Ma qual è stato il sistema di faglie che ha generato il terribile #terremoto di magnitudo 6.2 avvenuto all'#Aquila il 6 aprile del 2009? Cerchiamo di spiegarlo in modo semplice in questo thread grazie alle numerose informazioni ottenute da vari studi 👇🧵
La corposa sequenza sismica che ha interessato la città dell'Aquila tra il gennaio del 2009 e l'aprile del 2012 è stata una delle prime ad essere studiata tramite l'ausilio di una fitta rete di stazioni sismiche sia temporanee che permanenti.
Tale rete ha permesso di registrare e localizzare con grande precisione oltre 60.000 terremoti, un numero spaventosamente grande che ha però aiutato i ricercatori di tutto il mondo a studiare ed analizzare in modo molto più approfondito le numerose faglie..
...che sono entrate in gioco durante questa triste e lunga crisi sismica. In particolare, il terremoto del 6 aprile 2009 ha confermato che i grandi terremoti che avvengono lungo l'appennino centrale hanno un meccanismo di tipo estensionale
ovvero si tratta di particolari terremoti in cui blocco di roccia scende prevalentemente verso il basso per via della gravità. Questo movimento ha infatti provocato un abbassamento di alcune aree della città dell'Aquila che ha raggiunto i 23/25 centimetri.
un valore che ha permesso alla faglia che ha generato il terremoto di rompere la superficie e di essere riconoscibile per una decina di chilometri come un piccolo scalino alto tra i 10 e i 12 centimetri.
Stiamo parlando dell'ormai famosa faglia di Paganica, una sorgente sismogenetica a lungo sottovalutata a causa della sua dimensione ridotta rispetto ai grandi sistemi di faglie che bordano l'Alto Aterno ad ovest e Campo Imperatore ad est.
Grazie ai numerosi studi condotti dopo il terremoto del 2009, i ricercatori hanno scoperto che la faglia di Paganica si immerge in profondità verso sud-ovest per circa 8-9 chilometri, interessando una zona lunga 20 chilometri.
Come spesso accade durante i forti terremoti appenninici però, il terremoto del 6 aprile ha coinvolto più faglie, più precisamente 7 segmenti differenti del sistema di faglie che partono da Collebrincioni e terminano a San Demetrio.
Tale sistema ha iniziato la sua attività almeno 500.000 anni fa, producendo nel tempo numerosi terremoti molto intensi. Grazie alle indagini paleosismologiche che si occupano di studiare tutte le caratteristiche tecniche delle faglie sappiamo che negli ultimi 2.000 anni...
...questo specifico sistema ha generato almeno 4 forti terremoti: uno nel I secolo a.C, uno tra il I e il II secolo d.C, un altro tra il IV e il IX secolo e un altro ancora nel 1461.
Ma non solo, tramite le sue caratteristiche - ovvero lunghezza, larghezza e profondità - è stato possibile determinare che questo specifico sistema di faglie ha il potenziale di produrre terremoti di magnitudo massima intorno a 6.6/6.7, un valore ben maggiore di quello del 2009.
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Esattamente 392 anni fa, il 16 dicembre 1631, il #Vesuvio generò una delle eruzioni più violente della sua recente storia. Stiamo parlando di un'eruzione sub-pliniana avvenuta dopo una lunga quiescenza durata circa 500 anni e che causò tra le 1.000 e le 14.000 vittime. 🧵
L'eruzione del 1631 fu preceduta da una moltitudine di precursori che iniziarono a manifestarsi piuttosto chiaramente a partire dalla seconda metà di novembre, ovvero una ventina di giorni prima dell'inizio della fase eruttiva.
Intorno a quel periodo, molti degli abitanti di Portici iniziarono ad udire dei rari ma improvvisi boati che si manifestavano con il cielo completamente sereno, un fenomeno che oggi potremmo ricondurre ad una probabile attività sismica di bassa magnitudo.
