Domani saranno tre anni che Julian #Assange è recluso in un carcere di massima sicurezza nel Regno Unito
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ma, state pure tranquilli, non troverete una riga su quei giornali che da dodici anni si guardano bene dal raccontare le mostruosità anti giuridiche che circondano tutta la vicenda di #Assange dal suo esilio forzato all'arresto.
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#Assange, ricordo, in caso di estradizione nei democraticissimi USA rischia 175 anni di carcere, ovvero di morire murato vivo in una galera in compagnia dei peggiori criminali internazionali.
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Del resto la maggior parte dei nostri giornalisti [sic] sono gli stessi che tre anni fa erano impegnatissimi a fare le pulci all'ex sindaca di Roma e, come oggi, a intervistare ogni giorno renzi nonostante tutti i suoi fallimenti.
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A febbraio 2020 Stefania Maurizi, la giornalista investigativa che si occupa del caso di #Assange dal primo giorno, unica in Italia, ha dovuto lasciare Repubblica e L'Espresso
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per manifesta incompatibilità con la sua libertà di continuare a dare informazioni su uno scandalo mondiale che mette a repentaglio la libertà di informazione globale, cosa che evidentemente non disturba e non preoccupa i nostri professionisti del settore
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né i garantisti à la carte che non hanno mai preso posizione sul trattamento inumano e disumano riservato a Julian #Assange, al quale il 23 marzo scorso è stato negato anche un ricordo fotografico il giorno del suo matrimonio.
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Il Regno Unito che vuole consegnare #Assange al paese che organizzò un complotto per ucciderlo è lo stesso che offrì protezione a Pinochet, che fu arrestato a Londra su mandato del giudice spagnolo Garzon e sul quale pendeva l'accusa di genocidio e crimini contro l'umanità.
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I diritti umani secondo il pd spiegati bene.
Qui le motivazioni del cosiddetto partito democratico al voto contrario sul riconoscimento dello status di rifugiato a Julian #Assange.
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Dice la compagna di Jamal Khashoggi che né l'Onu né la UE hanno avviato procedimenti legali contro gli assassini del giornalista ucciso e massacrato nel consolato arabo a Istanbul su mandato del regime di bin Salman.
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Proprio come per #Assange le istituzioni politiche che dicono di lavorare per i diritti, la giustizia si voltano dall'altra parte e lasciano che gli interessi economici prevalgano.
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Nessuno alza la voce coi regimi, non lo fa l'Italia con l'Egitto che nega giustizia e verità su Giulio Regeni perché gli affari vengono prima, non lo fa l'occidente col regime barbaro che solo qualche giorno fa ha eseguito un centinaio di condanne a morte in un giorno solo
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Non sono del mestiere e quindi non posso essere accusata di invidia perciò posso prendermi la libertà di dire che quella di Fazio a Papa Francesco non è stata un'intervista, è stato un dialogo, amabile, tra un conduttore e un uomo colto
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che cerca di svolgere il suo mandato meglio che può, dicendo e facendo cose spesso giuste ma che nei momenti topici non dimentica qual è la sua funzione che è quella di fare il Papa, il capo di una comunità religiosa.
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E il fatto che molti laici, agnostici, atei, persone che si dicono di sinistra e favorevoli a quei diritti che la chiesa invece nega, che noi qui non abbiamo proprio grazie alla massiccia ingerenza che il Vaticano può esercitare sullo stato e la politica solo qui in Italia
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Domani Giornale fa lo scoop sulle "consulenze" di renzi a Riyad, Il Fatto lo riprende mentre per accennare qualche pigolio in tivù, ai telegiornali e sulla stampa padronale sono servite settimane:
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c'era la crisi di governo in corso e nessuno doveva disturbare la ruspa che stava per abbattersi sul governo Conte e guai a sottolineare l'anomalia del 'senatore' che fa il doppio lavoro per un altro stato mentre ha giurato di essere al servizio del suo.
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Il Corriere dà per primo la notizia dei supercompensi di renzi che viaggiano di conto in conto provenienti sempre da Riyad e Il Fatto la riporta.
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Col nostro canone qualche anno fa la Rai mandò la diretta minuto per minuto della pagliacciata reazionaria del family day. 1)
E inoltre sarebbe interessante sapere perché le direttive sulle pubblicità che non devono contenere slogan lesivi per la dignità e la persona non vengano mai fatte rispettare.
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Questi fanno come vogliono, tappezzano le città coi loro obbrobri ma le autorità se ne accorgono sempre dopo. #repubblicadellebanane
La malattia e le cause di una morte non sono fatti di pubblico dominio, nemmeno se riguardano personaggi noti ognuno nei suoi ambiti. Esistono molte malattie che portavano alla morte anche prima della pandemia.
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La morte causata da malattie e sofferenza chiede rispetto, chiunque abbia avuto una persona cara morta dopo una malattia sa che vuol dire passare per un dolore, entrarci dentro.
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E' vero: non tutti siamo uguali di fronte alla malattia e alla morte, quando Toto' pensò alla 'livella' non sapeva che le disuguaglianze avrebbero reso l'Italia e il mondo posti dove per una grande maggioranza di gente è impossibile vivere,
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"Se chiudono le scuole allora devono chiudere anche i ristoranti e i bar" è un'impuntatura da idioti, perché a scuola si sta per molte ore in una condizione di vera promiscuità,
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al ristorante e al bar che rispettano le norme e dove nella maggior parte dei casi e diversamente dalla maggior parte delle scuole gli ambienti sono degni di un paese civile, no.
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In inverno dopo la scuola e i compiti i ragazzi non stanno tutto il pomeriggio a bighellonare, la maggior parte resta in casa a fare tornei alla play station in collegamento con gli amici e se possono stare in 25 per sei ore in una classe di pochi mq con le finestre aperte
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