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Apr 6 167 tweets 30 min read
Come sono state uccise le persone a Bucha. Una ricostruzione dettagliata degli eventi da parte di @meduzaproject con analisi delle "versioni" della propaganda russa. Altro lunghissimo thread con sintesi & traduzione 🧵 ⤵️ meduza.io/feature/2022/0…
Unità militari ucraine e giornalisti sono entrati nella città di Bucha, nella regione di Kiev, il 2 aprile. La notte precedente, i primi video di corpi di civili morti in via Yablonska (ex via Kirov) alla periferia della città sono apparsi sui canali Telegram.
Le immagini di Bucha, città che era stata abbandonata dalle truppe russe poco prima, hanno shockato il mondo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito genocidio ciò che ha avuto luogo lì, mentre il presidente americano Joe Biden l'ha definito come crimine di guerra.
Mosca ha offerto diverse versioni contraddittorie dell'accaduto, nessuna delle quali riconosce che l'esercito russo è responsabile delle stragi avvenute. @meduzaproject ha raccolto e analizzato tutti i dati disponibili sugli eventi di Bucha.
➼ Prima la domanda più importante (e spaventosa): i civili di Bucha sono stati davvero uccisi dall'esercito russo? Siamo sicuri che sia andata così?
Si può dire dire con pressoché assoluta certezza che decine di civili a Bucha sono stati uccisi mentre la città era nelle mani dell'esercito russo, delle forze del ministero dell'interno russo e dell'FSB.
Le circostanze in cui sono avvenute queste morti variano. Alcuni sono morti a causa di colpi di arma da fuoco sparati da soldati russi quando i civili si sono avvicinati al loro convoglio. Altri decessi sono stati il risultato di esecuzioni sommarie dopo la cattura.
In un numero significativo di casi, le circostanze esatte delle morti non possono ancora essere determinate (in particolare, diversi corpi sono stati bruciati, rendendo impossibile stabilire in che modo siano morti).
I residenti sono stati uccisi in tempi e luoghi diversi, anche se la maggior parte dei corpi sono stati trovati in via Yablonska, la più vicina al ponte sul fiume Bucha, dietro il quale si trova la città di Irpin.
Si tratta della strada sulla quale ci sono stati i combattimenti più pesanti in questo insediamento per tutto il mese di marzo 2022, e Bucha era la più vicina retrovia dei russi.
Non ci sono prove però che i civili di Bucha (i cui corpi sono stati trovati nelle strade) siano stati specificamente uccisi nella seconda metà di marzo come risultato di questi combattimenti.
Ad ogni modo gli eventi nella regione di Kiyv distruggono completamente uno dei principali cliché della propaganda del Cremlino, ovvero che l'esercito russo combatte solo contro uomini armati e distrugge solo obiettivi militari.
Questo testo è composto da due parti. Nel primo, si ricostruisce in dettaglio ciò che è successo a Bucha tra fine febbraio e marzo. Nel secondo, si cerca di vedere come la propaganda russa provi a creare un quadro alternativo (ma poco convincente) della realtà.
PARTE 1️⃣ - Cosa è successo a Bucha durante l'occupazione russa? Che ruolo ha giocato Bucha nei combattimenti?
La città è stata in prima linea sin dal primo giorno di guerra: a nord si trovano il villaggio di Hostomel e l'aeroporto di Antonov, dove la mattina del 24 febbraio l'esercito russo ha fatto atterrare un elicottero di trasporto truppe.
A fine febbraio le truppe sbarcate in questo modo si sono unite alle principali forze russe in avvicinamento dalla Bielorussia. Le forze speciali russe sono apparse per le strade di Bucha il 25 febbraio.
Contemporaneamente in città sono comparse le prime vittime: alcune auto di civili sono finite sotto il tiro dei russi.
Inoltre elicotteri russi hanno lanciato missili non guidati a Bucha. t.me/milinfolive/77…
Tuttavia, a quel tempo l'insediamento non era ancora stato catturato dai russi. Un nuovo (infruttuoso) tentativo di entrare in città ed avanzare ulteriormente verso Irpin è stato compiuto dalle truppe russe alla fine di febbraio ed all'inizio di marzo.
In uno di questi tentativi, un convoglio di paracadutisti russi è stato distrutto in via Vokzalna nel centro di Bucha.
Tuttavia, i paracadutisti russi sono lo stesso riusciti ad entrare ad Irpin all'inizio di marzo, senza però prendere completamente il controllo di Bucha.
