L'etichetta in questo senso era piuttosto rigida e, per quanto una persona potesse essere ricca come Ann, ad alcuni circoli non avrebbe mai avuto accesso: si trattava di due compartimenti stagni.
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Anne L. non aveva un titolo nobiliare e non era nemmeno ricca come Ann W., ma era l’erede di una famiglia di proprietari terrieri, e questo (più del mero possesso) era ritenuto segno di un prestigio che arrivava da lontano nel tempo,
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il che probabilmente le aveva fatto guadagnare l’accesso a quei circoli. Anne aveva saputo conquistare una posizione particolare grazie alla sua originalità e intelligenza, che la rendevano una presenza gradita e ben introdotta nell'alta società.
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Tuttavia, proprio essendo già lei un'eccezione, doveva stare molto attenta a non compiere passi falsi: non avrebbe potuto a sua volta introdurre persone che, per quanto ricche, non fossero di rango (tipo Ann, appunto).
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Il rischio era quello di venir tagliata fuori lei stessa da quei circoli che le erano tanto cari. Sul perché Anne Lister ci tenesse così tanto ci possono essere molte idee, ma la spinta più consistente ci pare il desiderio di essere accettata per com’era.
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Mutuando le parole di Sally Wainwright “più in alto una persona sale nella società e meno le sue particolarità vengono additate, anzi: l’essere diversi viene apprezzato anziché vilipeso” (dallo script per Anne Lister in ep.01-07 di Gentleman Jack).
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È di nuovo alla questione di rango e classe che Anne Lister si appella nell’opporsi alle nozze di sua sorella Marian con John Abbott il quale, per quanto benestante e promettente, non solo non era considerabile loro pari per rango,
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ma imparentarsi con lui avrebbe messo a rischio anche la posizione di Anne Lister stessa presso i suoi amici nobili. Solamente tagliare i ponti in maniera netta e pubblica con Marian e con lui l’avrebbe salvata in questo senso.
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📖 Una lettura molto interessante sull’argomento è “Etiquette: what to do, and how to do it” Lady Constance Howard (1885) disponibile gratis online.
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