Johannes Bückler Profile picture
Feb 28, 2022 25 tweets 7 min read Read on X
A San Pietroburgo una nonnina è stata fermata perché aveva un cartello con scritto “No alla guerra”.
Mentre veniva portata via continuava a ripetere: "Ragazzi, sono una sopravvissuta all'assedio (blokada) di Leningrado".

Perché ripeteva quella frase? Quale il significato? Image
L’assedio di Leningrado.
Chissà se quei poliziotti conoscono la storia di quell’assedio.
Lei era solo una bambina, ma magari i suoi genitori facevano parte delle 470.000 persone decorate al valore dopo l'assedio.

Leningrado, il vecchio nome di San Pietroburgo.
Fondata il 27 maggio 1703, quando Pietro il Grande fece iniziare gli scavi della fortezza dei Santi Pietro e Paolo.
Pietro il Grande amava l’Europa tanto da vivere e studiare per un certo tempo sotto mentite spoglie nei Paesi Bassi.
Si innamorò di quei luoghi. Image
Pietro il Grande diede alla sua nuova città il nome San Pietroburgo in omaggio a San Pietro Apostolo, che lo zar considerava il proprio patrono.
La chiamava però alla maniera olandese, “Sankt Pieter Burkh”.
Nel 1914 l'imperatore Nicola II ordinò di ribattezzarla “Petrograd”, “la città di Pietro”.
Dieci anni dopo la morte del leader sovietico Vladimir Lenin il consiglio comunale di Pietrogrado propose di cambiare il nome della città in Leningrado.

Una città importante. Quando...
30 agosto 1941.
Leningrado ha tre milioni di abitanti.
La guerra ha colto di sorpresa gli abitanti. La vita scorreva tranquilla. Il 21 giugno 1941 al teatro Marinski avevano dato “Romeo e Giulietta” e negli studi della Len-film il primo ciak sulla biografia del musicista Glinka Image
Ma c’era qualcosa di strano nella ex fabbrica di catrame dove Lenin aveva proclamato la vittoria della rivoluzione bolscevica.
I presenti avevano ricevuto uno strano avvertimento. “Non allontanatevi troppo. Nel corso della notte accadrà qualcosa”.
Ma che cosa?
Esattamente il 22 giugno del 1941.
Con la denominazione di “Operazione Barbarossa”.
A Berlino avevano previsto di conquistare l’intero Baltico in 6/8 settimane.
Non era un segreto.
La sera prima un disertore tedesco si era presentato alla frontiera con clamorose rivelazioni. Image
Si chiamava Alfred Liskof (almeno così diceva di chiamarsi) e aveva rivelato dell’aggressione.
Giorno e ora. Che si rivelerà poi esatta.
Di comando in comando quell’informazione era arrivata a Stalin.
Di quell’informazione non ne tenne conto.
Era impossibile, dai.
E così a nord i tedeschi e 14 divisioni finlandesi avevano iniziato l’offensiva.
Però i cannoni tuonavano ancora troppo lontano dalla città. E poi era domenica. Un giorno di festa.
Almeno fino a mezzogiorno, quando le radio iniziarono a gracchiare “Attenzione! Attenzione!”.
“Senza dichiarazione di guerra e senza che alcuna richiesta fosse avanzata nei confronti dell’Unione Sovietica, le truppe tedesche hanno attaccato la nostra frontiera ed effettuato bombardamenti aerei.
Il governo invita uomini e donne a stringersi intorno al partito…”
Non era stato Stalin a parlare al popolo, ma Molotov.
Il motivo? Stalin dopo l’attacco tedesco era caduto in uno stato psichico che gli impediva persino di prendere decisioni.
Si riavrà, ma si farà sentire solo il 3 luglio.
E il 7 novembre, con il primo discorso di guerra. Image
I giovani non avevano aspettato un suo discorso. Fin dal primo giorno erano corsi in massa ai centri di arruolamento. In una settimana erano già 212.000. Leningrado da città pacifica iniziò a trasformarsi in una città pronta alla difesa. Il teatro fu ricoperto da teloni mimetici Image