Solo il 5 marzo, una grande forza russa è entrata nella città dalla direzione dell'insediamento Vorzel attraverso la zona della fabbrica di vetro (conosciuta come Stekolka).
Hanno stabilito la propria base principale nella fabbrica stessa e vicino alla via Yablonska, la più vicina al fiume Bucha (che separa la città di Bucha da Irpin).
Da allora, la composizione delle forze basate a Bucha è cambiata diverse volte. Lì sono state schierate anche le forze della Guardia Nazionale russa (così come in tutte le città a nord-ovest di Kiyv).
Nella seconda metà di marzo, l'epicentro dei combattimenti si è spostato a sud, verso l'autostrada Kiyv-Zhytomyr; tuttavia, i combattimenti sono continuati anche ad Irpin. Bucha è diventato un punto di transito e una base di retroguardia per le truppe in avanzata verso Irpin.
Le truppe russe ha portato costantemente rinforzi ad Irpin passando attraverso Bucha. Gli abitanti della città hanno anche usato i "corridoi umanitari" per andare da soli verso Irpin (a loro rischio e pericolo).
La consigliera comunale e volontaria della difesa territoriale ucraina Kateryna Ukrayntseva ha detto a Meduza che ai residenti è stato consentito di uscire solo l'8 marzo, dopo di che molti hanno potuto lasciare Bucha. meduza.io/feature/2022/0…
➼ Cosa ha causato la morte degli abitanti di Bucha?
Ukrayntseva afferma di non aver assistito in prima persona a sparatorie di civili. Tuttavia, sostiene che la gente di Bucha è stata uccisa da sparatorie indiscriminate contro auto e pedoni, così come da altre avvenute durante il passaggio delle truppe russe attraverso la città.
I civili si sono per lo più nascosti negli scantinati, ma sono stati costretti a lasciarli per andare a prendere l'acqua, ottenere aiuti umanitari e cucinare il cibo. Molte persone, afferma la consigliera, sono scomparse all'inizio dell'occupazione.
La stessa Ukraintseva ha lasciato Bucha l'11 marzo, ma è rimasta costantemente in contatto con le persone rimaste in città.
Non ci sono stati combattimenti attivi a Bucha dopo l'occupazione; a giudicare dallo stato delle case (nessuna distruzione di massa), gli scontri a fuoco dovuti all'artiglieria non sono stati un fenomeno frequente da queste parti.
Lo dimostra la mappa degli incendi del satellite FIRMS della NASA: ci sono stati numerosi incendi in città solo alla fine di febbraio, quando le truppe russe erano appena entrate e l'artiglieria ucraina stava sparando contro di loro. firms.modaps.eosdis.nasa.gov/map/#t:adv;m:a…
E dal 5 marzo alla fine del mese sono stati registrati meno di 10 grandi incendi a Bucha, mentre nella vicina Irpin ce ne sono stati molte decine. Da questo possiamo concludere che gli abitanti della città non sono stati uccisi nella seconda metà di marzo a causa delle ostilità.
La composizione delle forze russe in città è cambiata molte volte, ha detto Ukraintseva a @meduzaproject: c'erano paracadutisti e unità di forze di terra, nonché forze speciali e della Guardia Nazionale russa.
Secondo i residenti rimasti a Bucha, nella seconda metà di marzo, dopo un'altra rotazione delle truppe russe, l'atteggiamento nei confronti dei civili si è fortemente deteriorato (soprattutto nella zona dove le truppe erano di stanza in via Yablonska).
➼ Quante persone sono state uccise?
Il numero esatto di morti in città alla fine di febbraio e a marzo è sconosciuto. Buona parte dei morti sono stati sepolti in una fossa comune nel cimitero del centro città a partire dal 9 marzo (inizialmente c'erano 67 corpi in questa fossa).
Tutti i corpi che erano ammassati nell'obitorio di Bucha durante i giorni della guerra sono stati sepolti nella fossa comune scavata sotto la supervisione di Anton Dovgopol, medico capo dell'ospedale locale, sul territorio della chiesa di Sant'Andrea.
