana con ca 850.000 dipendenti i più corporativizzati e conservatori di tutti cui nessuno ha il coraggio di opporre scelte politiche per paura di perdere il più grosso bacino elettorale a fronte di 8mln di studenti. E abbiamo però ca 40% di giovani docenti preparati,

i meno sindacalizzati che troppo spesso non vengono messi in condizione di operare il loro libero insegnamento con didattiche sperimentali efficaci in un sistema rigido che non li difende e promuove. Abbiamo scuole stravecchie e sgarrupate. Tutte

le rilevazioni nazionali ed internazionali non ci mettono mai da decenni tra i più grandi paesi europei fondatori in termini di livelli degli apprendimenti né in termini organizzativi e gestionali e % di PIL investiti in istruzione.
Il silenzio però resta sempre assordante e

il vecchio adagio "io speriamo che me la cavo" è l'unico mood che accompagna i nostri figli soprattutto se in condizione di svantaggio. E abbiamo anche genitori distratti che pensano solo ai voti e alla promozione e mai alla qualità della formazione ed educazione che la scuola

offre ai propri figli. Tutti ma proprio tutti guardano alla scuola con gli stessi paraocchi. Cambiano i governi, i ministri ma non cambia mai la mentalità di nessuno. Non resta che affidarsi, spero, nella società civile.