#StoriaJedi Paramilitari e Ucraina:
Nel 2014con la caduta del governo filorusso Putin ha scatenato una guerra civile in Ucraina. Ha convinto persone influenti nel Donbass a mettere in atto una secessione dall'Ucraina, li ha aiutati militarmente e politicamente.
Andiamo a vedere⬇️
L'esercito ucraino era praticamente una forza inefficace, mentre gli eserciti dei separatisti avevano appena iniziato a formarsi. Entrambi gli schieramenti dovettero quindi fare uso di forze paramilitari che hanno avuto origini e scopi differenti. Cittadini armati, estremisti ⬇️
partigiani, veterani disillusi e altri tipi di gruppi sociali che sono stati un pericolo per la stabilità della regione. Alcuni di questi gruppi esistono, sono stati sciolti o sono stati integrati sotto controllo militare. Le info seguenti sono aggiornate a prima dell'invasione⬇️
Battaglione Azov (Ucraina): sono un battaglione neonazista di estrema destra. In foto la storia. Oggi conta circa 1500 membri ed è stato posto sotto l'esercito Ucraino per tenerli sotto controllo. Non sono più paramilitari. ⬇️
Pravyj Sektor (Ucraina): neonazisti politicamente "meglio" organizzati tra i paramilitari ma che comunque hanno sempre fallito nel raccogliere consenso sufficiente a influenzare il parlamento. Gli ucraini hanno provato a usare l'esercito o la diplomazia per tenerli a bada.⬇️
Battaglione Aidar (Ucraina): dai 200 ai 500 uomini, una forza non legata a particolari ideologie politiche ma comunque persone fortemente militarizzate. Oggi è sotto il controllo diretto dell'esercito ucraino (con cui in passato si sono scontrati). ⬇️
Forze di Donetsk: il loro non è un esercito organizzato ed è formato praticamente da diversi gruppi a volte in aperto contrasto tra loro. Tra loro vi sono ancora oggi infiltrati russi che prendono ordini da Mosca, nemici di Putin, estremisti religiosi e gruppi neonazisti.⬇️
Forze di Luhansk: a differenza delle forze di Donetsk, qui combattono anche brigate internazionali che fanno leva sui nostalgici del comunismo (Ongaro combatteva per loro). Oltre a gruppi di estremisti religiosi (pro-Putin) e brigate al servizio di nemici politici di Putin. ⬇️
Conclusioni:
-di tutte le forze paramilitari ucraine oggi (1/3 dell'esercito) solo una minima parte si richiama ad ideologie nazifasciste (senza aver mai avuto potere politico)
-tra le forze separatiste ci sono per la maggior parte estremisti (anche se di differenti ideologie)⬇️
Se pensate che l'Ucraina sia uno stato nazista, che l'esercito ucraino sia corrotto dai nazisti, che tutte le forze paramilitari ucraine siano naziste: siete in errore.
Per maggiori info sul conflitto e le sue origini ecco un ottimo resoconto di Reuters⏹️ graphics.reuters.com/RUSSIA-UKRAINE…
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Io non so cosa voglia dire pacifismo per voi. Ma per me si richiama sempre ad un pacifismo di lotta. È indubbio che il pacifismo richieda di essere contrario alla violenza e a tutte le guerre, ma il pacifismo più vero è quello più duro da applicare. Gesù cattolico chiede una ⬇️
forza immensa. La non violenza totale davanti ad ogni offesa, perdono davanti agli atti più orribili. Riuscireste a trovare la forza di perdonare chi ha ucciso vostro figlio? O stuprato vostra figlia? È enorme la forza che il cattolicesimo chiede per seguire il suo insegnamento⬇️
Un insegnamento che è uguale presso tutti, da Gandhi, quando chiedeva di non reagire davanti ai soprusi ma chiedeva fierezza nell'affrontarli stoicamente, a Gino Strada che nella sua missione medica affrontava dilemmi morali ogni giorno: ci vuole forza per curare un criminale⬇️
Il massacro delle #Foibe (pozzi carsici) è stato uno dei momenti tragici della 2°guerra mondiale. Ma purtroppo, invece di essere motivo di studio per non ripetere gli errori passati, è motivo di propaganda e di orgoglio per i fascisti. Bisogna capire cosa furono ⬇️#StoriaJedi
Le origini di questo evento affondano nella storia della regione, divisa tra slavi, austriaci e popolazioni di lingua romanza (più vicine a noi italiani della penisola). Possiamo riassumere dicendo che vi era una buona presenza di lingua e cultura italiche nelle città e sulla⬇️
costa, mentre l'entroterra era prevalentemente slavo. La convivenza pacifica tra le due culture principali (italica e slava) entrò in crisi quando con il termine "italiano" o "serbo" non si indicava più un'area geografica ma l'appartenenza agli stati nazionali che si stavano ⬇️
#StoriaJedi
La crisi Ucraina. L’espansione NATO a est
Durante la guerra fredda, USA e URSS si fronteggiavano anche con le loro alleanze militari. Da un lato la NATO, dall’altro il Patto di Varsavia.
Con l’implosione dell’Unione Sovietica anche la rete di alleanze si sciolse. ⬇️
Nel 90, la Germania Est uscì dal patto, che da quel momento perse ogni sorta di importanza agli occhi delle altre nazioni. Nel 91 il patto venne sciolto e si raggiunse un accordo per il ritiro delle truppe sovietiche dalle repubbliche facenti parte dell’alleanza.⬇️
Entro la fine del 94 la Russia completò il ritiro senza difficoltà. Una delle polemiche in corso riguardanti l’attuale situazione in Ucraina è l’ipotetico ingresso di quest’ultima nella Nato e la necessità da parte della Russia di non trovarsi poi accerchiata da nazioni ⬇️
La crisi ucraina. Iniziamo dalla storia della regione.
La città di Kiev, oggi capitale dell’odierna Ucraina, ha origini antiche. Tra il IV e il V secolo dopo cristo, uno storico dei goti indicava la presenza della città di Danaprstadr nella stessa zona dove oggi sorge Kiev. ⬇️
Era una posizione strategica, lungo le rotte commerciali che collegavano l’Impero Romano d’Oriente al nord-est europeo. Pellicce, legname e metalli viaggiavano lungo questa rotta che risultava abbastanza agevole grazie alla presenza del fiume Dnipro che dal Mar Nero si inoltra⬇️
nell’interno dell’Europa orientale permettento alle navi di trasportare merci in maniera sicura e veloce. La presenza della flotta bizantina era inoltre in grado di mantenere la rotta al sicuro da ogni sorta di pericolo.
La città conobbe uno sviluppo continuo per circa 3 secoli⬇️