"Era il #10luglio (1976) di una terra senza colpa...'', così cantava Antonello Venditti in "Canzone per Seveso".
Alle 12 e 27 nello stabilimento della ICMESA, fabbrica chimica del gruppo Hoffmann-La Roche situato nel comune di Meda al confine con quello di Seveso,
il sistema di controllo di un reattore va in avaria e la temperatura sale oltre i limiti sopportabili. Per scongiurare l'esplosione vengono aperte le valvole di sicurezza. L'alta temperatura però ha innescato alcune reazioni anomale che causano la formazione di una massiccia
quantità di diossina. La nube mossa dal vento investe i comuni di Meda, Cesano Maderno, Desio e in particolare Seveso.
Gli effetti della contaminazione sono da subito devastanti, ma per una settimana tutto tace. Né la stampa né le autorità proferiscono verbo sull'accaduto.
Solo il 17 luglio il Giorno parla di "bimbi gonfi per una nube di gas". Con estremo ritardo le istituzioni intervengono per delimitare tre zone in base al tasso di contaminazione. Tra vegetali completamente secchi e animali abbattuti, moltissime famiglie sono trasferite.
Intanto sui volti dei bambini comprare la cloracne, una dermatosi aggressiva con lesioni e cisti sebacee. Si inizia a parlare di mutanti di Seveso, anche in riferimento alla possibile nascita di bambini deformi
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Cannibali e Re facebook.com/97867454558435…
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Dal 9 luglio 2021 al 9 luglio 2022: l’anniversario “festeggiato” dai lavoratori davanti allo stabilimento
Un anno di vertenza ex #Gkn. Ma non è che l’inizio
“L'Assemblea permanente è l’unica garanzia per una vera reindustrializzazione: l'insorgenza in autunno non è una scelta,
ma un dovere”
E' passato un anno dalla nascita della vertenza Gkn, ormai un caso di rilevanza nazionale che ha saputo far convergere le forze sociali migliori di questo Paese. Una vertenza ancora in piedi, con un piano di reindustrializzazione che stenta a partire, un'assemblea
permanente degli operai e un presidio più forti che mai e il rischio di acuirsi di tensioni che, dopo l'accordo quadro dello scorso gennaio strappato con la lotta dai lavoratori, si pensava non dovessero più esserci. facebook.com/71687672501480…
DECORATO
«Se sarò Primo Ministro lunedì, Julien Assange, sarà naturalizzato e decorato».
Lo ha annunciato, Jean-Luc Mélenchon, il leader della “France Insoumise” che domani alle legislative guida la nuova alleanza di sinistra “Nupes” che è testa a testa con i macronisti.
Qui da noi? Il silenzio è assordante.
Quella cosa chiamata abusivamente sinistra tace, si defila. Mai capace di un guizzo d’orgoglio.
Che fa da pendant con il lugubre conformismo dei giornaloni nostrani.
Eppure i soloni del mondo libero ci hanno sempre raccontato la favoletta che la stampa non può, mai e poi mai, essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Qui da “Noi” i giornalisti non li mettiamo in carcere.
La libertà di stampa, dalla civiltà illuministica in poi, dovrebbe
Ken Loach da diversi anni mette a disposizione i suoi film gratis su Youtube.
Una mossa per prendere in contropiede il mondo della pirateria e quello dell’elitismo culturale.
La filmografia:
Poor Cow (1967)
Kes (1969)
Family Life (1971)
Black Jack (1979)
The Gamekeeper (1980)
Uno sguardo, un sorriso (Looks and Smiles) (1981)
Fatherland (1986)
L'agenda nascosta (Hidden Agenda) (1990)
Riff-Raff - Meglio perderli che trovarli (Riff-Raff) (1991)
Piovono pietre (Raining Stones) (1993)
Ladybird Ladybird (1994)
Terra e libertà (Land and Freedom) (1995)
La canzone di Carla (Carla's Song) (1996)
My Name Is Joe (1998)
Bread and Roses (2000)
Paul, Mick e gli altri (The Navigators) (2001)
Sweet Sixteen (2002)
Un bacio appassionato (Ae Fond Kiss...) (2004)
Il vento che accarezza l'erba (The Wind That Shakes The Barley) (2006)
A 74 anni dalla #Nabka del 1948, quando oltre 750.000 palestinesi furono espulsi dalla loro terra dal nascente stato di Israele, continua la pulizia etnica. #presidio a #Bologna oggi #15maggio ore 15 in Piazza Nettuno. #FreePalestine
Il #27aprile 1937 moriva Antonio Gramsci.
«Carissima mamma, vorrei per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo, qualunque condanna stiano per darmi.
Che tu comprendessi bene anche col sentimento, che io sono un detenuto politico e sarò un
condannato politico, che non ho e avrò mai da vergognarmi di questa situazione.
Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perchè non ho mai voluto mutare le mie opinioni per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in
prigione.
Che perciò io non posso che essere tranquillo e contento di me stesso.
Cara mamma, vorrei proprio abbracciarti stretta stretta perché tu sentissi quanto ti voglio bene e come vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente.
La notizia secondo la quale i Carabinieri avrebbero fatto irruzione nella sede nazionale dell'USB (Unione Sindacale di Base) con il pretesto di cercare armi (per imprecisate segnalazioni telefoniche) è di una gravità inaudita. Per quanto ci riguarda è una violazione pari a quella
perpetrata da Forza Nuova con l'attacco alla sede nazionale della CGIL di questo autunno. In entrambi i casi infatti si tratta di un attacco simbolico e devastante alla libertà di attività sindacale nel paese. Gli stessi attacchi che, sia chiaro, subiscono quotidianamente
delegati o attivisti sindacali di questo paese, come ad esempio la sequela di misure contro il Si Cobas.
Nel caso specifico non può sfuggire a nessuno che l'accusa a un sindacato nazionale di "nascondere armi" in una sede nazionale è di una gravità tale che di solito si