DOMANDA: Ma che c’è di nuovo nell’intervista di #GiorgiaMeloni a Chi?
RISPOSTA: 1/10 ⬇️
Niente, perché la sua leadership non scardina due modelli (studiati come il double bind effect) tipici delle leadership femminili (e, aggiungo io, alla base di molte strategie comunicative)
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1) la madre: accudimento, grazia, capacità di conciliazione.
Anche se non sei madre, eh: questo deve apparire come un obiettivo, un desiderio.
3/10
Non è un caso se poi le tematiche su cui sono accettate le donne sono soprattutto quelle relative all’accudimento, alla conciliazione vita lavoro, alle pari opportunità… insomma, cose che le riguardano, “da donne”.
4/10
…e infatti eccoci qui:
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2) La seconda dinamica è quella che porta le donne ad “assomigliare” ad un uomo (ehi ovviamente parlo di stereotipi culturali, che fortunatamente stiamo scardinando).
Questa ha due filoni.
1) non puoi essere bella, o curarti dell’estetica: distrai, e non sei credibile
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Altrimenti, 2) devi urlare.
Fatti sentire. Essere aggressiva e combattere, proprio come un uomo. Avete presente? “Ha le palle” “Sono un soldato” “Mi sono dovuta spremere per vent’anni”.
Proprio quella roba lì, ed è proprio questo dinamica in cui ritroviamo Giorgia Meloni
7/10
Ma per far questo non sarebbe credibile sostenere le politiche correttive della distorsione sulla partecipazione femminile, che è bassa, scarsa, sottorappresentata, tipo le quote di genere.
Questi modelli - per funzionare - non devono mettere in discussione quelli maschili
8/10
La morale? Meloni può decidere di adottare il modello che vuole, e di far sue molte politiche e offrirle agli elettori. I media, gli analisi, i sostenitori, però la smettano di assegnarle significati che non ha (e che per inciso ha tutto il diritto di non avere).
9/10
In sintesi.
La leadership di #Meloni è cosa nuova per il nostro paese, che potrà ispirare bambine ad avvicinarsi alla politica?
Si.
Ispirandosi a lei, queste bambine avranno più spazi, più diritti, più tutele, modello e schemi nuovi per diventare leader un domani?
No.
10/10
(Sorry, allego immagine completa)
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Ieri, a mezzanotte, è entrato in vigore il silenzio elettorale, che vieta la propaganda politica sui media.
Questo è disciplinato da varie leggi, tra cui la 212/1956, che parla prevalentemente di TV (pubbliche: il divieto è stato esteso alle tv private nel 1984)
Perché è importante il #silenzioelettorale?
La ratio è chiara: dopo aver valutato le proposte politiche che gli vengono sottoposte, il cittadino deve avere il tempo di riflettere serenamente sulla scelta da fare, senza turbamenti esterni o tentativi di convincimento last minute.
Oggi, a mezzanotte, entra in vigore il silenzio elettorale.
Questo è disciplinato da varie leggi, tra cui la 212/1956
(il divieto è stato esteso alle tv private nel 1984)
La ratio della legge è chiara: dopo aver valutato le proposte politiche che gli vengono sottoposte, il cittadino ha il tempo di riflettere serenamente sulla scelta da fare, senza turbamenti esterni o tentativi di convincimento last minute.