Un chilo di pane nel 1940 costa 2 lire, nel 1946 costa 37 lire e nel 1947 addirittura 73.
Un uovo nel 1940 poco meno di una lira, nel 1947 è a 22 lire.
La #guerra non ha portato solo morte e distruzione, ma anche qualcosa che oggi torniamo a temere.
La #inflazione. #storia
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Nel giugno del 1945 viene costituito il primo governo dopo la liberazione presieduto da Ferruccio Parri, con il comunista Scoccimarro al ministero delle Finanze, mentre al ministero del Tesoro c'è il conservatore Soleri (poi Ricci). Governatore di Bankitalia è Luigi Einaudi.
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Questo governo, diretta emanazione dei CNL, nasce con un programma economico piuttosto limitato con in primo piano il cambio della moneta, come avvenuto in altri paesi, come argine all'inflazione e il rastrellamento dei profitti da speculazione di guerra e borsa nera.
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Infatti al centro-sud, la mancanza di beni e l'emissione massiccia di moneta da parte degli Alleati, le famose AM-Lire, hanno già fatto aumentare notevolmente i prezzi fin dal 1944 al contrario del nord dove la RSI ha mantenuto stretti controlli sui prezzi.
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L'inflazione esplose del tutto al momento della liberazione, i prezzi all'ingrosso, preso come base 100 il 1938, nel 1945 erano a 2046, oltre venti volte.
Ma le ricette su come affrontare il problema differiscono fortemente fra due visioni completamente contrapposte.
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Da una parte Einaudi e gli economisti liberali, per i quali la causa fondamentale dell'inflazione è la spesa statale e l'unico rimedio quindi è il ridimensionamento drastico della stessa, assegnando all'iniziativa privata e al mercato il compito di ricostruire il paese.
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Dall'altra parte invece le sinistre vogliono usare il cambio della moneta per imporre una forte tassa sulle grandi giacenze liquide e finanziarvi una ricostruzione ed un rilancio economico a guida pubblica in modo da riassorbire la disoccupazione che affligge il paese.
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Anni dopo economisti come Paolo Baffi e Marcello De Cecco analizzeranno le cause dell'inflazione di quegli anni e la imputeranno soprattutto ad una espansione abnorme del credito, non regolato da Bankit e supportato dagli elevati capitali depositati nelle banche.
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II piano per il cambio della moneta, viene approntato dalla Banca d'Italia per il marzo 1946, ma nell'ottobre 1945 cade il governo Parri sostituito da quello di De Gasperi, con Corbino, un liberale, al Tesoro in contrapposizione al confermato Scoccimarro alle Finanze.
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Alle richieste di Scoccimarro di partire con la sostituzione della moneta vengono opposte sempre nuove difficoltà e ritardi. Si giunge persino a far sparire le matrici di stampa delle nuove banconote o a dire che Bankit non poteva garantire il trasporto sicuro delle stesse.
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Con la stampa che martella contro ogni giorno, impaurendo quindi i detentori di capitali che cercano di portarli all'estero il più possibile, col gioco di sovra e sotto fatturazioni che sarà un classico degli anni della Lira, il cambio della moneta viene infine affossato.
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Si instituisce nel marzo 1947 una patrimoniale straordinaria progressiva, in realtà proporzionale e che sostituisce solo l'imposta patrimoniale ordinaria esistente dal 1940, che senza lo strumento di controllo costituito dal cambio della moneta ha efficacia molto ridotta.
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Einaudi, Corbino ed i liberali hanno vinto.
La sinistra, incapace di sfruttare il momento con un compromesso al tempo del governo Parri, non insiste, credendo che la storia sia dalla sua parte.
Non sarà così, e oggi parliamo ancora di #inflazione e #patrimoniale
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Per approfondire:
Marcello De Cecco
Saggi di Politica Monetaria
Sulla politica di stabilizzazione del 1947
Disponibile gratuitamente qui archive.org/details/9500-d…
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Il verbale dell'audizione del sottocomitato della sicurezza interna del Congresso USA sulla Propaganda Comunista, ottobre 1954.
Molto divertente...
La testimonianza della Sig.ra Markward, parrucchiera infiltrata nel Partito Comunista Statunitense per conto della FBI.
"Usavano tutti questi sforzi per suscitare le emozioni delle persone e fargli pensare che il Partito Comunista è quello che è lì a combattere per le minoranze e che i partiti Democratico e Repubblicano sono solo strumenti di Wall Street e che ci porteranno via i soldi."