Tra loro c'erano sia i cittadini morti per cause naturali che quelli morti per ferite di arma da fuoco. Nel solo mese di marzo sono stati sepolti 340 corpi a Bucha, secondo il servizio funebre della città. t.me/uniannet/44076
Oltre alla fossa comune in cui sono state sepolte diverse centinaia di persone, ci sono anche numerose tombe non registrate nei cortili delle case residenziali. facebook.com/666521753/post…
In totale, almeno 30 corpi di civili sono stati trovati nelle strade di Bucha. 21 cadaveri sono stati trovati in via Yablonska. 5 o 6 corpi carbonizzati (probabilmente di donne e bambini) sono stati trovati nella vicina via Staroyablonska.
Nelle vicinanze, nel cortile di una casa in via Ivan Franko, sono stati trovati altri tre corpi. t.me/firsov_e/520.
Nella parte opposta della città, nel seminterrato di un edificio nel campo per bambini "Luchisty" (le autorità ucraine credono che un'unità russa avesse lì il suo quartier generale), sono stati trovati i corpi di altri 6 uomini legati e fucilati.
Questa è la mappa interattiva (in russo) che mostra i luoghi dove sono stati trovati i corpi e le relative immagini e video che lo dimostrano⤵️ maphub.net/meduza/2022040…
Detto questo, anche i residenti di Bucha non avevano un quadro completo di ciò che stava accadendo durante l'occupazione russa - semplicemente perché non potevano girare liberamente per tutta la città.
In particolare, secondo Katerina Ukraintseva, via Yablonska, dove sono avvenuti molti omicidi, era isolata dal resto della città. Lì erano parcheggiati i mezzi militari russi; "Irpin è stata bombardata da questa strada", ed i posti di blocco russi erano situati lì, afferma.
"Alla gente non è stato nemmeno permesso di evacuare passando da lì", nota lei. Questa è la strada più vicina a Irpin. Ed il resto di Bucha è dall'altra parte. Ai posti di blocco russi non è stato quindi permesso di evacuare recandosi verso Irpin.
Questo significa che quello che succedeva sulla strada stessa poteva essere visto solo da chi ci viveva lì direttamente - e non era permesso loro neppure di uscire dagli scantinati.
Le parole di Ukraintseva sono state poi confermate dai residenti rimasti in città. nv.ua/ukr/ukraine/po…
Quando siano iniziati esattamente gli omicidi su via Yablonska non è del tutto chiaro. Una residente di Bucha, Natalia Melnychuk, è andata via dalla città l'8 marzo. All'epoca era stato annunciato un corridoio umanitario, ma non ha mai funzionato, ricorda Melnychuk.
"Siamo usciti da soli attraverso i posti di blocco russi in via Yablonska, siamo andati da soli a Irpin", ricorda Natalia.
"Abbiamo camminato tra tutti quei morti, abbiamo passato tutti quei corpi di deceduti. C'era già il ciclista ucciso con colpi di arma da fuoco. Siamo arrivati all'incrocio di Yablonska e Vokzalna. E loro [i russi] stavano ai posti di blocco e ridevano".
Il 10 marzo, un conoscente di Ukraintseva chiamato Vitaliy è riuscito a scappare da Bucha. "E quando è andato via, quei corpi non erano ancora lì", afferma Ukraintseva.
La sua casa è situata in modo tale che uno dei segmenti di via Yablonska, dove i corpi sono poi apparsi, è visibile [dalla finestra] come nel palmo della sua mano. m.facebook.com/story.php?stor…
"Il segmento è quello tra via Yablonskaya e via Vokzalna. Quindi i cadaveri devono essere apparsi dal 10 al 31 marzo", afferma Ukraintseva.
➼ Come sono stati uccisi i residenti?

Tutte le persone uccise nelle foto e nei video erano in abiti civili. Molti con le mani legate. Sono stati trovati anche corpi di donne. Ci sono due video che potrebbero aver ripreso gli stessi omicidi.
Uno - probabilmente ripreso con la fotocamera di un cellulare da una lunga distanza - mostra un militare (presumibilmente russo) accanto a un uomo inginocchiato.
Dopo un po' l'uomo cade per terra. L'ora e le circostanze del video sono sconosciute; la persona che ha postato il video afferma che è stata ripreso il 25 marzo; tutto ciò non è stato ancora verificato in modo indipendente.
Tuttavia, @meduzaproject è stata in grado di determinare il luogo: coincide esattamente con il luogo in cui sono stati trovati i corpi delle persone assassinate (compresi quelli con le mani legate) in via Yablonska a Bucha.
