Docente di età >50 anni tiene oggi la sua ultima lezione, dicendo agli studenti che lui non si piegherà al ricatto, e che, se riuscirà a contagiarsi, proseguirà con le lezioni, dopo la pausa didattica. Reazione: indifferenza e "che palle questo, io devo avere l'idoneità!" 1/
Altri bisbigliano, sbuffano, lanciano cose. Nessuno che lo incoraggia o capisce il punto. Io vado a tendergli la mano, e parlo con lui. Secondo me non era necessario dirlo alla platea (data l'ipnosi), ma perché nessuno gli ha posto domande? Davvero è solo un infedele? 2/
Quando su twitter gridiamo "SIAMO MILIONI! SIAMO IL POPOLO!1! LA RESA DEI CONTI!1!" vorrei che ragionassimo sulla banalità del male: a uno studente interessa avere la sua idoneità del cazzo, invece di ascoltare (pur criticando) le ragioni di qualcuno 3/
Solo un ragazzo si è intrattenuto, dicendogli che condivide l'idea di ricatto, ma che non è corretto auspicare il contagio, dato che sono morte molte persone (condivido in linea di massima). Il docente risponde: "Lo so, ma di Omicron adesso non mi pare si muoia come prima!" 4/
Ripeto: usciamo dalla bolla, in cui i followers la pensano come noi. Lì c'è un mondo di persone stressate, esasperate da questo letargo non voluto, e confidano nel pertugio illuminato da luci intermittenti da parte dei secondini. Qualsiasi altra strada non è accettata 5/
Ripeto II : usciamo dalla bolla di twitter, ed evitiamo i discorsi grandiosi come se fossimo in Attimo Fuggente. Non siamo in un film, ma in una vita inaridita da anni di distacco.
Io sono dell'idea di utilizzare concetti che possono essere compresi dagli interlocutori 6/
Meglio insistere sull'assurdità delle misure, che sui mancati studi sulla cancerogenicità; evitare di parlare di etica e diritto (non frega a nessuno: ti dicono "ma smettila quando prendi un'aspirina allora?!"); magari parlare degli altri Stati 7/
dal momento che se ne possono vedere le immagini, o visitarli. Se il tuo Paese è una colonia specializzata, inutile parlare dei vantaggi di una vita senza catene: fa troppa paura l'avventura/scontro. Occorre delicatezza, perché qui siamo tutte vittime, compresi tutti gli invasati
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La mia preoccupazione è che, tra chi sta gridando ora al regime, ci sia chi ha voluto ridurre i parlamentari che avrebbero impedito o rallentato questo casino. E che in futuro, presi dalla legittima rabbia, ne vorranno ancora meno dopo. A me preoccupa un po' questa emotività 1/n
Oh, sia chiaro: per quanto mi riguarda, il 15/12 dovrò prendere una decisione, che non sarà a cuor leggero. Ma una domanda che rivolgo di continuo a me stesso (e solo a me stesso, senza paraculatio) è: "ho mai perso qualcosa? ho mai fatto qualcosa con l'alta % di perdere?" 2/n
Conosco persone che stanno bene, altre che stanno male, e la mia idea me la sono fatta e me la faccio ogni giorno, su cui glisso (ma forse, leggendo alcune cose, si intuisce). A me importa che ognuno possa decidere per sé stesso, senza esultare se chi si è vax sta male 3/n
@emmedibi sono rimasto desolato nell'ascoltare le sue parole dell'altra sera a @nessun_dorma . Se avessi mai avuto intenzione di votare @ItaliaViva , sicuramente ora non lo farei mai, constatando la forma e la sostanza delle sue parole.
Così anche chi è in buona fede potrà rendersi conto che puntare tutto sulle vaccinazioni e nulla sulle cure tempestive (dalla Nadef mancano 6 miliardi alla sanità), o sul corretto utilizzo dei tamponi, è SBAGLIATO.
Da Marco Cosentino: LA PATENTE 🌺🌺🌺
Con una circolazione del virus intorno all'1%, su 100.000 persone possiamo aspettarci 1.000 positivi in circolazione, tralasciando per un momento la quota di sintomatici che se ne rimarrebbe a casa.
Se queste 100.000 persone fossero tutte 1/n
vaccinate da massimo due mesi, i positivi in circolazione sarebbero 200-400, che salirebbero a 500 e oltre a sei sette mesi dal vaccino, fino ad arrivare intorno ai 1.000, ovvero efficacia zero sul contagio, dopo 8-9 mesi. Tutti in circolazione senza controlli. 2/n
Se invece si trattasse di 100.000 persone guarite, almeno fino a 12 mesi dalla guarigione i positivi causa reinfezione sarebbero 30-50 al massimo. Anche questi tutti in circolazione senza controlli.
Se si trattasse invece di persone non vaccinate nè guarite, 3/n
Vi dissi che avrei scritto qualcosa su un mio amico che ha avuto problemi a seguito della vaccinazione. Egli ha avuto problemi come la riattivazione di virus avuti in passato: mononucleosi e morbillo (in età adulto, se ho capito bene, è cosa più grave dell'infanzia) 1/n
Attraverso la segnalazione fatta su vigifarmaco.it il responsabile ha messo in contatto con immunologo molto bravo, che gli ha fatto fare molti esami, per escludere le infezioni possibili (circa 30), e si è circoscritto il problema a queste due infezioni 2/n
Ciò che è stato raccomandato è il rafforzamento e lo stimolo del sistema immunitario, attraverso integratori specifici. L'esame importante da fare è la CAPILLAROSCOPIA, per valutare le modificazioni avvenute a sistema del microcircolo, avendo avuto dei microcoaguli 3/n
Il responsabile della farmacovigilanza con cui ho parlato venerdì ha sottolineato l'enorme importanza delle segnalazioni, per raccogliere i dati sulla vaccinazione. Riporto le info, ma intanto, se ne avete conoscenza: vigifarmaco.it/report/reports… . Vi spiego l'importanza
1/n
A suo dire, gli eventi avversi NON sono quasi mai segnalati, a causa di molti fattori (si ritengono normali, si è diffidenti verso le autorità, non si sa come fare, non se ne ha voglia: se un tuo parente sta male, pensi a tutto, meno che a segnalare...) 2/n
La stima ipotetica, fatta da una persona sinceramente preoccupata dagli eventi, è che meno del 10% segnali una reazione. Delle testimonianze LA FARMACOVIGILANZA NE HA BISOGNO COME IL PANE, perché da lì si procede con l'applicazione +/- aggressiva di un obbligo 3/n
Vorrei ricordare questo: "Nel 1947, la penicillina era ormai ampiamente utilizzata come cura universale per la sifilide, ma
dal momento che l'accettazione di essa come cura avrebbe causato la chiusura dello studio di Tuskegee, gli studiosi continuarono per la propria strada impedendo anche agli altri neri della città di sottoporsi al trattamento di penicillina
Seguito da numerose autorità di vigilanza, lo studio di Tuskegee continuò le proprie attività fino al 1972, quando, dopo che la ricerca cadde sotto i riflettori dell'opinione pubblica, prendendo la prima pagina di tutte le testate nazionali,