Ultima puntata dello spiegone di #comesivota per le #ElezioniPolitiche2022
Le prime le trovate qui👇seguendo i link a ritroso.
Oggi parliamo delle pluricandidature, per capire bene chi si vota, stante che, come spero abbiate capito, si votano le persone.
Come vi ho detto i seggi sono ripartiti 1/3 con gli uninominali e 2/3 con i plurinominali. La legge consente ad una persona di candidarsi in un solo collegio uninominale e/o fino a 5 collegi plurinominali. Nel 2018 per esempio io ero candidato all'uninominale Siena ma anche...
a due collegi plurinominali, il Toscana 4 (Arezzo Siena Grosseto) e il Toscana 2 (Pisa Livorno) che erano la "vera" candidatura (perché prendere più voti del PD a Siena e quindi vincere l'uninominale era considerato impossibile). Come si fa a capire dove "scatta" l'elezione?
Ricordiamo che i listini del plurinominale sono da 4 nomi, con alternanza uomo-donna e un minimo di 40% di capilista dello stesso sesso su base nazionale. Qui ad esempio il solito listino in cui ero candidato nel 2018 ad Arezzo, Siena e Grosseto.
Prima cosa: si assegnano i seggi agli uninominali, se uno vince il seggio all'uninomiale "sparisce" dal listino pluri perché il seggio già ce l'ha. Quindi se io avessi vinto all'uni Siena sarebbe risultata prima in lista Donatella Legnaioli.Dopo di che bisogna vedere se uno...
...risulta eletto in altri collegi uninominali, nel qual caso viene eletto nel collegio dove il partito ha preso MENO voti e sparisce dagli altri listini. Sembra illogico ma si tratta di un'idea intelligente perché così facendo si motivano gli altri della lista a fare campagna:
Ciò avviene perché se in un collegio tutti sono bravi e "trascinano" il capolista a prendere 10 mentre in un altro si dorme e il partito prende solo 5, il pluricandidato scatta nel collegio dove si è preso 5 "rubando" così il posto agli altri candidati del collegio peggiore
Cosa successe quindi nel 2018?
Semplice: la Lega prese un seggio al plurinominale Toscana 4 e ANCHE uno al plurinominale Toscana 2. Prese meno voti nel Toscana 2 quindi io FORMALMENTE scattai lì, "sparendo" quindi dalla lista del Toscana 4
A questo punto diventa prima la Legnaioli, che però era anch'essa candidata in un altro collegio, il Firenze, anche lì ottenemmo un seggio e quindi prese quello, sparendo anch'essa dall'elenco. Viene quindi a trovarsi primo Manfredi Potenti che risulta quindi eletto.
Tutto questo per far capire che il vostro voto va sempre per la maggior parte al capolista del plurinominale ma, in presenza di pluricandidature, potrebbe portare all'elezione della seconda o addirittura del terzo in lista (per arrivare al quarto ci vogliono percentuali bulgare)
Se viceversa il capolista plurinominale è candidato solo lì non ci sono dubbi, il vostro voto eleggerà lui, Anche quelli nelle posizioni inferiori potrebbero scattare come secondo terzo o addirittura quarto, a seconda della % di voti ottenuta. #Credo sia tutto chiaro.
Buon voto!
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C'è confusione su cosa sia un collegio "blindato" o meno.
Cominciamo con il dire che in un mondo ideale nessun collegio dovrebbe essere "blindato" perché tutto dipende dai voti. Se in un collegio un partito e i suoi relativi candidati prendono zero, gli eletti sono zero.
Detto questo i parametri per valutare la "bontà" o meno di un collegio uninominale o un plurinominale sono tanti. Il primo è la % attesa del partito in quel collegio. Lo stesso collegio per un partito del 3% può essere proibitivo mentre un partito del 30% elegge tutto il listino.
Per lo stesso motivo un collegio uninominale per il centrodestra a parità di caratteristiche è "blindato" se è in provincia in Veneto o Lazio, lo è meno se è in centro a Milano o Firenze nonostante le divisioni in casa centrosinistra.
Eccoci alla lezione 4 di #comesivota per le #ElezioniPolitiche22
Le prime "puntate" le trovate qui 👇 con link incatenati.