Il secondo video è stato girato da un drone (probabilmente ucraino). Mostra un uomo in bicicletta che si muove lungo via Vokzalna a Bucha. t.me/uniannet/44396
Sulle strade parallele (Vodoprovodna) e perpendicolari (Yablonska) c'è una colonna di veicoli da combattimento dei paracadutisti russi.
Nel momento in cui il ciclista gira in via Yablonska, si vede apparire del fumo da uno dei veicoli da combattimento, simile alle conseguenze di un colpo di pistola.
Il corpo di un uomo con una bicicletta è stato trovato ad aprile proprio all'incrocio tra le vie Vokzalna e Yablonska.

Questo video è stato pubblicato anche su YouTube ⤵️
Ma la principale fonte di informazioni sugli eventi di Bucha sono le storie dei suoi abitanti. @meduzaproject è riuscita a parlare con alcuni di loro.
L'esercito russo e i servizi speciali hanno cercato e arrestato presunti sabotatori, così come i veterani della guerra del 2014-2015 nel Donbas. Presumibilmente, i servizi speciali russi avevano una lista di ex militari, ha detto Katerina Ukraintseva a @meduzaproject.
"Qualcuno ha fatto trapelare [all'esercito russo] una lista di veterani e le loro famiglie. <...> Sono apparse persone che si sono offerte volontarie per mostrare dove cercare i militari e le loro famiglie, [così come] semplici patrioti.
C'è una famiglia: il ragazzo era il figlio di un veterano. Hanno trovato suo figlio e gli hanno sparato a sangue freddo".
Secondo la Ukraintseva, durante le perquisizioni degli appartamenti sono stati controllati elenchi telefonici, messaggi e chiamate. Uno dei residenti di via Vygovsky è stato ucciso perché hanno trovato delle armi nella sua casa, ha detto a Ukraintseva un parente del defunto.
"Ci hanno messo in ginocchio e hanno iniziato a perquisirci", ha detto Vyacheslav Kozlovsky, un residente di Bucha, al giornale Vot-Tak. vot-tak.tv/novosti/03-04-…
"Avevo con me i miei soldi e l'orologio. Hanno preso tutto, proprio come gli altri, cioè mi hanno semplicemente derubato. Conoscevano alcune persone, controllavano i loro documenti e se una persona aveva combattuto come soldato, gli sparavano immediatamente.
Hanno anche controllato i tatuaggi e cercato i 'nazisti'. Infatti, coloro che avevano lo stemma ufficiale dell'Ucraina sono stati fucilati senza pensarci troppo".
Il marito di Natalia Melnychuk, Aleksandr, viveva in via Tarasovskaya e ha smesso di contattare Meduza dal 16 marzo. Natalya non ha ancora informazioni precise sulla sua morte.
Ma anche lui potrebbe essere stato ucciso dai militari russi perché hanno trovato un telefono funzionante durante una perquisizione porta a porta.
"I vicini di mio marito mi hanno detto che il telefono di Sasha gli è stato sottratto quando era a casa", ha detto Natalia a Meduza. "Gli hanno sparato e l'hanno sepolto nel cortile".
Ruslan, il marito di Alla Nechiporenko, è stato ucciso il 17 marzo. Nei giorni in cui la città era completamente occupata dalle truppe russe, aveva continuato ad uscire di casa.
"Aveva una responsabilità: doveva andare fuori dal territorio della nostra casa, visitare i suoi genitori, consegnare la spesa", ricorda Alla. "Nella casa vicina c'erano dei pensionati e lui passava a trovarli: aiutava a preparare il barbecue e condivideva del cibo".
"Sapevamo dove erano i posti di blocco russi, cioè quale confine potevamo raggiungere e dove non dovevamo andare oltre", dice Alla.
"Ma il 17 marzo è uscita fuori l'informazione che i locali del consiglio comunale di Bucha stavano dando aiuti umanitari e quindi ci sarebbe stato un 'corridoio umanitario'. E che oltre al cibo ci avrebbero dovuto essere anche le medicine.
Così mio marito ha deciso di andare perché aveva bisogno di qualcosa per tenere sotto controllo la sua pressione sanguigna - e anche di benzina per il generatore che usavamo per caricare i nostri telefoni".
Suo marito era vestito "in modo appropriato", ricorda Alla: un nastro bianco sulla manica, sulla sua bicicletta e sul suo zaino: l'esercito russo richiedeva infatti ai civili di marcare il loro status 'civile' con queste fascette bianche.
