Un ingenuo penserebbe che se ci sono giornalisti disposti a giocarsi la reputazione pubblicando balle per screditare persone a caso rischierebbero qualcosa anche per difendere e sostenere #Assange,
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giornalista perseguitato e incarcerato non a Mosca ma a Londra per aver portato alla luce la verità sui crimini di guerra occidentali.
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Invece manco per niente, quelli che non si fanno scrupolo di diffondere balle per farsi belli agli occhi del potere e poco importa se le balle mettono a rischio la sicurezza delle persone sono gli stessi che di #Assange non parlano,
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perché parlare di lui significherebbe minare le fondamenta del castello di menzogne edificato da loro stessi medesimi sulla presunta e sedicente libertà di informazione occidentale. #9giugno
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Molti di coloro che commentano i fatti di oggi nel 2001 erano piccoli, troppo giovani o molto distratti e forse non sanno o non ricordano che un'intera classe dirigente, pur avendo tutta la responsabilità dei massacri avvenuti alla Diaz e a Bolzaneto,
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definiti da Amnesty International "la più grave sospensione dei diritti democratici dopo la seconda guerra mondiale" è uscita indenne da una vicenda che in un paese sano, in un vero stato di diritto sarebbe costata le dimissioni immediate di tutta la filiera.
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Invece alcuni dei protagonisti sono stati addirittura promossi con l'avanzamento di carriera.
Non è un giorno che agli italiani si fa sperimentare la teoria della rana bollita e se nessuno alza la guardia alla fine ci si abitua,
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Un arresto importante in Sicilia a tre giorni dalle elezioni e, a parte il Fatto e La Notizia che lo mettono in prima com’è giusto che sia gli altri giornali non azzardano nemmeno un pigolio di disapprovazione e di critica su certa politica
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che non ha mai smesso di intrallazzare con la mafia; oggi lo può fare anche forte del fatto che due condannati per mafia sono entrati con le mani e con i piedi nella campagna elettorale siciliana, a sostenere chi? Naturalmente il candidato di destra.
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Non sia mai si dovesse disturbare la magnifica alleanza tra la destra e Italia ‘viva’. #9giugno
All'epoca non c'erano nemmeno i voli di stato costati ai contribuenti un bel po' di soldini per permettere alla Casellati di gironzolare gratis nei cieli italiani. 1)
L'arroganza del potere può capirla solo chi la subisce e invece di essere tutti uniti nel contrastarla si fa il tifo per chi la nutre e la tramanda.
Casellati ha sempre avuto un pessimo rapporto col giornalismo d'inchiesta.
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Non ci sono solo le lettere dei suoi avvocati fatte pervenire al domicilio privato di Tecce e Proietti, giornalisti del Fatto Quotidiano. C'è una storia che definisce molto bene lo spessore umano della presidente del senato.
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Furio Colombo non è stato epurato dal Fatto come dice quel bugiardo di Riotta; se n'è andato per sua scelta.
Chi legge il giornale sa bene che fino al giorno prima Travaglio gli ha chiesto in tutti i modi di restare.
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E' più vero invece che Colombo pretendeva l'epurazione di Orsini, accolto dal Fatto perché tutti lo indicano come il reietto da schifare.
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A me non frega nulla di difendere Orsini, non lo seguo e non lo leggo, ma in una democrazia possono e devono parlare anche gli Orsini. Per tutto il resto ci sono l'Arabia Saudita che per oppositori e dissidenti usa il trattamento sega elettrica,
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Ovvio che i riflettori siano puntati costantemente su Conte, perché di renzi si dovrebbe dire che non fa una piazza e non stringe la mano ad un passante dal 2014,
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quando ogni sua uscita si trasformava in una questione di ordine pubblico costringendo il poveretto a rinchiudersi al sicuro di quattro mura con la scorta rinforzata. #renziscappa, ve lo ricordate? #7giugno
Dice: lo fanno per gli ascolti.
Non è vero. #Nonelarena ieri sera nonostante l'inutile trasferta di #Giletti e l'orribile tweet di Sandra Amurri sorridente sulla Piazza Rossa come una sposina in viaggio di nozze
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[a proposito, chi ve lo ha detto che è la moglie di Padellaro, qualche vostro cuGGino chiacchierone?] non è arrivato nemmeno al milione di spettatori.
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Quindi no, non lo fanno per gli ascolti, lo fanno perché se ne parli dopo in maniera compulsiva, lo fanno perché il dibattito venga orientato su quello che hanno detto Tizio, Caio, Sempronio, sallusti
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