Thread by @annasergi

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Mi permetto di riflettere sul perché il Procuratore Nicola #Gratteri NON è paragonabile al giudice Giovanni #Falcone, quando in vita (d’altronde lo ha dett anche Gratteri che il paragone non è da fare) e anche se c’è qualcosa della loro “narrazione” che li sta accomunando.

1) Falcone fu isolato per una serie di ragioni sia dalla magistratura che dalla politica. Non piaceva di lui in magistratura era il modo - rivoluzionario - in cui immaginava l’antimafia. In molti criticarono la sua super-procura (attuale DNA/DDA) come neoautoritaria è inadeguata.

Gratteri non ha “inventato” niente, ha un suo approccio all’antimafia trasparente (e che può piacere o no ma è trasparente) è assolutamente in linea con l’operato di tante altre procure (no, scegliere il maxi processo non è innovativo - si veda Crimine/Aemilia ecc ecc)

E assolutamente in linea con l’operato di tante altre procure (no, scegliere il maxi processo non è innovativo - si veda Crimine/Aemilia ecc ecc) e delle idee sulla giustizia che non si possono definire rivoluzionarie ma politiche.

Gratteri non è isolato dalla magistratura, in quanto è egli stesso a voler stare fuori alle correnti (buon per lui) e nonostante le opinioni personali la magistratura si schiera con lui (come è giusto che sia). Riguardo alle riforme esprime giudizi politici non sempre giuridici.

Gratteri È stato eletto, a differenza di Falcone, a capo del suo ufficio per merito, e no, non venire eletto in DNA non è prova di solitudine, ma appunto di differenze politiche nel suo settore.

2) Non possiamo paragonare i risultati giudiziari perché il sistema è diverso, la mafia è diversa, le indagini pure. Ma essere un bravo giudice istruttore prima e pm poi, come Falcone, è un bravo pm/magistrato, come è Gratteri non esula dal guardare gli esiti dei processi

3) Falcone flirtava con la politica; ma fu alienato, destra/sinistra prima di morire. Gratteri ha il supporto di parte della politica, lato 5stelle e lato PD ad es (e meno male). Gratteri divide, per politica e per carattere. Falcone non veniva capito e quindi alienato

4) Che Falcone fosse solo lo dimostra, secondo alcuni, anche la sua presenza mediatica, con scritti di suo pugno a volte e di presenza, intensificatasi, fino al Maurizio Costanzo Show, negli ultimi periodi. La sua idea del perché andare in tv è nelle sue parole:

“Certe trasmissioni possono diventare importanti per indurre la pubblica opinione alla coscienza critica di un problema del quale, fino a non molti anni fa, si preferiva perfino negare l'esistenza….

…Ma appunto, occorre distinguere la cultura del diritto da quella del sospetto, la criminalità comune o la cattiva amministrazione dalla mafia vera e propria. Della quale, in tv, con tutto il rispetto, non si dovrà mai discutere come se fosse il Processo del lunedì”.

Anche il procuratore Gratteri è molto mediatico, anche per la sua produzione libraria, mutatis mutandis ovviamente di più di quanto fosse possibile per chiunque 30 anni fa. Il perché lo dice anche lui:

“La notorietà? Senza questa esposizione sarei già poltiglia; più mi criticano più vado in tv perché penso che serva a raccontare un fenomeno e spiegare la sua soluzione”. Questo porta a un supporto della società civile che nel caso di Falcone era molto più altalenante.

Se, con le ovvie differenze umane, in questo ultimo punto si uniscono le due figure allora forse dobbiamo riflettere su quanto inappropriato sia fare paragoni (e coi morti poi…) e quanto si rischi di riunire le due figure proprio su quello che non dovremmo lasciar succedere:

attribuire loro (Falcone e Gratteri) pensieri, azioni e parole che non hanno pensato, fatto o detto. Li facciamo solo diventare vuoti simboli di una contrapposizione tra bene e male che non esiste se non per far pace alle coscienze deboli.

Ascoltiamo e valutiamo ciò che diceva Falcone - non quel che gli si attribuisce - e così si faccia con Gratteri oggi. Solo così si ripara alla vergogna con Falcone, e si protegge un uomo di stato, come Gratteri che prova a fare il suo lavoro, coi limiti e le difficoltà di tanti

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