Discutiamo di quello che volete, ma agli elettori di @Azione_it non possiamo chiedere di votare Di Maio, Bonelli (anti ILVA, termovalorizzatori e rigassificatori) e Fratoianni (che ha votato 55 volte la sfiducia a Draghi) nei collegi uninominali.
Aggiungo: con @Piu_Europa abbiamo presentato un’agenda di Governo. Fratoianni e Bonelli non la condividono integralmente. Di Maio è la principale ragione per cui abbiamo specificato che ci impegniamo a candidare a posti di governo solo persone con solide competenze.
Non si batte la destra senza costruire una prospettiva di Governo. Non si costruisce una prospettiva di Governo se non si condividono dei contenuti. La stagione del “tutti contro” è finita perché ha dimostrato di essere fallimentare.
Gli elettori chiedono coerenza e serietà. Queste elezioni si possono vincere se, come ha fatto Draghi nel suo discorso al Senato, si è in grado di dire dei si e dei no e indicare una rotta precisa. Basta aperture ai 5S, basta raccattarsi i 5S. chiarezza di contenuti e coraggio.
Ai diciottenni non serve una dote ma un’istruzione di qualità e meno tasse sul lavoro. @Azione_it aveva proposto di concentrare il taglio dello scorso anno sui ragazzi fino a 30 anni. Nessuno, dicasi nessuno, lo ha votato. #ItaliasulSerio
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Altre risposte a domande frequenti. Questo sistema è per due terzi proporzionale e un terzo uninominale. Ciò significa che nel proporzionale ognuno vota il suo partito, punto e basta. Nel terzo uninominale occorre invece fare una coalizione perché passa solo un candidato.
Questa è la ragione della necessità dell’accordo. L’assenza di Azione in coalizione avrebbe determinato la vittoria di tutti gli uninominali da parte della destra. In questo caso al simbolo corrisponde un candidato unico della coalizione, che nel 70% dei casi sarà PD e nel 30% ns
Per questo abbiamo insistito che i candidati negli uninominali non siano personalità divisive e invotabili per noi. No ex 5S e no Fratoianni e c. In questo modo gli elettori di Azione potranno votare il simbolo, senza avere sorprese.
Non c’è alcuna intenzione da parte di @Azione_it di entrare in cartelli elettorali che vanno dall’estrema sinistra a Di Maio. Questi cartelli sono garanzia di ingovernabilità e sconfitta. Agenda Draghi e agenda Landini/Verdi NON stanno insieme. Sono prese in giro degli elettori.
Porte aperte a chi vuole venire a lavorare con noi su un’agenda Repubblicana che dettaglieremo nei prossimi giorni. Un invito rivolto a popolari, socialdemocratici e liberali. Il @pdnetwork deve scegliere, non sostituire i populisti con altri populisti. È il tempo della serietà.
Agli amici del PD dico non fate lo stesso errore di FI di virare vs il populismo. “Agenda Draghi” non è una mano di vernice per nascondere il No ai rigassificatori, il Si ai sussidi a pioggia e al giustizialismo. In questa legislatura avete sbagliato tutto. Fermatevi e riflettete
Si parte! Combattiamo i populisti di destra e di sinistra, cambiamo il paese con serietà e coerenza, respingiamo i putiniani d’Italia. #FronteRepubblicano per salvare il Paese. Iscrivetevi a @Azione_it per contribuire a organizzare la campagna elettorale. Tutti in campo ora!
Noi da qui non ci muoviamo. Siamo stati coerenti, abbiamo costruito un partito vero, combattuto a Roma e in Italia, abbiamo fatto proposte circostanziate. Chi vuole venire accetti i punti concreti dell’agenda Draghi, non sbandieri il suo nome, e non si allei con chi la respinge.
I punti: 1) rigassificatori e termovalorizzatori; 2) profonda modifica RDC con agenzie private e perdita dopo un rifiuto; 3) basta bonus 130% e sussidiopoli; 4) valutazione dei magistrati; 5) tempo pieno in tutte le scuole;
Adesso tutti si riempiranno la bocca dell’agenda Draghi. Iniziamo a mettere giù qualche punto: 1) rigassificatori e termovalorizzatori; 2) profonda modifica RDC con agenzie private e perdita dopo un rifiuto; 3) basta bonus 130% e sussidiopoli; 4) valutazione dei magistrati
5) tempo pieno in tutte le scuole; 6) no scostamenti di bilancio per finanziare tagli di tasse in deficit; 7) salario minimo, ma non stabilito nell’entità dalla politica; 8) chiusura false cooperative; 9) impresa 4.0; 10) formazione permanente ma non irrigidimento mercato lavoro.
11) accordo di libero scambio USA. 12) centralizzazione della spesa PNRR in caso di mancata risposta dei comuni e delle regioni; 13) spese per la difesa in linea con obblighi NATO; 14) transizione ecologica ma evitando furori ideologici antindustriali. 15) si alla concorrenza.
La lettura di queste ore del @pdnetwork “si vince mettendo tutto insieme da Conte a Calenda” non mi convince affatto. Il dato di queste elezioni è la scomparsa politica del M5S e la sconfitta della destra sovranista. Occorre rompere le alleanze con le forze anti sistema.
Si può costruire un Fronte Repubblicano che metta insieme gli elettorati popolari moderati, liberali e socialdemocratici. PD e FI devono mostrare coraggio. Noi lavoreremo in questa prospettiva. Chiudendo la stagione del bipopulismo e aprendo quella del riformismo pragmatico.
Serve una legge elettorale proporzionale con sbarramento alto. Un sistema che probabilmente aiuterebbe anche a recuperare una parte dell’astensionismo.
Resti di strisce pedonali di trada età Virginiana davanti alle Terme di Diocleziano. Per arrivare all’ingresso, dopo aver attraversato con il noto meccanismo roulette romana, si attraversa un lungo orinatoio pubblico all’aperto. Meravijoso!
Poi arrivi alle Terme di Diocleziano. Uno dei siti più spettacolari di Roma. Dieci visitatori, il custode all’ingresso guarda un film a tutto volume, il secondo piano è chiuso per Covid dicono. Il bookshop è un guazzabuglio di roba messa a caso. Non meritiamo quello che abbiamo.
Usciti dalle Terme affrontiamo il piazzale della stazione Termini. Hanno portato materassi e costruito un accampamento vicino all’ingresso esterno della Metro. Incontriamo due ragazzi, arrivano da Benevento. Cercano la Metro. Ingresso interno è chiuso. Provo Vergogna