Finita la prima #canicola dell'estate 22 nella regione alpina. In molte località🇨🇭si sono stracciati record di temperatura per il mese di giugno (vedi sotto ➡️Tmax giorn. di domenica, nei box rossi le stazioni con un nuovo record per giugno, in giallo i record eguagliati)🧵 (1/9)
Anche su scala continentale questa ondata ha colpito duro, dalla 🇫🇷 alla 🇩🇪 alla 🇵🇱.
Remember⚠️:
1) Ogni t aggiuntiva di CO2 emessa sta peggiorando e aumentando la frequenza di questi eventi!
2) Le persone muoiono di calore a causa dei combustibili fossili bruciati! (2/9)
Per quanto riguarda la relazione tra temperature estreme e #GlobalWarming, è molto semplice: più il riscaldamento globale aumenta, più diventano calde le temperature estreme. (Txx è il giorno più caldo dell'anno) (3/9)
➡️ nature.com/articles/natur…
Anche la relazione tra #GlobalWarming ed emissioni di CO2 è molto semplice: più CO2 emettiamo, più il riscaldamento globale aumenta irreversibilmente. (4/9)
Per quanto riguarda la relazione tra combustibili fossili ed emissioni di CO2, è ancora una volta molto semplice: la principale fonte di emissioni di CO2 sono i combustibili fossili, se smettiamo di bruciarli eliminiamo l'85-90% del problema, una soluzione davvero magica! (5/9)
Tornando agli estremi caldi: a temperature più elevate, il rischio di mortalità aumenta rapidamente. Ad esempio a Madrid, a 31°C c'è un aumento del 50% circa della mortalità. (Risultati dello studio essenziale da @AnaVicedo9 e @mccstudy): ➡️ nature.com/articles/s4155… (6/9)
Infatti, in media in molte località, circa il 37% di tutta la mortalità legata al calore può già essere attribuita al cambiamento indotto dall'uomo. Questo numero aumenterà ulteriormente con ulteriori emissioni di CO2 e l'aumento del riscaldamento globale. (7/9)
Saremo colpiti sempre più frequentemente da tali condizioni: gli estremi caldi che si verificavano solo una volta ogni 10 anni senza l'influenza umana, si verificano ora 3 volte di più e saremmo a 6 volte ogni 10 anni a +2°C. Bisogna provare a star sotto a +1,5°C...(8/9)
Riassumendo:
Più combustibili fossili bruciati (petrolio, gas, carbone: 🛢️⛽️🚙🏭✈️ )
⬇️
Più #GlobalWarming ( ♨️🌍 )
⬇️ #HeatWaves più intense e frequenti ( ♨️💥 )
⬇️
Più decessi legati al caldo ( 🥵🥵💀 )
~1/3 della morte legata al caldo durante la stagione calda può essere attribuito al cambiamento climatico indotto dall'uomo in 43 paesi. Nessuna chiara evidenza epidemiologica della rilevanza dell'umidità per i decessi legati al calore.
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Campione di anelli di un albero di larice subfossile ricuperato da sedimenti glaciali morenici del ghiacciaio dell'#Aletsch in🇨🇭,h/t @subfossilguy. ↙️
Notare l'anno 536, uno dei + freddi degli ultimi 2k anni, una specie di 2023 al contrario.↘️ nature.com/articles/s4158…
Il 536, come sanno bene gli storici, ha dato inizio alla “age of darkness” (il decennio più freddo on record), periodo che coincise anche con la peste di Giustiniano. Dal punto di vista climatico, ci sono di mezzo importanti eruzioni vulcaniche, ma ci tornerò.
Da tempo si sapeva di una gigantesca eruzione vulcanica e della “age of darkness” (LALIA). Però, prima si parlava solo della “mystery cloud” osservata nelle regioni mediterranee (+ alcune delle anomalie climatiche iniziate proprio nel 536). 🧵(3/20) tinyurl.com/4w2m4hus
Tempi duri per i #ghiacciai non appena arriverà il caldo! L’ennesima siccità invernale record ha avuto e avrà ancora un impatto significativo ↙️.
