Durante la scorsa settimana, mentre la pagina si trovava momentaneamente in pausa, il cratere di sud-est dell'#Etna è tornato a dare spettacolo con una nuova bellissima eruzione effusiva che ha avuto inizio nel corso della serata di giovedì 12 maggio. Foto di @VjKar 🧵👇
L'eruzione è iniziata con l'apertura di una piccola frattura eruttiva sul fianco settentrionale del cratere di sud-est, la nuova vetta del vulcano attivo più alto d'Europa.
Essa ha iniziato ad alimentare una colata di lava piuttosto viscosa - ovvero poco fluida - che con il passare dei giorni si è espansa tra la Valle del Leone e la parte più alta della Valle del Bove, una particolare area dell'Etna completamente deserta. Foto di Claudio Bert
Il fronte più avanzato della colata ha raggiunto negli scorsi giorni i 2.300 metri di quota ed è attualmente in raffreddamento a causa della diramazione dei flussi lavici in più bracci.
Durante la settimana il tasso di emissione di lava ha subito delle ampie fluttuazioni e ha raggiunto il suo massimo nel corso della giornata di martedì con un valore di 5.7 metri cubi al secondo. Foto di Roberto Viglianisi, Alberto Uccellatore e Dario Lo Scavo
In totale, fino alla giornata di ieri, la nuova frattura eruttiva che si è formata sul fianco settentrionale del cratere di sud-est ha emesso circa 750.000 metri cubi di magma, un valore molto contenuto.
In concomitanza all'attività effusiva, il cratere di sud-est sta inoltre generando una discontinua attività stromboliana di intensità variabile che di tanto in tanto provoca delle deboli emissioni di cenere molto diluita che si disperdono nella parte sommitale del vulcano.
Al contrario dei parossismi dello scorso anno quindi, al momento sono scongiurati i disagi provocati dalle ingenti ricadute di ceneri e lapilli all'interno dei comuni presenti alle pendici del vulcano. Foto di Giuseppe Tonzuso
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Alle ore 04:03 del 20 maggio di dieci anni fa, un forte #terremoto di magnitudo 5.8 stava per dare inizio ad una lunga e stressante sequenza sismica che ha interessato l'Emilia Romagna, più precisamente un'ampia zona delle province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia. 🧵👇🏻
La scossa del 20 maggio ha avuto un epicentro localizzato nei pressi di Finale Emilia, un piccolo comune che si trova a circa 30 chilometri di distanza da Ferrara.
Il terremoto in questione è stato avvertito dalle Marche alla Toscana e dal Friuli al Piemonte, con i maggiori danni che si sono concentrati tra Mirandola, Canaletto, Cavezzo e Finale Emilia, una particolare area in cui sono state registrate anche sette vittime.
Il 18 maggio di 42 anni fa stava per avere inizio una delle eruzioni vulcaniche più importanti ed iconiche della storia della vulcanologia moderna. Stiamo parlando della catastrofica eruzione che ha interessato il vulcano St. #Helens, negli Stati Uniti. 🧵👇
La sequenza sismica che ha preceduto l'eruzione del 18 maggio è iniziata nel corso del pomeriggio del 20 marzo con un importante terremoto di magnitudo 4.1, un evento che ha messo in allerta gran parte dei vulcanologi della zona.
Con il passare delle settimane, il numero e l'intensità dei terremoti non è diminuito ma anzi, in un primo momento ha subito un improvviso aumento che si è poi stabilizzato nei giorni e nelle settimane successive.
Alle ore 21:00 del 6 maggio di quarantasei anni fa si stava per scrivere una nuova dolorosa pagina della storia recente del nostro paese. Stiamo ovviamente parlando del terribile #terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito l'area settentrionale del #Friuli-Venezia Giulia. 🧵👇
Pochi minuti dopo la terribile scossa del 6 maggio, le linee telefoniche locali si sovraccaricarono a causa delle numerose richieste simultanee, un evento che all'epoca significava una cosa sola: la popolazione del Friuli era completamente isolata dal resto del mondo.
I primi soccorsi furono di conseguenza organizzati dalla popolazione locale che iniziò a scavare a mani nude tra le macerie dei numerosi edifici distrutti, mentre con il passare dei giorni si unirono a loro anche numerosi alpini e volontari provenienti da ogni parte dell'Italia.
In questa suggestiva e particolare immagine possiamo ammirare tutta la maestosità di uno dei sistemi vulcanici più famosi e temuti di tutto il nostro paese. Stiamo ovviamente parlando del nostro amato #Vesuvio, o più precisamente del grande complesso vulcanico del Somma-Vesuvio.
Con questa singola immagine possiamo tornare indietro nel tempo di ben 39.000 anni, un specifico periodo particolarmente movimentato per il vulcanismo campano.
A pochi chilometri di distanza da dove sorgerà il Vesuvio infatti, il sistema vulcanico dei Campi Flegrei ha da poco prodotto una delle eruzioni esplosive più importanti e conosciute della sua storia, quella dell'Ignimbrite Campana.
Nel corso degli ultimi giorni il web è stato letteralmente inondato da centinaia di immagini che ci testimoniano come l'acqua del lago d'Averno dei #CampiFlegrei abbia improvvisamente cambiato il proprio colore tingendosi di rosso. C'è da preoccuparsi? No. 🧵👇
Questo fenomeno ha avuto un particolare risalto mediatico perché è avvenuto dopo che nelle scorse settimane sono stati registrati due dei terremoti più forti mai avvenuti all'interno della caldera vulcanica dalla grande crisi sismica del 1982-1984: Md 3.5 e Md 3.6.
In realtà, nonostante diversi post e articoli abbiano seminato il panico lucrando sull'emotività della popolazione di Pozzuoli, il cambiamento del colore dell'acqua del lago d'Averno non ha un'origine vulcanica.
Ma qual è stato il sistema di faglie che ha generato il terribile #terremoto di magnitudo 6.2 avvenuto all'#Aquila il 6 aprile del 2009? Cerchiamo di spiegarlo in modo semplice in questo thread grazie alle numerose informazioni ottenute da vari studi 👇🧵
La corposa sequenza sismica che ha interessato la città dell'Aquila tra il gennaio del 2009 e l'aprile del 2012 è stata una delle prime ad essere studiata tramite l'ausilio di una fitta rete di stazioni sismiche sia temporanee che permanenti.
Tale rete ha permesso di registrare e localizzare con grande precisione oltre 60.000 terremoti, un numero spaventosamente grande che ha però aiutato i ricercatori di tutto il mondo a studiare ed analizzare in modo molto più approfondito le numerose faglie..