"Anche mio figlio [Yuri] aveva un nastro bianco", afferma Alla. Suo marito e suo figlio hanno deciso di andare subito in bicicletta. Lei è venuta a sapere il resto della storia dalle parole di suo figlio piccolo.
"Non appena Ruslan e Yuri sono usciti di casa e hanno raggiunto via Tarasovska (non lontano dal supermercato ATB), un soldato russo si è parato contro per incontrarli".
"Il bambino dice che il suo viso era coperto da un passamontagna, il suo chevron diceva 'Russia'", afferma Alla parlando del racconto di suo figlio Yuri, che, a differenza di suo padre, è riuscito a rimanere vivo dopo l'incontro.
"Solo i suoi occhi e un pezzo del suo naso erano visibili". Il soldato ha ordinato a Ruslan e Yuri di fermarsi. "Sono scesi dalle loro moto, hanno alzato le mani e hanno spiegato che stavano andando per gli aiuti umanitari e che non c'era nessuna minaccia", dice Alla.
"Come ho capito dalle parole di mio figlio, mio marito ha iniziato a girarsi - solo un po', mezzo giro - all'indietro per controllare dove fosse il bambino. In quel momento i militari [che li hanno fermati] hanno iniziato a sparare.
Yuri ha detto che 'papà ha appena avuto il tempo di girarsi' che subito lo hanno colpito. 'Gli occhi di papà erano aperti, papà non si muoveva più', ecco. I colpi successivi sono stati rivolti al bambino. Due, non uno.
Il quinto colpo era diretto alla testa di Yuri, ma lui stava già cadendo - e il proiettile ha attraversato il tessuto del cappuccio. L'ultimo colpo - il sesto - era rivolto alla testa di mio marito marito" (Yuri ne è uscito fuori con il braccio ferito). facebook.com/ndslohmatdyt/p…
Yuri ha aspettato gli ultimi colpi sdraiandosi a terra. "E quando si è reso conto che il militare non c'era più, si è alzato ed è scappato", racconta Alla.
Perché, invece di un corridoio umanitario, suo marito e suo figlio si sono imbattuti in un altro checkpoint russo, l'interlocutrice di Meduza può solo speculare.
"Il giorno prima [17 marzo] c'erano state perdite di truppe russe - durante l'avanzata verso Irpin - e i miei genitori [dalle finestre] hanno persino visto i russi sconfitti tornare indietro: c'erano molti feriti.
Ed è allora che hanno cominciato a cambiare i luoghi di schieramento. È successo che hanno cominciato ad avvicinarsi al nostro luogo di residenza.
Il 19 marzo, Alla e suo figlio sono finalmente riusciti a lasciare la città. Fino all'inizio di aprile, quando le autorità ucraine e i media internazionali hanno pubblicato foto e video da Bucha, Nechiporenko non aveva idea del numero reale di cittadini morti.
"No, non ne siamo stati testimoni", ricorda Alla. "C'era solo un'auto bruciata vicino all'incrocio della stazione ferroviaria, e mio marito ha visto il corpo di un uomo che giaceva coperto vicino alla stazione. Ma per una sparatoria di massa...".
PARTE 2️⃣ - Analizziamo le "versioni alternative" della propaganda del Cremlino

1️⃣ I cadaveri sono "falsi"
Nelle prime ore dopo la comparsa delle prove degli omicidi di Bucha, i blogger e i giornalisti filogovernativi russi hanno cercato di dichiararli "falsi". Tutte queste ipotesi non reggono ad un semplice esame.
Per esempio, è stato detto che uno degli uomini uccisi in uno dei video stava "alzando la mano" (ma non è vero come dimostrato qui).
Si è poi detto che il numero di corpi variava da ripresa a ripresa (ciò è stato spiegato qui: Il 2 aprile i corpi hanno cominciato ad essere rimossi dalle strade e ci sono prove documentali di questo).
Il riferimento dei propagandisti russi al video delle forze ucraine che entrano a Bucha il 2 aprile (erano forze speciali della polizia) è più o meno della stessa natura. en.lb.ua/news/2022/04/0…
Si presume che questo video non mostri i deceduti - il che significa, concludono i propagandisti filo-russi, che i corpi sono apparsi dopo. Ma anche in questa registrazione si possono vedere due corpi (0:21 e 4:55).
Ed inoltre va tenuto presente che la polizia ucraina è entrata in città e ha filmato solo nella parte centrale di Bucha, lontano dalla scena del massacro (vedasi la geolocalizzazione dettagliata dei luoghi delle riprese sulla mappa interattiva).