Alle 9:10 un nuovo #terremoto di magnitudo 3.2 è stato registrato nel Golfo di Pozzuoli, all'interno della caldera dei #CampiFlegrei. La scossa fa parte di un nuovo sciame sismico, l'ennesimo delle ultime settimane. I livelli sono ormai paragonabili alla crisi degli anni 80' 🧵
Nelle ultime settimane la sismicità è notevolmente aumentata. Gli sciami sismici sono ormai all'ordine del giorno, mentre le scosse di magnitudo pari o superiore a 3 vengono registrate quasi settimanalmente. Siamo ormai entrati nel vivo di una nuova crisi sismica.
Come si può vedere dal bollettino mensile dell'Osservatorio Vesuviano infatti, ad agosto sono stati registrati 1.118 terremoti, il numero in assoluto più alto dalla crisi sismica degli anni 80'. Tra poche settimane sapremo se il mese di settembre lo supererà o meno.
Come ormai già tutti sapete, nella tarda serata di ieri un violento #terremoto di magnitudo 6.8 è avvenuto nel cuore del #Marocco, dove secondo i primi bilanci si contano già 820 vittime e oltre 672 feriti. Si tratta del terremoto più forte della storia del paese 🧵
La scossa si è verificata lungo la catena montuosa dell'Atlante, un'area fortunatamente non densamente popolata che però si trova a soli 70 km di distanza da Marrakech, una delle città più popolose del paese. Lo scuotimento in quest'area è stato molto intenso dannoso.
A causa della sua intensità e profondità di 18 km, la scossa è stata chiaramente avvertita in tutto il Marocco, nella zona occidentale dell'Algeria e perifno in alcune aree della Spagna (Malaga, Siviglia, Isole Canarie) e del Portogallo (Lisbona, Faro).
A partire da questa notte, un corposo sciame sismico è in corso all'interno della caldera dei #CampiFlegrei, tra Pozzuoli e Bagnoli (#Napoli). In poco meno di 8 ore sono stati registrati circa 120 piccoli terremoti, il più forte dei quali ha avuto una magnitudo di 3.6. 🧵
Di queste 120 scosse, la stragrande maggioranza ha avuto una magnitudo molto contenuta (≤ 2.0) e soltanto 6 hanno avuto una magnitudo pari o superiore a 2 (2.0, 2.5, 2.0, 3.1, 2.5, 3.6 e 2.8). Per via della loro superficialità però, ne sono state avvertite tantissime in città.
Per via della persistenza dello sciame, una buona fetta della popolazione di Pozzuoli e Bagnoli è rimasta sveglia e (comprensibilmente) in ansia. Questo video per esempio, ci mostra lo scuotimento provocato dalla scossa principale di magnitudo 3.6 delle 6:18 di questa mattina.
All'alba del 21 luglio del 365 d.C. un violentissimo #terremoto di magnitudo stimata, a seconda degli studi, tra 8.0 e 8.5 si è verificato vicino #Creta, in Grecia, lì dove la placca africana si immerge al di sotto della microplacca egea. 🧵
Il terremoto del 365 è durato oltre un minuto ed è oggi considerato l'evento sismico più intenso avvenuto nel Mediterraneo in epoca storica. L'area in cui si è verificata la scossa, ovvero lungo l'arco ellenico, è una delle zone più sismiche dell'intero bacino.
In poche decine di secondi, la scossa ha provocato un sollevamento del suolo (e in particolare del fondale marino) di circa 8-9 m, un valore incredibile. Oggi possiamo ammirare i suoi effetti lungo l'antico molo di Phalasarna, un'antica città portuale di Creta.
Dopo un incremento della sismicità che è durata diversi mesi e che è culminata pochi minuti prima con un forte terremoto avvertito dagli abitanti di Torre del Greco, la sera del 15 giugno 1794 è iniziata un'importante eruzione laterale sulle pendici del #Vesuvio 🧵 1/12
L'eruzione è iniziata alle 22 con l'apertura di una serie di fratture eruttive localizzate a bassa quota sulle pendici nord-orientali e sud-occidentali del vulcano. Lungo queste ultime in particolare, si erano aperte almeno 6 bocche tra i 325 e 550 m di quota. 2/12
Queste bocche avevano iniziato ad alimentare una fluida e voluminosa colata di lava diretta proprio verso la città di Torre del Greco. Poco meno di cinque ore dopo, nel cuore della notte, la lava aveva già raggiunto e superato il perimetro delle mura cittadine. 3/12