- Contrariamente alle affermazioni russe di una presunta riduzione dell'attività militare intorno a #Chernihiv, continuano senza sosta i bombardamenti di artiglieria e gli attacchi missilistici.
- Le truppe russe continuano a mantenere posizioni a est ed ad ovest di #Kiyv, nonostante il ritiro di un numero limitato di unità. Nella periferia di Kiyv, molto probabilmente, nei prossimi giorni si svolgeranno ancora dure battaglie.
- I combattimenti continuano anche a #Mariupol, un obiettivo chiave per le truppe russe, dove il centro della città resta sotto il controllo ucraino.
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L’ex presidente russo ed attuale vice direttore del Consiglio di Sicurezza Nazionale russo, Dmitry Medvedev, ha commentato oggi molto acidamente i piani ucraini di entrare nell’Unione Europea, con un post su Telegram.
Qui sotto la traduzione ⤵️
L'Ucraina vuole entrare nell'UE
(Per il compleanno del nostro arcinemico, la NATO).
L'Ucraina vuole entrare nell'UE. Da molto tempo e sinceramente. L'ha voluto sotto Kuchma, l'ha voluto ancora di più sotto Yushchenko.
- Le forze ucraine continuano ad avanzare a seguito del ritiro delle truppe russe nelle vicinanze di Kiyv. In direzione nord-ovest, continuano i tentativi delle truppe ucraine di avanzare da Irpin a Bucha e Hostomel.
- Secondo quanto riferito, le truppe russe sono state ritirate dall'aeroporto di Hostomel, che era stato oggetto di ostilità sin dal primo giorno del conflitto. Anche lungo l'asse orientale, l'Ucraina ha riconquistato diversi insediamenti.
A Kharkiv, scrive Unian riferendosi al Servizio statale di emergenza dell'Ucraina, nella notte del 2 aprile sono scoppiati due grandi incendi dovuti ai bombardamenti russi nel distretto di Kievsky. t.me/uniannet/43515
L'area dell'incendio era di circa 600 metri quadrati, i vigili del fuoco hanno impiegato sei ore per spegnere l'incendio.
Inoltre c’è stato anche un secondo incendio di magazzini e una cooperativa di garage nel distretto Moskovsky di Kharkiv. Qui l’area dell’incendio era di circa 2.000 metri quadrati e l'incendio è stato domato dopo sette ore.
Continua il giallo sull’attacco contro il deposito petrolifero di Belgorod. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista a Fox News, ha rifiutato di rispondere direttamente alla domanda se l'Ucraina abbia attaccato il deposito in oggetto usando elicotteri.
“Mi dispiace, non discuto nessuno dei miei ordini come comandante in capo o leader dello stato. Ci sono cose che condivido solo con i militari delle forze armate ucraine", ha risposto Zelensky, non confermando nè smentendo il ruolo ucraino nella vicenda. foxnews.com/politics/zelen…
Ieri le autorità della regione di Belgorod hanno annunciato che un deposito petrolifero aveva preso fuoco a Belgorod "a causa di un attacco aereo di due elicotteri delle forze armate ucraine". L’incendio è stato spento solo in serata.
Gli Stati Uniti fungeranno da intermediario nel trasferimento di carri armati di fabbricazione sovietica in Ucraina, di proprietà dei Paesi alleati in Europa, riporta il New York Times. nytimes.com/2022/04/01/us/…
Le consegne di carri armati inizieranno nel prossimo futuro, afferma il @nytimes senza però specificare quante unità di veicoli blindati verranno effettivamente trasferite in Ucraina e da quali Paesi proverranno.
Gli Stati Uniti hanno compiuto questo passo in risposta a una richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha esortato i paesi della NATO a fornire carri armati e aerei militari all'Ucraina.
Alcuni deputati del Parlamento Europeo si sono rivolti al popolo russo, con un appello in cui hanno chiesto la fine immediata della guerra con l'Ucraina e la fine del confronto tra Occidente e Oriente.
L'appello è stato firmato dai leader delle fazioni del Partito Popolare Europeo, dei Socialisti Democratici, del Rinnovamento Europeo e della Sinistra: insieme rappresentano la stragrande maggioranza degli eurodeputati.