2️⃣ Gli ucraini ci hanno messo "troppo tempo" per menzionare il massacro

Visto quanto detto sopra, le autorità russe e i propagandisti filogovernativi russi hanno rapidamente cambiato versione.
Hanno quindi cominciato a insistere che le persone sono state uccise tra il 30 marzo (la data ufficiale del ritiro delle truppe russe da Bucha) ed il momento in cui i giornalisti stranieri sono stati portati a Bucha.
Il Ministero della Difesa russo sostiene ad esempio che le truppe hanno lasciato Bucha il 30 marzo - insieme alle unità delle città e dei villaggi vicini. t.me/MFARussia/12230
Dopo di che, affermano i militari russi, non è stato riferito nulla sui corpi presenti nelle strade per i seguenti quattro giorni, e questo suggerirebbe che si tratta di "un'altra provocazione".
Il fatto che le truppe russe si siano effettivamente ritirate da Bucha il 30 marzo è indirettamente provato, secondo i russi, dal fatto che il 31 marzo e il 1° aprile l'esercito ucraino è entrato quasi liberamente in tutti gli insediamenti intorno a Bucha.
Vale a dire Vorzel, Nemeshayevo, Hostomel, Borodyanka, prima di raggiungere anche la base principale del raggruppamento russo ad Ivankiv.
Ma secondo il comando ucraino, le truppe russe non hanno lasciato le vicinanze di Bucha fino al 1° aprile. "Il 31 marzo, Bucha era ancora una zona di combattimento attivo", ha detto a Meduza Oleksiy Arestovich, consigliere del capo dell'ufficio presidenziale ucraino.
"Prima del 3 aprile, Bucha non era ancora considerata una zona libera da combattimenti. Venivano cercati ancora i sabotatori, c'era un regime speciale, il coprifuoco, ecc".
Tuttavia, a giudicare dalle foto del centro di Bucha pubblicate il 31 marzo, le strade sono deserte, senza personale militare visibile, ma solo civili. t.me/News380/7726
Il 1° aprile, il sindaco della città Anatoliy Fedoruk ha annunciato dalla piazza fuori dall'amministrazione cittadina che Bucha era stata liberata il giorno prima. facebook.com/watch/?v=27016…
Lo stesso giorno, il sindaco di Irpin aveva visitato la zona di Stekolka e vi aveva portato aiuti umanitari.
Il fatto che né gli ufficiali né i militari abbiano segnalato i corpi che giacevano in via Yablonska in quel momento, è spiegato così da Arestovich: "i soldati che combattono nelle strade della città non hanno certo tempo per fare foto e video".
Ma "la polizia e i civili che sono entrati [il 2 aprile] dopo che i militari avevano già avuto la possibilità di filmare queste orribili atrocità".
Ed in effetti le prove documentali sono arrivate anche prima. Il primo video dei corpi dei residenti assassinati a Yablonska è stato pubblicato già la sera del 1° aprile nei canali Telegram ucraini. t.me/News380/7944
Meduza non è stato in grado di scoprire chi l'abbia filmato. Ma il quando invece sembra abbastanza evidente: quasi certamente è stato filmato il pomeriggio del 1° aprile.
Questo significa sostanzialmente che non è passato in realtà più di un giorno e mezzo tra il ritiro delle truppe russe da Bucha e la scoperta dei corpi (e non quattro giorni, come hanno detto le autorità russe).
Il 2 aprile, unità del ministero dell'Interno ucraino sono entrate in città, filmando le strade ma senza mostrare i corpi a Yablonska.
Ma lo stesso giorno, un giornalista e presentatore televisivo ucraino, Dmytro Komarov, che era entrato in città insieme al Ministero dell'Interno, ha segnalato la presenza dei corpi. unian.net/war/dmitriy-ko…
In seguito Komarov ha pubblicato le foto dei morti che aveva scattato quel giorno. t.me/c/1206439755/1…
La sera del 2 e 3 aprile, i cadaveri presenti per le strade sono stati mostrati a gruppi di giornalisti di media stranieri. A seguito di questo, la strage di Bucha è diventata nota in tutto il mondo.
In ogni caso, la società @Maxar ha fornito al @nytimes le immagini satellitari dell'11 marzo che mostrano i corpi di almeno 11 morti in via Yablonska e giacciono esattamente dove sono stati trovati ad aprile. nytimes.com/2022/04/04/wor…
Altri tre corpi sono apparsi nelle immagini di Maxar tra il 20 e il 21 marzo, proprio nel punto in cui sono stati poi ritrovati.