Ieri avevo promesso di mostrarvi i dazi che il Ducato di Milano, sotto il governo del ramo spagnolo degli Asburgo, imponeva sulle merci che transitavano per il Naviglio Grande all'inizio del XVII secolo.
Li troviamo in questo volume compilato da Giovanni Battista Settala.
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Come leggiamo nell'intestazione Giovanni Battista Settala è cancelliere nella Magistratura delle Entrate Straordinarie e dei Beni Patrimoniali del Ducato di Milano.
È lui che nel 1573 amplia il Naviglio della Martesana, opera che ha eco in tutta Europa.
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E qui sembra di tornare all'attualità, non solo i dazi, ma il doppio ruolo, pubblico e privato, dei maggiorenti milanesi.
Settala infatti non è solo il cancelliere del Magistrato straordinario, ma è anche socio nell'impresa incaricata di ampliare il nuovo naviglio.
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Il 22 settembre 1985, il Plaza Accord scuote l’economia globale.
Scopri come si arriva a questo storico accordo che cambia i mercati, dà sollievo temporaneo agli USA, ma innesca anche una bolla in Giappone, con effetti che durano decenni.
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Nel 1981 la Federal Reserve, guidata da Paul Volcker, alza di oltre il doppio i tassi d’interesse per domare l’inflazione degli anni ‘70.
È il così detto "Volcker Shock": l'inflazione frena, il dollaro si rafforza, ma a caro prezzo per l’economia statunitense.
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Il dollaro USA si apprezza del 50% rispetto a yen e marco tedesco.
Il dollaro forte serve oltre che per l'inflazione anche per attirare capitali per finanziare la “Reaganomics” che combina tagli alle tasse e aumento della spesa militare, ma crea un deficit di bilancio enorme.
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Cosa è rubare?
Nel XV secolo avevi violato il settimo comandamento:
"Se ha facta usura cioè guadagnato o desiderato di guadagnare d’alcuna cosa prestata numerabile come sono danari, etc., mensurabile come è grano, vino, olio, et di simili, ponderabile, che si presta a peso."
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Così scriveva il beato Marco da Montegallo, frate minore francescano ma anche dottore in legge e medicina, nel suo Libro delli comandamenti.
Ma anche, se non fosse chiaro:
"Se ha prestato sopra alcun pegno per haversene quello fructo finchè gli si renda quello ch’è prestato."
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Neppure lo sconto per il pagamento anticipato sfuggiva al peccato:
"Se ha comperato cosa alcuna per minore pregio che quello che vale per averlo pagato innanzi tempo."
E anche vendere a credito non si salvava:
"Se ha venduto più caro per la credenza che gli ha facta o fa."
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Cosa ci dice la storia economica riguardo la decisione cinese di smobilizzare le sue riserve investite in titoli di stato USA?
Che un sistema finanziario/commerciale è arrivato al termine e che probabilmente Trump non è matto come sembra.
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La logica del commercio internazionale è basata su un concetto semplice, che poi alla fine è comune alla vita di tutti i giorni: se una nazione importa dei beni o li paga esportando altri beni, o li paga vendendo delle attività, o si segna a debito.
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La prima opzione è banale: paghi i beni importati con quello che ricavi da quelli esportati, non devi chiedere niente a nessuno e sono tutti felici. Un po' come tu paghi la spesa con lo stipendio derivante dal tuo lavoro.
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Neutralità e Pacifismo vengono spesso confusi, ad arte o per ignoranza.
Ma la neutralità ha plasmato la storia mondiale per 500 anni, sfidando imperi e guerre.
Lo storico Leos Müller rivela in questo suo libro come la Neutralità ha influenzato l’ordine internazionale.
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Müller offre 4 ragioni per studiare la neutralità:
- ha forgiato l’ordine mondiale moderno;
- promosso il libero scambio;
- sostenuto l’economia di piccoli stati;
- dato vita al diritto internazionale, influenzando organizzazioni come la Società delle Nazioni e l’ONU.
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Cos’è la neutralità?
È la scelta di non prendere parte in un conflitto armato tra stati sovrani.
Si divide in: occasionale (per una guerra specifica), volontaria a lungo termine (tipica di piccoli stati) e permanente (garantita da accordi internazionali).
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