Le cupole delle chiese, che erano dorate, furono abbrunate da alpinisti.
Una lunga catena di palloni fu alzata in cielo in funzione antiaerea.
E iniziato a far sfollare i bambini.
Furono allontanati dalla città i primi 400.000.
Parola d’ordine per gli altri? Resistere. Image
Il pericolo non sembrava così vicino e molti si allontanarono nelle campagne circostanti.
Dove saranno raggiunti dall’avanzata tedesca.
Intanto il 70% degli iscritti del Partito Comunista Leningradese e il 90% dei giovani comunisti si arruolarono spontaneamente. Image
Il 10% di tutta la produzione industriale dell’Unione Sovietica era concentrata a Leningrado. Idroturbine, caldaie, generatori elettrici, macchine utensili. E poi la produzione metalmeccanica. I cantieri navali baltici. Alcune industrie iniziarono il montaggio dei carri armati KV
Quelle iniziative sarebbero servite?
I tedeschi stavano distruggendo i ponti.
Bastò poco per ridurre Leningrado a una città assediata.
Il generale tedesco Ritter voon Leeb era sicuro di sé, tanto da distribuire ai suoi soldati opuscoli e guide per visitare in seguito la città. Image
Aveva persino già organizzato un banchetto all’Hotel Astoria che si trovava nei pressi della cattedrale di Sant’Isacco. Si sarebbe svolto di lì a pochi giorni. Appena le forze armate tedesche fossero riuscite ad entrare trionfanti.
In fondo si trattava solo di aspettare. Image
All’inizio dell’assedio il centro di controllo della città fu creato nei sotterranei dello Smonli.
I marescialli Voroshilov e Zhukov prepararono un piano di difesa.
Per prima cosa pensarono ai rifornimenti alimentari dopo l’incetta di viveri all’annuncio della guerra.
71 i magazzini principali.
800 i grammi di pane fissato per gli operai, 600 per gli impiegati, 400 per tutti gli altri.
La carne dai 600 grammi ai due chili a seconda delle categorie.
L’8 settembre 1941 i tedeschi distrussero il più grande deposito di generi alimentari. Image
Gli Junker tedeschi scaricarono migliaia di bombe scatenando 178 incendi.
L’inventario della merce rimasta: farina per 35 giorni; carne per 33; grassi per 45; zucchero per 60.
Il 12 settembre le razioni furono dimezzate.
L’invito alla popolazione fu quello di mangiare di meno. Image
Leningrado poteva essere salvata?
Nessuno si pose il problema.
Resistenza a oltranza fu da subito la risposta.
La città venne divisa in 6 settori. Le vie furono ostruite da barricate di cemento. I numeri civici cancellati. Le fognature diventarono l’unico mezzo di collegamento Image
Ogni quartiere era presidiato da un battaglione di operai con mitragliatrici e mortai.
La fantasia divenne prioritaria.
Operai dello stabilimento Jegorev s’inventarono un porcospino in acciaio capace di impigliarsi tra i cingoli dei carri armati tedeschi. Image
In attesa dello scontro finale le donne andavano a cercare qualcosa da mangiare con i bambini aggrappati alle gonne.
Gli operai si dividevano tra il lavoro e difesa.
Hitler tempestava von Leeb affinché concludesse l’operazione.
Ma lui puntava su un grande alleato: la fame. Image
E qui finisce la prima parte.
Siamo solo all’inizio dell'assedio e sta arrivando l'inverno.
Dall'altra parte Hitler ha fretta.
Anche i suoi ufficiali sul campo.
C'è sempre quel banchetto già organizzato dal Feldmaresciallo Ritter von Leeb all’Hotel Astoria.