Piazza Concordia, sull'#Aletsch↘️⬇️: ci sono solo 1,5 m di neve, decisamente troppo poco (dovrebbe essercene, di questi tempi, ~4 m).
La punta del ghiacciaio #Findel, sopra Zermatt, 2600 mslm: mancanza totale di neve sul ghiacciaio! 😵
Misurazioni anche a 4000 mslm sul Ghiacciaio dell'#Allalin, sopra Mattmark: anche qui pochissima neve!⬇️↘️
L'inverno è stato troppo secco fino ad ora, su tutto l'arco alpino. Qui sotto vediamo come la neve sia < alla media per il periodo un po' ovunque, si va dal 20% al 70% della media ↘️. E l'altezza della neve è al limite e anche inferiore al minimo pluriennale a 2500-3000 m↙️.
I fenomeni meteorologici e climatici estremi, come siccità e inondazioni in Europa, sono legati agli spostamenti della corrente a getto sull’Atlantico. Lo dimostra una sua ricostruzione degli ultimi 600 anni, /(1/8) 🧵 nature.com/articles/s4156…
realizzata dai ricercatori dell’Università di Berna afferenti al consorzio #PAGES2k. Il gruppo di ricerca ha trascorso 5 anni a compilare, digitalizzare e valutare decine di migliaia di dati provenienti da archivi per il periodo compreso tra il 1421 e il 2023. (2/8)
I risultati dimostrano che i cambiamenti nella corrente a getto sono in gran parte casuali, dipendenti dalla variabilità interna, ma hanno effetti di vasta portata. (3/8)
Uno studio condotto dal @WSL_research dimostra che la #siccità pluriennale è diventata più frequente, più lunga e più estrema negli ultimi 40 anni. La sua espansione è aumentata di 50’000 km2 all'anno.🧵
(1/8)science.org/doi/10.1126/sc…
Le siccità pluriennali causano enormi danni economici, ad esempio nell'agricoltura e nella produzione di energia. Anche l'impatto sugli ecosistemi sta diventando sempre più forte. (2/8)
Le praterie, in particolare, si sono dimostrate sensibili alla siccità, apparendo come un verde che sta scomparendo sulle immagini satellitari. Le erbe, tuttavia, possono recuperare rapidamente. (3/8)
L’8 marzo in stratosfera si è verificato l’unico evento di #SSW di questo inverno, come previsto a suo tempo. Il dripping è stato lento e in troposfera ancora non si esperiscono appieno gli effetti della sua propagazione. (1/n) 🧵
Si tratta di un evento che – come spesso succede in inverni connotati da VPS forte e compatto come quest’anno – sta sfociando nella sua prematura morte stagionale. Non si riprenderà più fino all’autunno, / (2/n)
coincidendo così con un evento finale (FSW) che, avvenendo prima della media pluriennale (media che cade poco dopo la prima decade di aprile, attorno al 12), sarà appunto di tipo prematuro (EARLY FSW, ESFW). (3/n)
La fusione dei #ghiacciai sta accelerando, impoverendo le riserve di acqua dolce e causando l'📈 del livello del mare. Uno studio appena uscito mostra che i ghiacciai globali hanno perso 273 miliardi di t di ghiaccio annui dal 2000, con un forte 📈 nell'ultimo decennio.🧊🌍 (1/3)
La ricerca, che ha coinvolto 35 team, evidenzia una perdita di ghiaccio del 5% in 20 anni, con l'Europa centrale che ha visto perdite fino al 39%. I ghiacciai ora contribuiscono all'innalzamento del livello del mare più della calotta glaciale della #Groenlandia! 🌊 (2/3)
Guidato dal team glambie.org, questo studio offre spunti cruciali per le regioni che affrontano carenze di acqua dolce e 📈del livello del mare su scala globale. Una nuova linea di base per guidare le future strategie climatiche. 🌎 (3/3) nature.com/articles/s4158…