Rimango sempre molto affascinato dalla parabola da non-allenatore di Daniele #DeRossi, che dal 2019 è stato avvicinato almeno a otto squadre diverse di serie A e B senza mai firmare un solo contratto. Un breve thread.
L'ombra di De Rossi al Bologna nel settembre 2021 (terranno Mihajlovic) (si fa strada l'ipotesi di un De Rossi agitato come spaventapasseri per mettere ansia ad allenatori in bilico)
Spezia, giugno 2021 (prenderanno Thiago Motta)
Cagliari, giugno 2022 ("la strada però sembra molto difficile", ammette con onestà l'Unione Sarda - ma difficile perché?) (prenderanno Liverani)
Salernitana, gennaio 2022 - l'idea del vecchio maestro Walter Sabatini - che poi si salverà con Davide Nicola
Addirittura SPAL 2022, soprattutto per una qualche vicinanza con Tacopina - ipotesi bizzarra che fa indignare persino la mite testata LoSpallino.com. E la prossima squadra?
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Compie oggi 25 anni il Trofeo Birra Moretti, la cui prima edizione andava in scena a Udine l'#8agosto 1997. Breve thread per nulla nostalgico su questa scorta di metadone che veniva in soccorso dei più incalliti tossicodipendenti da calcio (ecco lo spot 2002 con Ciro Ferrara).
Il Trofeo Moretti, appuntamento fisso dell'estate italiana dal 1997 al 2008, seguiva l'ormai consunto formato del triangolare estivo: la prima edizione (Inter-Juve-Udinese) fu vinta dalla Juventus, complice l'errore dal dischetto di Massimo Tarantino ipnotizzato da Rampulla.
Nelle edizioni più efferate del Moretti furono sperimentate avveniristiche variazioni di regolamento destinate a tornare nel dimenticatoio una volta passata l'estate: una per tutte, la rimessa laterale con i piedi (che però piaceva a Del Piero).
I 40 capitoli finali su #ItaliaGermania, #11luglio 1982: i 40 anni della notte più dolce per almeno tre generazioni di italiani che non potevano ricordarsi del 1934 e del 1938, quando non c'era la televisione né il Presidente della Repubblica, e già soffiava un brutto vento.
1) La mattina dell'11 luglio la Gazzetta apre con il più accorato degli incoraggiamenti: titolo ancora innocuo, dodici anni prima che diventi un partito politico. Con un atto di speranza mette titolare Antognoni che però non riuscirà a recuperare dall'infortunio al piede.
2) Non tutti sanno che: in caso di pareggio, Italia-Germania non prevedeva i rigori ma una ripetizione (48 ore dopo) che sarebbe stata arbitrata dall'israeliano Klein (quello di Italia-Brasile), che in quest'intervista del 2018 alla Stampa confessò che tifava per il pareggio.
Tra Europei e Mondiali l'Italia ha giocato 12 semifinali e ne ha vinte 10, quasi tutte faticosissime, estenuanti, romanzesche. Con una sola eccezione: thread in 40 capitoli sui 40 anni di Italia-Polonia, #8luglio 1982, a metà della Settimana Santa del calcio italiano.
1) Come tutti, anche la Gazzetta è salita sul carro e ripropone lo stesso schema di Argentina e Brasile: lo striscione "Italia facci sognare" e le facce degli undici avversari, che abbiamo già affrontato nella prima partita del girone di Vigo (0-0). Ma molto è cambiato...
2)... a cominciare dalle due importanti assenze per squalifica. A noi Gentile, a loro la stella Zibì Boniek, già acquistato dalla Juventus per il 1982-83 e ammonito contro l'URSS per questo fallo su Bessonov: prima e dopo, si vedranno gialli ignorati per episodi ben più gravi.
Doveva essere un corso di samba, diventò una lezione magistrale sull'arte di essere italiani. Fu il 25 aprile del nostro calcio. Thread in 40 capitoli per i 40 anni di Italia-Brasile del #5luglio 1982.
1) La mattina del 5 luglio la Gazzetta si aggrappa alla scaramanzia, al sogno, alla semina del dubbio ("Sono proprio invincibili?"), alla negazione dell'inevitabile ("Non è un'eresia"). Non sembrano esistere validi motivi per cui l'Italia dovrebbe battere il Brasile.
2) E del resto Bearzot s'incaponisce a confermare in attacco Paolo Rossi. “Uno in queste condizioni va mandato in montagna. Non vedo quali conoscenze possa avere di sport una persona che si ostina a portare un giocatore in quelle condizioni” (Giorgio Tosatti).
Qui iniziava la storia, 40 anni fa. Una Nazionale capace di zero vittorie nel 1982, qualificata con tre pareggi, dileggiata da giornalisti e tifosi, chiamata a eliminare i campioni uscenti e i più forti del mondo. Thread in 40 capitoli su Italia-Argentina del #29giugno 1982.
🇮🇹🇦🇷
1) "Italia Facci Sognare" titola quel mattino la Gazzetta, ispirandosi a uno striscione comparso sugli spalti durante le partite di prima fase. L'hanno portato in Galizia due ragazzi di Pavia, Mauro Aguzzoni e Luigi Luguni, giunti a Vigo a bordo di un'Autobianchi A112.
2) Aguzzoni è l'interno di centrocampo del Pavia che si è salvato in C2 un mese prima. Lo striscione originale era dedicato proprio a lui, "Mauro Facci Sognare": per la versione Mundial i due ragazzi hanno deciso di sostituire la parola "Mauro" con "Italia".
Dopo 64 anni il #Galles è tornato ai Mondiali e questa è la storia della loro unica partecipazione nel 1958, quando si schiantarono solo su Pelé. A proposito: lo sapevate che, tecnicamente, il Galles partecipò a quel Mondiale come rappresentante della zona afro-asiatica?
Rewind: nel girone eliminatorio il Galles è arrivato secondo alle spalle della Cecoslovacchia, e dunque eliminato. Contemporaneamente, le federazioni di Asia e Africa non riescono a eleggere una qualificata. La prescelta sarebbe Israele, però...
... però tutte le avversarie di Israele hanno dato forfait. La Turchia si è chiamata fuori per protesta per non essere stata inserita nell'UEFA, mentre Egitto e Sudan, membri della Lega Araba, si sono rifiutate di incontrare il "nemico" (sono gli anni della crisi di Suez).