Si parte! Combattiamo i populisti di destra e di sinistra, cambiamo il paese con serietà e coerenza, respingiamo i putiniani d’Italia. #FronteRepubblicano per salvare il Paese. Iscrivetevi a @Azione_it per contribuire a organizzare la campagna elettorale. Tutti in campo ora!
Noi da qui non ci muoviamo. Siamo stati coerenti, abbiamo costruito un partito vero, combattuto a Roma e in Italia, abbiamo fatto proposte circostanziate. Chi vuole venire accetti i punti concreti dell’agenda Draghi, non sbandieri il suo nome, e non si allei con chi la respinge.
I punti: 1) rigassificatori e termovalorizzatori; 2) profonda modifica RDC con agenzie private e perdita dopo un rifiuto; 3) basta bonus 130% e sussidiopoli; 4) valutazione dei magistrati; 5) tempo pieno in tutte le scuole;
6) no scostamenti di bilancio per finanziare tagli di tasse in deficit; 7) salario minimo, ma non stabilito nell’entità dalla politica;
8)chiusura false cooperative; 9) impresa 4.0; 10) formazione permanente ma non irrigidimento mercato lavoro;
11) accordo di libero scambio USA; 12) centralizzazione della spesa PNRR in caso di mancata risposta dei comuni e delle regioni; 13) spese per la difesa in linea con obblighi NATO; 14) transizione ecologica ma evitando furori ideologici antindustriali; 15) si alla concorrenza
Extra: 16) limitazione della possibilità di ricorso ai TAR e del potere interdittivo di ANAC e authority varie; 17) apertura di un cantiere costituzionale per arrivare al monocameralismo e revisione del federalismo; 18) legge elettorale proporzionale con sbarramento alto;
19) cessione Alitalia e ILVA; 20) liberalizzazione servizi pubblici locali e gare per gestione sistema idrico basate su investimenti sulla rete.
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Non c’è alcuna intenzione da parte di @Azione_it di entrare in cartelli elettorali che vanno dall’estrema sinistra a Di Maio. Questi cartelli sono garanzia di ingovernabilità e sconfitta. Agenda Draghi e agenda Landini/Verdi NON stanno insieme. Sono prese in giro degli elettori.
Porte aperte a chi vuole venire a lavorare con noi su un’agenda Repubblicana che dettaglieremo nei prossimi giorni. Un invito rivolto a popolari, socialdemocratici e liberali. Il @pdnetwork deve scegliere, non sostituire i populisti con altri populisti. È il tempo della serietà.
Agli amici del PD dico non fate lo stesso errore di FI di virare vs il populismo. “Agenda Draghi” non è una mano di vernice per nascondere il No ai rigassificatori, il Si ai sussidi a pioggia e al giustizialismo. In questa legislatura avete sbagliato tutto. Fermatevi e riflettete
Adesso tutti si riempiranno la bocca dell’agenda Draghi. Iniziamo a mettere giù qualche punto: 1) rigassificatori e termovalorizzatori; 2) profonda modifica RDC con agenzie private e perdita dopo un rifiuto; 3) basta bonus 130% e sussidiopoli; 4) valutazione dei magistrati
5) tempo pieno in tutte le scuole; 6) no scostamenti di bilancio per finanziare tagli di tasse in deficit; 7) salario minimo, ma non stabilito nell’entità dalla politica; 8) chiusura false cooperative; 9) impresa 4.0; 10) formazione permanente ma non irrigidimento mercato lavoro.
11) accordo di libero scambio USA. 12) centralizzazione della spesa PNRR in caso di mancata risposta dei comuni e delle regioni; 13) spese per la difesa in linea con obblighi NATO; 14) transizione ecologica ma evitando furori ideologici antindustriali. 15) si alla concorrenza.
La lettura di queste ore del @pdnetwork “si vince mettendo tutto insieme da Conte a Calenda” non mi convince affatto. Il dato di queste elezioni è la scomparsa politica del M5S e la sconfitta della destra sovranista. Occorre rompere le alleanze con le forze anti sistema.
Si può costruire un Fronte Repubblicano che metta insieme gli elettorati popolari moderati, liberali e socialdemocratici. PD e FI devono mostrare coraggio. Noi lavoreremo in questa prospettiva. Chiudendo la stagione del bipopulismo e aprendo quella del riformismo pragmatico.
Serve una legge elettorale proporzionale con sbarramento alto. Un sistema che probabilmente aiuterebbe anche a recuperare una parte dell’astensionismo.
Resti di strisce pedonali di trada età Virginiana davanti alle Terme di Diocleziano. Per arrivare all’ingresso, dopo aver attraversato con il noto meccanismo roulette romana, si attraversa un lungo orinatoio pubblico all’aperto. Meravijoso!
Poi arrivi alle Terme di Diocleziano. Uno dei siti più spettacolari di Roma. Dieci visitatori, il custode all’ingresso guarda un film a tutto volume, il secondo piano è chiuso per Covid dicono. Il bookshop è un guazzabuglio di roba messa a caso. Non meritiamo quello che abbiamo.
Usciti dalle Terme affrontiamo il piazzale della stazione Termini. Hanno portato materassi e costruito un accampamento vicino all’ingresso esterno della Metro. Incontriamo due ragazzi, arrivano da Benevento. Cercano la Metro. Ingresso interno è chiuso. Provo Vergogna
Incontri nel Municipio III con la candidata Presidente Marta Marziali. Dall’impresa storica di torrefazione di Montesacro al campo sportivo tra i palazzi di Fidene, una metafora di Roma: situazione amministrativa non chiara quindi nessuno se ne occupa Tranne i cittadini.
Cittadini di ogni età al mercato di piazza Menenio Agrippa, dove la giunta Municipale ha fatto un bel lavoro ma va trovata una soluzione migliore per il deposito e il rimessaggio degli esercenti.
Vigne Nuove. Confronto con il Comitato di quartiere su case popolari e spazi di aggregazione lasciati nella totale incuria. Quando dico il decoro chiama decoro, qui l'esempio perfetto. Fino a 15 anni fa c’era il cinema all’aperto, ora nello slargo ci sono solo erbacce e rifiuti.
Non sanzionare chi non si vaccina equivale a sanzionare chi si è vaccinato. Una sanzione che va dai maggiori costi per il SSN e il rischio di nuove chiusure, fino alla nascita di nuove varianti favorite dalla maggiore circolazione del virus.
Esiste un modo di porre le questioni che è molto vicino al populismo politico. Ovvero dire di no a tutto pretendendo di essere protetti da conseguenze per effetto di un ogni presente/potente Stato. No doveri, no conseguenze, solo diritti. Non funziona così.
Il rifiuto dei vaccini ha due aspetti pericolosi: il rifiuto della modernità e la sfiducia verso le classi dirigenti (scientifiche in questo caso). Sono i due problemi che stanno mettendo in crisi l’Occidente. Problemi che nascono anche da errori commessi negli ultimi 30 anni.