Oggi arriviamo alla parte più succosa (e complicata): come si distribuiscono i seggi nei collegi plurinominali (la maggior parte)
Come vi ho detto sulla scheda troverete il simbolo del partito con di fianco quattro nomi di candidati, quelli sono i candidati al collegio plurinominale. Il maggior "peso" del vostro voto sarà per eleggere costoro. Qui sempre come esempio la solita scheda Arezzo del 2018
Alla Camera si prende il risultato complessivo ottenuto dal Partito su base nazionale, si assegnano i seggi spettanti e poi, con un doppio imbuto, si travasano nelle circoscrizioni e nei collegi. Il calcolo è complicato ma nel 99% dei casi funziona così. Ecco i risultati del'18
Lezione 3 di #comesivota alle #ElezioniPolitiche22
Nelle prime due lezioni abbiamo visto come sono i collegi e come si presentano i candidati alle schede 👇
Adesso arriviamo al dunque e proviamo a rispondere alla domanda su come vengono assegnati I seggi.
I primi a venir contati sono gli uninominali. Per ogni collegio si contano i voti delle liste singole o delle coalizioni di liste che sostengono un candidato uninominale. Chi prende più voti vince il seggio, tutti gli altri nulla.
Riprendiamo l'esempio della scheda Arezzo 2018 👇
Si contano i voti delle singole liste, si fa la somma dei voti presi dalle liste in coalizione (quindi in questo caso Lega, Fdi FI e NcI) si confrontano e si stabilisce il vincitore. Come si può vedere nel 2018 il collegio Arezzo fu vinto dal centrodestra corriere.it/elezioni-2018/…
abbiamo parlato dei collegi. In ogni collegio ci saranno due schede diverse dagli altri collegi: come esempio prendiamo la scheda Camera che nel 2018 trovarono gli elettori di Arezzo.
Come vedete sulla scheda i nomi sono già stampati quindi NON BISOGNA SCRIVERE NESSUNA PREFERENZA, inoltre sulla stessa scheda si vota sia il plurinominale che l'uninominale ma NON È POSSIBILE IL VOTO DISGIUNTO. L'UNICO SEGNO CHE SI DEVE FARE È UNA X SUL SIMBOLO DEL PARTITO.
Se quello che si deve fare è semplicissimo (solo una x sul simbolo del partito che intendete votare) meno semplici sono le conseguenze. In realtà voi non votate "il partito" ma DELLE PERSONE.
Supponiamo che nel 2018 un Aretino avesse voluto votare Lega. Vediamo cosa comporta.
Direi che di buffonate fra calenda letta e renzi ne abbiamo viste abbastanza. In vista delle #ElezioniPolitiche22 cominciamo quindi con lo spiegone su #comesivota.
Lezione 1: i #collegi.
Prendiamo come esempio la Toscana perché la conosco meglio essendo stato eletto qui.
Nell'immagine vedete come sono i collegi per la #Camera. I confini rossi indicano i collegi #plurinominali e come vedete sono tre: Toscana nord (Massa, Lucca, Pistoia e Prato), centro (Firenze e Pisa) e sud (Arezzo, Siena, Grosseto e Livorno). I colori indicano i 9 #uninominali
Ogni #uninominale vale un deputato, nei #plurinominali invece se ne eleggono 5 ciascuno (è un caso che qui siano tutti da 5 altrove il numero varia con la popolazione). In totale quindi la Toscana elegge 24 deputati. Come vedete la proporzione è 2/3 eletti pluri e 1/3 eletti uni
🚨🚨Come fare una facile polemica da parte di un qualsiasi partitino contro la Lega? *Tutorial* 🚨🚨
Buongiorno. Siete un partitino o aspirante tale preoccupato per la quasi certezza di non rielezione?
Non c'è problema, ecco qui in tre tweet come montare una bella polemica 😍
Procedura per la Lega per provare a far approvare qualcosa, che so, un aiuto per i pescatori.
👉preparare una proposta di legge o un emendamento, discuterne con gli altri partiti, trovare una formulazione che abbia la maggioranza, scannarsi con MEF e ragioneria per le coperture
Presentarlo in commissione, attendere le riformulazioni del governo, controllare che vadano bene altrimenti rimandarle indietro, concedere cose in cambio ad altre forze per ottenerne l'appoggio, assistere ad emendamenti fotocopia di altri partiti che vogliono prendersi il merito.