3️⃣ I cadaveri erano "freschi".

Il Ministero della Difesa afferma che i cadaveri nelle foto "dopo almeno quattro giorni non hanno il rigor mortis, non hanno le caratteristiche macchie ipostatiche, e le ferite contengono sangue fresco".
Secondo il Ministero questo indicherebbe che i cadaveri sono "freschi". Ma tali affermazioni non sono confermate. meduza.io/news/2022/04/0…
Il rigor mortis si inizia a vedere un'ora o due dopo la morte, impiega 12 ore per formarsi completamente, dura 12 ore e poi diminuisce gradualmente nel corso di 12 ore.
Questo significa che il rigor mortis potrebbe non essere già più visibile un giorno intero dopo la morte di una persona. emedicine.medscape.com/article/168003…
La temperatura dell'aria può influenzare la durata di tutte queste fasi (a temperature più basse il rigor mortis dura di più); in tutti i giorni in questione, la temperatura a Bucha era sopra lo zero (sopra +5 durante il giorno). sciencedirect.com/science/articl…
Forse, quando hanno detto che non c'era rigor mortis, il Ministero della Difesa della Federazione Russa si riferiva a questo video (non alla foto).
Ma lo stadio esatto del rigor mortis può essere determinato solo da uno specialista forense, che deve controllare la mobilità delle varie articolazioni. Usare solo il video non basta. link.springer.com/article/10.100…
Tuttavia, Meduza ha mostrato il video ad un esperto forense indipendente che spesso studia i crimini di guerra (ha chiesto di non essere nominato). L'esperto ritiene che siano chiaramente visibili i segni del rigor mortis.
Le macchie ipostatiche (cambiamenti nel colore della pelle, di solito rosso porpora) che secondo i russi non sono visibili nelle foto, appaiono nelle prime ore dopo la morte su quelle parti del corpo che sono più basse e non sono sotto pressione. emedicine.medscape.com/article/168003…
In altre parole, una persona deceduta sdraiata su una superficie piana sulla schiena è più probabile che li mostri sulla parte inferiore della schiena, la parte superiore della schiena e la parte posteriore delle cosce, ma non sulle natiche o le scapole.
Pertanto, si possono vedere le macchie solo se si gira la persona che giace a terra e si tolgono i vestiti (ed anche in quel caso potrebbe non esserci nessuna macchia se la persona ha perso molto sangue prima della morte). sciencedirect.com/science/articl…
Una delle foto di Bucha mostra un uomo a testa in giù, svestito, con macchie ipostatiche visibili sul corpo, afferma il medico legale contattato da Meduza.
Queste foto possono essere difficili da guardare. Non posso postarle direttamente altrimenti rischio di violare le regole di Twitter, quindi potete trovarne una qui se volete ⤵️ bit.ly/3DJtafr
Non è stata trovata inoltre nessuna foto o video che mostri "sangue fresco nelle ferite", contrariamente a quanto sostiene il Ministero della Difesa russo.
La mancanza di sangue intorno ai corpi, secondo l'esperto forense di cui sopra, può essere invece spiegata dalla pioggia: le foto e il video mostrano ampie pozzanghere ed asfalto bagnato.
4️⃣ Tutta questa gente è stata uccisa dai "neonazisti" ucraini

Il quotidiano russo "Komsomolskaya Pravda" ha riferito che le persone a Bucha in via Yablonska sono state "uccise dai nazionalisti del gruppo di Sergei Korotkikh" (noto come "Botsman").
Si tratta di un collega del neonazista russo Maxim "Tesak" Martsinkevich, che ha poi combattuto in Donbass nel battaglione "Azov". kp.ru/daily/27374/45…
Il gruppo di Botsman, secondo il giornale, è entrato a Bucha dopo che le truppe russe hanno lasciato la città ed ha ucciso coloro che consideravano collaboratori filo-russi (per esempio, coloro che indossavano una fascia bianca al braccio).
Come prova della colpevolezza dei nazionalisti, i giornalisti filogovernativi hanno presentato un video dal canale Telegram di Botsman.
In questo video alcune persone del suo gruppo camminano per Bucha e discutono se devono sparare a coloro che non indossano le fasce blu al braccio (ovvero quelle che sono indossate dai militari ucraini).
