Non sono del mestiere e quindi non posso essere accusata di invidia perciò posso prendermi la libertà di dire che quella di Fazio a Papa Francesco non è stata un'intervista, è stato un dialogo, amabile, tra un conduttore e un uomo colto
1)
che cerca di svolgere il suo mandato meglio che può, dicendo e facendo cose spesso giuste ma che nei momenti topici non dimentica qual è la sua funzione che è quella di fare il Papa, il capo di una comunità religiosa.
2)
E il fatto che molti laici, agnostici, atei, persone che si dicono di sinistra e favorevoli a quei diritti che la chiesa invece nega, che noi qui non abbiamo proprio grazie alla massiccia ingerenza che il Vaticano può esercitare sullo stato e la politica solo qui in Italia
3)
abbiano individuato nel Papa un punto di riferimento politico a me preoccupa, perché penso che in una democrazia moderna per fare le cose giuste non dovrebbe servire l'ispirazione del capo della chiesa che poi si ascolta solo quando dice cose condivisibili.
4)
Il Papa è anche quello che accusa le donne che abortiscono di essere delle assassine, i medici che praticano l'interruzione di gravidanza dei sicari, è quello che la famiglia è solo quella papà maschio e mamma femmina, è quello che agita il feticcio del gender che non esiste,
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la sua chiesa è quella che nega il diritto ad un fine vita dignitoso, è quello che "chi sono io per giudicare un gay" ma poi i vescovi sono entrati a gamba tesa nella discussione sulla legge Zan e hanno fatto leva perché quella legge non venisse approvata.
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Ma nessuno di questi temi che hanno a che fare coi diritti civili e che in questo paese sono invece importantissimi proprio perché la politica che poi applaude estasiata le parole del Papa non li sa gestire, nega quei diritti, è stato affrontato da Fazio. #7febbraio
Domani Giornale fa lo scoop sulle "consulenze" di renzi a Riyad, Il Fatto lo riprende mentre per accennare qualche pigolio in tivù, ai telegiornali e sulla stampa padronale sono servite settimane:
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c'era la crisi di governo in corso e nessuno doveva disturbare la ruspa che stava per abbattersi sul governo Conte e guai a sottolineare l'anomalia del 'senatore' che fa il doppio lavoro per un altro stato mentre ha giurato di essere al servizio del suo.
2)
Il Corriere dà per primo la notizia dei supercompensi di renzi che viaggiano di conto in conto provenienti sempre da Riyad e Il Fatto la riporta.
3)
Col nostro canone qualche anno fa la Rai mandò la diretta minuto per minuto della pagliacciata reazionaria del family day. 1)
E inoltre sarebbe interessante sapere perché le direttive sulle pubblicità che non devono contenere slogan lesivi per la dignità e la persona non vengano mai fatte rispettare.
2)
Questi fanno come vogliono, tappezzano le città coi loro obbrobri ma le autorità se ne accorgono sempre dopo. #repubblicadellebanane
La malattia e le cause di una morte non sono fatti di pubblico dominio, nemmeno se riguardano personaggi noti ognuno nei suoi ambiti. Esistono molte malattie che portavano alla morte anche prima della pandemia.
1)
La morte causata da malattie e sofferenza chiede rispetto, chiunque abbia avuto una persona cara morta dopo una malattia sa che vuol dire passare per un dolore, entrarci dentro.
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E' vero: non tutti siamo uguali di fronte alla malattia e alla morte, quando Toto' pensò alla 'livella' non sapeva che le disuguaglianze avrebbero reso l'Italia e il mondo posti dove per una grande maggioranza di gente è impossibile vivere,
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"Se chiudono le scuole allora devono chiudere anche i ristoranti e i bar" è un'impuntatura da idioti, perché a scuola si sta per molte ore in una condizione di vera promiscuità,
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al ristorante e al bar che rispettano le norme e dove nella maggior parte dei casi e diversamente dalla maggior parte delle scuole gli ambienti sono degni di un paese civile, no.
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In inverno dopo la scuola e i compiti i ragazzi non stanno tutto il pomeriggio a bighellonare, la maggior parte resta in casa a fare tornei alla play station in collegamento con gli amici e se possono stare in 25 per sei ore in una classe di pochi mq con le finestre aperte
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L'insegnamento come vocazione è la peggiore schifezza che si possa pensare, è quella che giustifica poi il fatto che i docenti e gli insegnanti italiani siano i peggio pagati in Europa.
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Maestri e professori non sono missionari, sono persone che hanno studiato, hanno sacrificato anni di vita per raggiungere un livello di competenza adeguata al loro ruolo e che continuano a perfezionarla anche mentre lavorano.
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Nessuno vorrebbe farsi curare da un medico che fa il medico per vocazione, quando andiamo dai medici quello che ci interessa è la loro competenza, non se abbiano o meno una vocazione alla cura.
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I sindacati dovrebbe protestare ufficialmente contro una trasmissione che veicola bugie offensive verso l'intero corpo docente anche per bocca del direttore di una testata nazionale.
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Gli insegnanti, come gli operatori sanitari, sono stati i primi ad essere stati costretti alla vaccinazione, pena la sospensione dal lavoro e dello stipendio.
Sono due anni che per un motivo o per un altro gli insegnanti vengono messi nel mirino.
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Siccome non bastavano gli attacchi ai professori universitari antifascisti si ricomincia con le falsità diffuse al solo scopo di rovesciare le colpe dei disastri del governo su alunni e insegnanti, che sono costretti a subirli mettendo in pericolo la loro incolumità. #10gennaio