Thread by @guffanti_marco

L'Italia infestata da spie russe.
Scopriamo l'acqua calda così, di botto.

La Lega di Salvini ha da 10 anni accordi alla luce col partito di Putin.
È cresciuta col supporto di Putin:
la fabbrica di troll russi da noi è più attiva che in qualsiasi altra parte d'Europa.

1.

Salvini in ogni sede ha contestato e contesta le sanzioni, esaltando Putin così sfacciatamente da sembrare ricattato.

Berlusca lo chiamava e chiama 'amico'.
Probabilmente Vlad ha tanto di quel materiale su Silvio da far apparire la Marin una suora di clausura.

2.

Conte, l'avvocato emerso dal nulla con l'ufficio nel palazzo della Missione Culturale dell'Ambasciata Russa, ha permesso una operazione di spionaggio su territorio italiano: missione militare pronta in 3 ore con materiale insufficiente per un giorno; oltre 3 milioni spesi.

3.

Il turbofilosofo Fusaro, che chiaramente è una mezza sega nel contesto generale, in contatto con Dugin e Savoini che H24 in ogni sede fa propaganda pro Russia.

La Meloni, cavallo ibrido, la cui ascesa parte dai contatti con Bannon, che la definì erede del partito fascista.

4.

Personaggi anonimi, anche non molto lucidi, come Orsini, che appaiono dal nulla con titoli inventati che di colpo infestano TV e giornali per ripetere la litania "Russia bella e forte, Nato cattiva, USA imperialisti".
Idem la DiCesare il cui contributo intellettuale è zero.

5.

Nascita di movimenti idioti come #Italexit di Paragone, uno spin off del programma della Lega (ormai cavallo zoppo): nessun tema politico se non combattere UE e NATO.

Il supporto sui social a Russia e Novax viaggia in lingua italiana in rete.

6.

Le TV, a partire da quella di Stato con personaggi come Mark Innaro, a fare da cassa di risonanza alla propaganda di Mosca e ad ospitare tutte le baldracche di Putin a fare comizi sulla "operazione speciale".

E che riesumano la salma di Santoro per il movimento pacifinti.

7.

I finti intellettuali competenti, tipo Caracciolo, che con un mix di incompetenza e malafede spostano l'attenzione sugli USA o mentono sull'effetto delle sanzioni.
O il mitico Montanari, il Tomy del "Draghi come Bolsonaro", ma tiepido sul Criminale di Mosca.

8.

Giornali (anche se il termine è inappropriato) come LaVerità e il Falso Quotidiano che non stanno certo in piedi per il numero di copie vendute, che non si fanno scrupoli ad inventare notizie per destabilizzare il Paese.

9.

Petrocelli, Dibattista (ora in gita da amici), Manlio Distefano, Pillon (che gestiva una fondazione finanziata dai russi), Adinolfi (che difende l'invasione russa e definisce l'Ucraina non democratica). E tanti altri.

10.

Senza voler poi elencare le scoregge mediatiche tipo Totolo, Sacchetti, Byiobluff, ImolaOggi, Rametta, etc che sono gli hub locali cui far creare eco alla disinformazione di Sputnik.

11.

Sono "spie"? Certo che no.
Le spie sono quelle che agiscono nell'ombra per far funzionare un meccanismo gigantesco. Questi sono gli utili idioti. Solo che in Italia sono tanti, davvero troppi per non pensare che il sistema sia irreversibilmente marcio.

12/12