Se non esistesse il diritto all'#aborto a 25 anni io avrei dovuto portare in grembo un feto anencefalico fino alla sua naturale morte o fino a un parto, probabilmente prematuro e probabilmente cesareo, che gli permettesse di nascere morto o sopravvivere qualche ora appena
tra le sofferenze che deve procurare il fatto di non avere la calotta cranica a protezione d un cervello non completamente formato. E con la sofferenza mia, una giovane madre che avrebbe dovuto proseguire un gravidanza senza speranza, affrontare un parto presumibilmente a rischio
sopportano il dolore fisico più grande del mondo senza la consolazione di una nuova vita da stringere o affrontare un cesareo con i lunghi strascichi che comporta ma senza la gioia di un figlio
mettendo al mondo un figlio morto o guardarlo morire subito dopo la nascita perché fuori dal mio corpo non poteva sopravvivere e tornare a casa vuota e disperata, per sempre provata da un simile trauma.
Il tutto per soddisfare qualche parruccone che nella migliore delle ipotesi è sicuro di agire secondo coscienza obbligando qualcuno a una violenza inaudita e, nella più probabile, risponde semplicemente alle pressioni di lobby religiose e conservatrici che fanno del controllo
delle vite delle persone il fulcro del loro potere.
Il diritto all'aborto è una conquista di civiltà. Tutto il resto è oscurantismo e prevaricazione. #Aborto#USA
Credo che, dai numerosi refusi, si capisca quanto di getto e in preda alla rabbia io abbia scritto una cosa che non amo mai ritirare fuori.
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