A domani. Image

• • •

Missing some Tweet in this thread? You can try to force a refresh
 

Keep Current with Johannes Bückler

Johannes Bückler Profile picture

Stay in touch and get notified when new unrolls are available from this author!

Read all threads

This Thread may be Removed Anytime!

PDF

Twitter may remove this content at anytime! Save it as PDF for later use!

Try unrolling a thread yourself!

how to unroll video
  1. Follow @ThreadReaderApp to mention us!

  2. From a Twitter thread mention us with a keyword "unroll"
@threadreaderapp unroll

Practice here first or read more on our help page!

More from @JohannesBuckler

May 16
Eravamo solo stanchi.
Troppo stanchi.
Distrutti nel corpo e nella mente.
E’ vero, ci siamo ribellati a quell’ordine, ma non ci meritavamo quella punizione.
Lo diceva la nostra storia, le nostre battaglie, il nostro coraggio.
Chi siamo?
Una lunga storia.
Iniziata a Catanzaro. Image
A Catanzaro Marina per la precisione.
In tema di arruolamento c’erano da sempre due scuole di pensiero.
I politici preferivano che l’arruolamento fosse nazionale.
Lo scopo era quello di amalgamare i giovani provenienti da tutte le zone d’Italia.
I militari invece preferivano un reclutamento regionale
Secondo loro, cultura e lingua parlata, portavano alla formazione di reparti più omogenei.
In tempo di pace prevalse la prima, ma quando si fece sentire il rumore della guerra si preferì la seconda.
Read 25 tweets
May 14
E' il 28 marzo 1941.
Lei sta camminando, si china a raccogliere un sasso e se lo mette in tasca.
Cammina, e mette altri sassi nelle sue tasche.
Ora è arrivata al fiume.
Abbandona il bastone e cammina ancora, fin dentro al fiume.
Lasciandosi poi trascinare dalla corrente.
E' il 18 aprile 1941.
“Guardate, c’è qualcosa nel fiume” urla uno dei bambini arrivati in gita sul fiume Ouse.
A prima vista, sembra un pezzo di legno, un tronco.
E i bambini cominciano a tirare i sassi verso quel pezzo di legno. Image
Il legno si è piano piano avvicinato alla riva.
Un ragazzo entra nell’acqua per prenderlo.
Ma quello non è un tronco.
E' il corpo di una donna in pelliccia.
Al polso ha un orologio.
E' fermo alle 11:45.
Read 11 tweets
May 12
Paneroni, chi è costui?
Paneroni sono io teste di rapa.
Giovanni Paneroni per la precisione, nato a Rudiano, in provincia di Brescia, il 23 gennaio del 1871, qualche giorno prima che Roma diventasse la capitale d'Italia.
Fu papà Battista a indirizzarmi agli studi.
Prima le scuole elementari, che per l'epoca rappresentavano già un traguardo non indifferente, e poi il collegio vescovile a Bergamo, dove rimasi due anni.
Lasciai per mancanza di vocazione, ma quelle basi mi servirono per dare vita a quell’idea rivoluzionaria.
Iniziai prima a lavorare in una bottega in Bergamo dove imparai la lavorazione del "Tiramolla", uno dei dolci più diffusi e popolari del periodo.
Una professione che mi sosterrà economicamente per tutta la vita, permettendomi di crescere una grande famiglia con ben otto figli.
Read 23 tweets
May 10
Ci mancava pure il film.
Con tutti quegli Oscar poi.
Lo so che su Wikipedia è scritto chiaro “il film è tratto dall'omonima opera teatrale…”, ma sapete quanta gente pensa sia un film storico?
Ma dai.
Dovevate scriverlo a chiare lettere: OPERA DI FANTASIA!
Tutta colpa di quel russo, Aleksandr Sergeevič Puškin, e del suo microdramma.
Da lì la pièce teatrale in due atti scritta da Peter Shaffer.
E ora questo film.
Tutto per cercare di convincere la gente che io quello lo odiavo.
Tanto da ucciderlo.
Image
Image
Io provare invidia per quello?
Ma quando mai.
Ero uno dei musicisti più importanti di tutta Europa. Quale autore scelse l’imperatrice Maria Teresa D’Austria per l’inaugurazione del Nuovo Regio Ducal Teatro nel 1778?
Il sottoscritto.
Con l'opera lirica "L'Europa riconosciuta"
Image
Image
Read 16 tweets
May 8
Sorrido quando leggo che il blues è nato quella notte all’incrocio tra le Highway 61 e 49 a Clarksdale.
Perché vi garantisco che non firmai nessun patto col diavolo, barattando la mia anima, per diventare il più grande bluesman della storia.
Certo.
Strano era strano.
I vari musicisti che mi avevano conosciuto prima di quella notte erano concordi nel ritenere goffo il mio modo di suonare la chitarra.
Invece ero riapparso dopo quella notte dotato di una bravura e di un'espressività tali da lasciare tutti a bocca aperta Image
Però forse è il caso di cominciare dall’inizio.
MI chiamo Robert Leroy Johnson e sono nato a Hazlehurst (Mississippi) l’8 maggio 1911 da una relazione di mia madre, Julia Dodds, dopo che mio padre ci aveva abbandonati per un'altra donna. Image
Read 13 tweets
May 6
«Sono sei miglia al largo di Arenzano, altezza duemila piedi. Posso scendere?»

«Non c’è traffico. Scendete pure»

Sono quasi le 19.
E’ una bella domenica e ho approfittato per fare un volo d'addestramento a bordo di questo stupendo Augusta Bell 205.
L'Augusta Bell 205 è un elicottero nuovo e moderno rispetto al vecchio Agusta Bell 47 G 3B-1 con cui ho operato per tanto tempo.
Quante missioni abbiamo compiuto insieme.
E quante vite ho salvato nelle oltre 3.500 ore di volo Image
Le ricordo tutte, sapete?
Quante vite di preciso?
Parecchie.
Basta contare gli omini stilizzati sulla carlinga del mio vecchio elicottero.
Dicono che sono un pioniere dell’elisoccorso in Italia. Vero.
Le prime tecniche di salvataggio di persone in mare sono mie. Image
Read 20 tweets

Did Thread Reader help you today?

Support us! We are indie developers!


This site is made by just two indie developers on a laptop doing marketing, support and development! Read more about the story.

Become a Premium Member ($3/month or $30/year) and get exclusive features!

Become Premium

Don't want to be a Premium member but still want to support us?

Make a small donation by buying us coffee ($5) or help with server cost ($10)

Donate via Paypal

Or Donate anonymously using crypto!

Ethereum

0xfe58350B80634f60Fa6Dc149a72b4DFbc17D341E copy

Bitcoin

3ATGMxNzCUFzxpMCHL5sWSt4DVtS8UqXpi copy

Thank you for your support!

Follow Us!

:(