Sia chiaro, il gruppo di Bosman si trovava effettivamente a Bucha dopo la partenza delle truppe russe.
I membri del gruppo hanno girato un video in via Vokzalna, dove si trovano ancora veicoli da combattimento russi e carri armati bruciati dall'artiglieria ucraina all'inizio di marzo, a meno di 500m da dove c'erano i corpi dei morti in via Yablonska.
Tuttavia, come lo stesso Sergei "Botsman" Korotkikh ha detto a Meduza, queste riprese hanno avuto luogo il 2 aprile, quando la polizia ucraina e i primi giornalisti erano già in città.
Come prova, "Botsman" ha inviato i metadati del video, che mostra il tempo di ripresa: 13 ore e 47 minuti il 2 aprile. Ricordiamo che il primo video con i corpi dei morti è apparso la sera del 1° aprile ed è stato ripreso nel pomeriggio.
Korotkikh ha inoltre detto a Meduza che lui non si trovava a Bucha, ma solo i suoi subordinati, in particolare Kuma ed "il francese", che erano lì non in missione di combattimento ma "in transito".
"Sappiamo poco di Bucha: siamo entrati lì solo alla fine", dice Botsman. "Abbiamo lavorato principalmente a Irpin".
Il suo gruppo non ha visto alcun combattimento in corso in città, ha detto "Botsman" a Meduza. Oltre al video postato nel canale Telegram di Botsman, i membri del suo gruppo hanno anche girato filmati dei corpi che giacciono in via Yablonska.
Ma alla fine Botsman ha deciso di non pubblicarli. "Non ho contato il numero di persone uccise, ma ce n'erano molte - non avevo con me un quaderno per contarle.
C'erano persone morte, attrezzature bruciate, rovine! Non so come altro spiegarvelo. Era un incubo - come nel film [sulla guerra cecena] 'Purgatorio'. L'avete visto?".
In ogni caso, tutte le indicazioni puntano al fatto che quando le milizie nazionaliste ucraine sono entrate nella città, i residenti di Bucha erano già stati massacrati da tempo.
➼ Insomma, cosa sta cercando di ottenere la propaganda russa?
Letteralmente tutte queste versioni "alternative" sono state presentate dall'Ambasciatore permanente russo, Vasily Nebenzya durante la riunione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU del 5 aprile. russiaun.ru/ru/news/050422…
Inoltre Nebenzya ha anche fatto riferimento all'intervista di Katerina Ukraintseva a Meduza.

Secondo lui, Ukraintseva avrebbe "ammesso che le truppe russe non hanno sparato" ed avrebbe anzi confermato che "l'esercito ucraino era responsabile delle principali violazioni".
Apparentemente, Nebenzya ha letto questo nel canale Telegram pro-Kremlino "War on Fakes" che però ha attribuito alla Ukraintseva parole che lei non ha mai detto.
Citazione originale di Ukraintseva: "Coloro che giacciono su via Yablonska sono morti in seguito a sparatorie caotiche".
Citazione del canale Telegram "War on Fakes": "Coloro che giacciono su via Yablonska sono morti in seguito a sparatorie caotiche da parte delle Forze Armate ucraine".
In realtà, anzi, l'intervista di Ukraintseva conferma piuttosto l'evidenza del fatto che i civili siano stati massacrati dai soldati russi.
A quanto pare, nel caso di Bucha, la propaganda del Cremlino sta cercando dunque di utilizzare gli stessi metodi che ha già usato dopo l'incidente del Boeing malese sul Donbass.
Subito dopo il crimine che è stato commesso, Mosca ha proposto tutta una serie di versioni "alternative", che possono contraddirsi a vicenda ("non ci sono stati morti" - "i civili sono stati uccisi dagli ucraini stessi").
L'obiettivo è semplice - seminare il dubbio e mettere la versione principale alla pari con molte altre. In Russia, è più facile manipolare l'opinione pubblica con questi metodi che in Occidente, perché il Cremlino controlla i principali media.
Nel frattempo, le autorità ucraine affermano che Bucha non è stato l'unico posto dove i civili sono stati massacrati nella regione di Kiyv.
In particolare, secondo il Procuratore Generale, Iryna Venediktova, la situazione peggiore è nell'insediamento di Borodyanka. news.liga.net/all/news/vened…
Le autorità ucraine affermano infine che 200 persone sono scomparse a Borodyanka e 400 ad Hostomel. meduza.io/news/2022/04/0…
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