Lo rispiego. 🧵
+ Nei collegi uninominali c'è una coalizione (MSB) che parte mediamente da 40-45%. Imbattibile in uno scontro a due. Farà il pieno.
+ Se contrapponi ad essa un fronte unico, indistinto, vai appunto allo scontro a due. E perdi di brutto (un 2% di scarto medio in >>
>> uninominale implica che finisce TANTI a pochi)
+ Soluzione? #StrategiaRossPerot.
+ Stacchi un pezzo del fronte, CRB, lo fai correre da solo all'uninominale e rimani come LaDitta.
+ Due vantaggi:
+ primo, rubi un sacco di voti a MSB, abbassando la loro pct media nei collegi >>
>> al 35-40% (li rubi perché CRB farebbero campagna CONTRO LaDitta: è la loro specialità, specie di R 😉);
+ secondo, attrai elettori PDRF che non voterebbero mai candidati di una coalizione che includa CRB, ma lo farebbero per candidati de LaDitta.
+ Risultato? LaDitta arriva >>
>> anch'essa a 35-40% e se la gioca in tutti i collegi.
+ CRB vincono ZERO collegi uninominali, ma si sacrificano per la causa #AVLD.
+ In cambio ottengono tanto al proporzionale (10%?) e, nel caso, tante poltrone di governo da LaDitta.
>>
+ Sintesi: per vincere all'uninominale per LaDitta è meglio essere in TRE, non in DUE. Esattamente come per Clinton 1992 era meglio che corresse anche Ross Perot, uno che sparava a zero contro i Democratici e quindi rubava tanti voti a Bush. #triangulaires#strategiaRossPerot
Legenda:
+ MSB = Meloni-Salvini-Berlusconi
+ CRB = Calenda-Renzi-Bonino
+ LaDitta = PD + tutta la sinistra
+ PDRF = Punto Di Riferimento Fortissimo.
Tutto questo, ovviamente, se LaDitta + CRB puntano davvero a vincere.
Se invece puntano a perdere, ma contenendo i danni, salvando la poltrona ai leader e sperando di tornare al potere per via traverse durante la legislatura, la strategia perdente del fronte unico è... perfetta!
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Questa è fantastica. 🧵su elezioni USA.
Come forse sapete, il Nebraska è, col Maine, l'unico stato USA che non assegna i voti elettorali (EVs) per eleggere il presidente a chi vince lo stato (c.d. winner-takes-all), ma li ripartisce anche per collegi (che corrispondono ai >>
collegi della House). Nel caso del Nebraska, che ha 5 EVs, 2 vanno a chi vince lo stato in totale e 1 ciascuno a chi vince i 3 collegi.
Il Nebraska è uno stato solidamente Repubblicano, ma uno dei collegi (Ne-2, dove c'è Omaha) vota Democratico. Embè, direte voi? Uno scenario >>
possibile, anzi probabile, per Novembre vede, per gli stati in bilico, Harris vincere nei tre stati della c.d. rust belt (PA-WI-MI) e Trump in tutti gli stati del sud (NC-GA-AZ-NV). In questo caso Harris e Trump sarebbero 269 a 268 EVs. Come noto si vince a 270 e diventerebbe >>
Miei 2 cents. 1. A livello UE è stato deciso (per i motivi qui spiegati varie volte e riassumibili in "sta sulle balle a Macron e Scholz") che il governo Meloni anche basta. 2. In Italia deve governare una qualche versione della coalizione Ursula. Ovviamente a guida tecnica. >>
3. FI (= Marina B.) ne è stata informata e sa che in quel governo dovrà rappresentare il PPE. 4. Un governo Ursula in Italia necessita di maggioranza al campo largo. Anche perché "guida tecnica" è solo, come sempre, un modo di dire "a guida PD se solo il PD fosse presentabile" >>
5. Problema: FI non potrebbe mai entrare in una maggioranza con Conte e Fratoianni. A meno che... 6. ...a meno che nel campo largo non ci sia una foglia di fico, numericamente irrilevante, ma politicamente pesante e "rumorosa" sotto forma di ala centrista. 7. Chi può essere >>
Vi sblocco un ricordo.
La volta scorsa Kamala abbandonò le primarie Dem a dicembre perché non aveva alcun seguito nel partito.
Ma allora perché Biden la scelse come VP pochi mesi dopo? Proprio per quel motivo!
Biden emerse come candidato "centrista" 1/4 cnbc.com/2019/12/03/kam…
in un partito spaccato tra le varie anime (Biden, Warren, Sanders, Buttigieg) e perché capace di prendere i voti decisivi del Black Caucus. L'accordo su Biden, col ritiro progressivo degli altri candidati, prevedeva la scelta di un VP "innocuo" che non pregiudicasse le 2/4
ambizioni future degli aspiranti e soprattutto che non predeterminasse quale anima del partito avrebbe prevalso nel 2024, quando i Dem avrebbero dovuto riprendere il discorso con vere primarie. Kamala era perfetta come tappabuchi. Quello era il suo ruolo e l'establishment Dem 3/4
Un'osservazione generale.
Ma quanto è bello avere tanti collegi piccoli: 650 in UK, 577 in Francia! Oltre al contatto diretto con gli eletti, consente più margine di manovra ai partiti che possono scientemente sacrificarne alcuni per mandare messaggi politici generali. Eppure >>
c'è chi altrove i seggi li ha follemente tagliati in nome dei "risparmi". E chi li ha spalleggiati in tale folle decisione. Gli stessi che, una volta al governo, hanno effettivamente dimostrato quanta cura avessero del pubblico denaro.
Esempio: Starmer per tenere il punto politico ha sacrificato il seggio di Islington North (eletto Corbyn) e 4 seggi nei collegi a maggiore presenza musulmana (eletti candidati indipendenti islamisti). Ma quanti collegi ha vinto grazie a questi sacrifici e al messaggio politico?
Unpopular opinion: il trionfo Labour certifica la validità elettorale della strategia di Schlein. Sottolineo elettorale: parlo di vincere le elezioni, non di governare e soprattutto risolvere gli enormi problemi socio-economici italiani.
In epoca di estrema polarizzazione >>
e populismo, la ricetta elettoralmente vincente è quella per cui riesci in qualche modo a tenere i "tuoi" populisti dentro il partito/coalizione (NB: questo vale in sistemi maggioritari a turno unico, come quello UK e, per buona parte, il nostro; sistemi a doppio turno hanno >>
dinamiche del tutto diverse). Questo è quanto sta facendo Schlein con l'idea del partito plurale, marmellata informe che contiene tutto e il contrario di tutto. A patto però che (ecco la lezione di Starmer e del Labour UK)... 1. si tiri una linea netta e drastica cacciando >>
In attesa di leggere cosa scriveranno altri ben più autorevoli (ci vuol poco) e competenti (ci vuole pochissimo) di me, ecco i miei due cents da una lettura della decisione odierna della Corte Suprema che come previsto ha riammesso Trump sulle schede elettorali del Colorado. >>
La decisione è falsamente unanime. Nel senso che tutti e 9 i Justices sono a favore dell'accoglimento del ricorso dei legali di Trump, ma solo 5 hanno sottoscritto l'opinione di maggioranza, mentre gli altri 4 hanno condiviso solo l'esito ma non, in parte, le motivazioni. >>
La parte su cui tutti concordano è che uno stato (in questo caso il Colorado) non ha il potere di interferire su un'elezione federale. Questo per motivi pratici (evitare il caos di, potenzialmente, 50 decisioni diverse) e anche di "alto federalismo". Il XIV° emendamento >>