Oggi per la #festadelladonna voglio parlarvi di uno studio potenzialmente rivoluzionario per trattare un tumore femminile.
Disclaimer: i dati ottenuti sono PRECLINICI significa che sono stati fatti esperimenti su animali.
A thread: 1/n
Stiamo imparando sempre di più del rapporto tra sistema immunitario e cancro, e negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi farmaci molto efficaci in tal senso. Per moltissimi tipi di tumore ormai lo standard prevede la presenza di immunoterapia. 2/n
a volte il nostro sistema immunitario ci stupisce come nel caso descritto la settimana scorsa
In quest'ultimo lavoro i ricercatori hanno utilizzato delle molecole particolari dette Citochine, le citochine sono delle molecole di segnalazione che coordinano l'attacco verso un nemico del sistema immunitario. 4/n
Esistono dati a supporto del fatto che IL-2 ( un tipo di citochina) aiuta a ridurre la massa tumorale. Esistono pure farmaci a base di citochine per trattare alcuni tumori. 5/n cancerresearchuk.org/about-cancer/c…
Il problema delle Citokine? restano pochissimo nel sangue! I ricercatori hanno costruito delle 'drug factory' cioè delle capsule contenti cellule che producono IL-2 in maniera costante!
I Risultati sono stati SORPRENDENTI! 6/n
In 6 giorni c'è stata una riduzione totale del tumore! Questo risultato è stato ottenuto grazie alla grande quantità di IL-2 prodotte nel sito del tumore.
Inoltre nel paper sfruttano la stessa strategia per trattare anche tumori del colon . 7/n
TAKE HOME MESSAGE 1) Per fine anno dovrebbero iniziare trial sull uomo per sperimentare questa tecnologia 2) è fondamentale capire come sfruttare il sistema immunitario in tutta la sua potenza contro i tumori
3)nonostante siano risultati preclinici sono estremamente incoraggianti
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
L’omeopatia non utilizza principi attivi, ma si fonda su diluizioni estreme: a partire da circa 12C non resta neppure una molecola del principio originale, perché la soluzione è diluita oltre il numero di Avogadro.
1/n
Molti rimedi arrivano a 30C (1 parte in 10^60), una concentrazione che equivale a cercare un granello di sale in oceani di acqua: di fatto non esiste alcun principio attivo
2/n
La presunta “memoria dell’acqua” non ha mai trovato conferma sperimentale, e quindi non c’è un meccanismo plausibile che possa produrre effetti farmacologici.
L’assenza di molecole si riflette nei risultati clinici.
3/n
«Un cornetto può cancellare 45 minuti di corsa». Non è provocazione, è aritmetica: l’attività fisica rappresenta in media solo il 30 % del dispendio energetico quotidiano, mentre la quota dominante dipende da metabolismo basale.
1/n
Sui chili di troppo i dati parlano chiaro. In una dose-response meta-analysis di 116 trial randomizzati (7 000 adulti), 150 min di aerobica settimanale producono cali modesti di peso e circonferenza vita; servono volumi superiori per risultati clinicamente rilevanti
2/n
Ancora più eloquente il confronto tra strategie: i programmi che combinano dieta e movimento battono l’esercizio da solo di circa 5–6 kg già a 6 mesi (–5,33 kg) e a 12–18 mesi il divario sale oltre 6 kg (Aveyard et al., 2014)
3/n
Negli ultimi anni, i carboidrati sono diventati i grandi imputati della nutrizione: c'è chi li elimina del tutto, chi li teme come se fossero veleno e chi si professa orgogliosamente "carbofobico". Ma davvero fanno sempre male?
1/n
Un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open (Ardisson Korat et al., 2025) ribalta la narrazione dominante.
2/n
Analizzando oltre 47.000 donne per più di trent’anni, i ricercatori hanno osservato che un'elevata assunzione di carboidrati di alta qualità – da cereali integrali, frutta, verdura e legumi – si associa a una maggiore probabilità di invecchiare in salute.
3/n
Negli ultimi anni la dieta carnivora è stata proposta come soluzione radicale a disturbi infiammatori, problemi intestinali e persino malattie autoimmuni. Ma quando si guarda ai dati, emergono tre problemi fondamentali: compliance, salute e sostenibilità ambientale.
1/n
Sul piano della salute, un’alimentazione priva di fibre vegetali, frutta, verdura, legumi e cereali integrali non solo compromette la qualità del microbiota intestinale, ma espone a carenze nutrizionali e squilibri metabolici.
2/n
Diete ad alto contenuto di grassi saturi – come quelle fortemente basate su carne rossa e lavorata – sono associate a un aumento del colesterolo LDL e del rischio cardiovascolare, come dimostrato da una revisione pubblicata su Atherosclerosis (Christensen et al., 2024)
3/n
La relazione tra alti livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) e malattie cardiovascolari non è più solo un'associazione statistica: è una relazione causale, diretta e dose-dipendente.
1/n
Uno studio monumentale pubblicato sul European Heart Journal ha esaminato le evidenze disponibili: genetiche, epidemiologiche, di randomizzazione mendeliana e da trial clinici. La conclusione è netta:
il colesterolo LDL è una causa diretta dell’aterosclerosi e complicanze
2/n
Cosa significa?
– Chi ha mutazioni genetiche che aumentano l’LDL ha un rischio significativamente più alto di infarto e ictus.
– Chi ha mutazioni che abbassano naturalmente l’LDL ha un rischio molto più basso.
3/n
Come dovrebbe essere composto un piatto davvero sano?
Ce lo spiega la Harvard Medical School, che ha elaborato l’Healthy Eating Plate: una guida visiva semplice ed efficace per costruire pasti bilanciati, sia a casa che fuori.
1/n
Ecco come dovrebbe essere diviso idealmente il piatto:
• Metà del piatto: verdure e frutta, con prevalenza di verdure. Più colori e varietà possibile, ma le patate non contano
2/n
• Un quarto del piatto: cereali integrali, come riso integrale, avena, farro, pasta integrale, quinoa, tuberi. Limitare i raffinati come pane bianco e riso bianco.
3/n