Thread by @Felis_Ariel

Nel mio paesello c'è una intensa polemica su un cartello scritto in dialetto. Ovviamente non è il dialetto nostro, ma è quello del comune, e ha scatenato il classico guelfoghibellinismo; mi sono infastidita, e ho una serie di considerazioni da fare. 1/n

Alcuni si lamentano su fb,con scherno, con rigurgiti identitari. La colpa è dei politici, della castacricca. E' puro grillismo. La cosa che ha dato fastidio è che ci si lagna di problemi risolvibili quando siamo immersi in problemi molto più grandi, che colpiscono tutti 2/n

Ho fatto molto volontariato; a parte alcune persone di qualità,ho visto tanta miseria umana, voglia di comandare,mentalità ristrette per il “fate presto”,egoismi e prepotenze.In alcuni casi,si è arrivati anche ad essere disonesti. E sto parlando di gente adulta

C’è una guerra fatta di queste schifezze, anestetizzate da perbenismo e pusillanimità, che impediscono di fare la cosa giusta, ma solo la più conveniente. 3/n

Questo è il risultato di anni di piddinismo forzato, regole ingiuste e non capite e un tentativo di salvare la propria pellaccia a discapito di altri. Si è data giustificazione sociale agli stronzi, per dirla breve, con una bella shakerata di sindrome di stoccolma. 4/n

Mentre cercavo di dare il mio contributo, con difetti e altri problemi personali (in un paesello tutto è molto più vicino),vedevo gente depressa, svogliata, che non aveva voglia di andare in paese a far festa. 5/n

E vedevo questi che tentavano di risolvere il problema facendo le stesse cose (vedi sopra) che lo avevano creato. X non funziona? ne serve di più. Vi ricorda qualcosa? 6/n

Ma quando partecipai ad una raccolta firme per salvare un nostro palazzo storico, tramite FAI, vidi chiudere saracinesche, le ennesime. “Cosa facciamo con questo palazzo, una volta che riusciremo a ristrutturarlo?” chiesi. “ma uffici per il lavoro!” 7/n

i problemi eurodementi venivano risolti così.Un palazzo del '400 con dentro uffici per lavoro,per mettersi a posto la coscienza.Quando proponevo un centro culturale,la piddina in regione mi guardava male, come se con la cultura non si mangiasse.Mollai,non ce la facevo più 8/n

Con il covid tutto divenne ancora più chiaro.Liste di non vaccinati, delazioni, gente che non rispetta le regole™ trattata peggio di un criminale, e se c’era un po’ di dialogo,è scomparso nei meandri della paura.Non hai diritti perché non ti eri vaccinato? te lo meriti! 9/n

torniamo al cartello: tutto forse si risolverebbe con una raccolta firme, una richiesta ufficiale al comune, e via discorrendo. Invece questi si comportano da cani di pavlov, con post polemici e grilloidi, in salsa guelfoghibellina ma, una volta usciti da facebook...

...magari dicono al figlio di andarsene dal paese perché stiamo morendo e non c’è possibilità per nessuno. Cioè, c’è la possibilità c’è, ma solo per loro, e non per le generazioni dopo. Il PD, infiltrato nelle istituzioni e nei comitati frazionari, ringrazia. 11/n

I rigurgiti identitari sono molto ipocriti: prima chiusero gli gli zuccherifici per compiacere il mercato tedesco, ma tutti zitti e si dava la colpa alla corruzione.L’agricoltura divenne uno schifo e non producemmo più nulla, anche qui tutti zitti, e si diede a colpa a caio. 12/n

Mentre ci toglievano gli ospedali, tutti zitti, e si diede la colpa a sempronio, e si dava la medaglietta ai volontari croceblu per sostituire gli infermieri, che non potevano pagare. Mentre questi sbraitano sul dialetto non loro,vedo gente chiudere saracinesche e non aprirle più

Mi avvio alla conclusione: si vogliono soluzioni facili, non solo economiche o politiche, ma anche alla propria miseria umana. Il Salvatore serve a quello. E ce n’è uno solo e non è più di questo mondo. E chi propone soluzioni facili qua in terra sto capendo che è un truffatore.

Stando qua su twitter sto imparando molte cose.Le sto guardando da punti di vista diversi, sto capendo certe interconnessioni.Volevo dire la mia,anche con i compaesani, ma non c’è più tempo.Aspetto il muro.Poi si ricostruisce.grazie a chi #combatte e cambia un pezzo alla volta.