"È l'europeo che deve andare in Africa, non è l'africano che deve venire in Europa..."
Questa frase potrebbe essere stata pronunciata ieri da un esponente della nuova #destra, molte delle cui idee sono certamente di destra ma, come vedremo, nient'affatto nuove.
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Nel suo scritto "La potenza dell'Impero è nella colonizzazione demografica" pubblicato sulla rivista "Africa Italiana" del novembre 1938, l'allora direttore del Resto del Carlino Giorgio Maria Sangiorgi delinea alcuni concetti chiave dell'ideologia #imperialista#fascista.
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"...non è l'africano che deve venire in Europa: é l'europeo che deve moltiplicarsi in Africa, non l'africano in Europa: è l'europeo che deve riempire i vuoti della popolazione relativa africana, non l'africano che deve sopperire alla carenza demografica europea."
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O ancora:
"O servirsi dell'aratro nella colonizzazione demografica di un territorio oltremare, o servirsi della spada per non morire soffocato ed acquistare spazio e mercati intorno a sé: ove gli si neghi la prima possibilità, la seconda diventa fatale."
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"...purezza di razza e prestigio di razza sono una cosa sola. La razza che diventasse impura per la lebbra del meticciato perderebbe inesorabilmente ogni prestigio ed insieme a questo ogni avvenire."
Avvenire, demografia, razza.
Ma non sono idee nuove neppure nel 1938.
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L'idea di un declino della civiltà occidentale causata dall'abbandono dei valori tradizionali sostituiti dall'inurbamento, industrializzazione, culto del denaro, fede assoluta nella ragione, scientismo, materialismo e abbandono del mito, è diffusa fin da fine '800.
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Essa informa molti movimenti ideologici dal ruralismo al völkisch fino a trovare nei vari autori della Konservative Revolution tedesca una sistemazione concettuale in cui il determinismo storico e il legame fra terra, razza, popolo e cultura diventano i tratti fondamentali.
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I nemici sono ovviamente il cosmopolitismo finanziario borghese e l'internazionalismo proletario socialista, entrambi figli della rivoluzione illuminista francese e "traditori" del mito della Nazione, punto di sublimazione collettiva ed unico baluardo contro il declino.
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A questo mito collettivo si unisce, quasi paradossalmente, il mito individuale dell'eroe superomistico, concentrato di sentimento, sacrificio ed azione, derivato direttamente dal romanticismo, ed antitetico all'individualismo capitalista dell'ideologia liberale.
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Oswald Spengler ed il suo "Il Tramonto dell'Occidente", i vari saggi di Ernst Jünger, l'antipositivismo del sociologo Werner Sombart, il ruralismo di Richard Walther Darré, l'eccezionalismo del giurista Carl Schmitt sono fra i maggiori esempi di questa controcultura.
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Nel fascismo italiano questi concetti entrano in maniera perlopiù opportunistica, tanto che Spengler verrà tradotto in italiano solo nel dopoguerra (da Evola). Ad esempio il ruralismo mussoliniano è legato alla necessità di dover dare lavoro ad una popolazione povera.
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Popolazione che, per lo stato di sviluppo del paese, per il suo cronico deficit alimentare, per il blocco dell'immigrazione negli USA e per la crisi post crack del '29, è certamente più facile da soddisfare con un "ritorno ai campi" che con una seria politica industriale.
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Così quando Mussolini scriverà, assieme a Spengler, l'introduzione al libro dello statistico tedesco Richard Korherr, futuro pianificatore dell'Olocausto incredibilmente sfuggito ad ogni addebito, "Regresso delle nascite - Morte dei popoli." è più propaganda che altro.
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Propaganda che magnifica l'unico "record" dell'Italia del Regime: quello delle nascite, rispetto alle "decadenti", ma ben più ricche, democrazie liberali come UK e Francia, così come in guerra si magnificheranno i "milioni di baionette" perché mancavano carrarmati e aerei.
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Per approfondire, evitando gli studi apologetici di esponenti appunto della nuova destra, consiglio:
Roger Woods
"The Conservative Revolution in the Weimar Republic"
Palgrave Macmillan, 1996
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La storia dell'Impero Britannico non è solo fatta di re e statisti.
Per quattro secoli è stato plasmato dal Venture Colonialism, dove imprese private, piuttosto che lo Stato, hanno preso l'iniziativa nella sua espansione e amministrazione.
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Il Venture Colonialism utilizzò due concetti giuridici.
Il primo fu la Joint Stock Company, una delle prime forme di società, utilizzata per finanziare grandi attività commerciali in cui i soci possiedono quote e partecipano agli utili proporzionalmente al loro investimento.
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Essa derivava dalla Commenda medievale, nata nelle città marinare italiane, che univa il mercante, che forniva la nave e l'expertise, agli investitori, che fornivano i capitali, in una società che finanziava spedizioni commerciali via mare, riducendo i rischi per i singoli.
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Se pensate che lo Stato sia una creazione puramente razionale, ripensateci.
L'idea che il potere sopravviva al leader, un essere umano mortale, è un mito potentissimo.
Le radici dello Stato moderno sono quindi profondamente intrecciate con la teologia e il mistero.
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L'idea di continuità politica che oggi diamo per scontata non nasce dalla logica secolare, ma da una "teologia politica" sviluppatasi nel Medioevo.
I giuristi dell'epoca attinsero a concetti religiosi e rituali quasi soprannaturali per concepire un'entità politica immortale.
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Il testo fondamentale per decifrare questo enigma è I Due Corpi del Re di Ernst Kantorowicz, pubblicato nel 1957.
L'opera svela come le idee sull'anima, il mistero dell'Eucaristia e persino creature mitologiche abbiano contribuito a forgiare la nostra realtà istituzionale.
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La Ribellione dei Boxer, svoltasi in Cina tra il 1899 e il 1901, rappresenta un evento cardine nella storia della Cina.
Fu un diffuso sollevamento popolare, caratterizzato da una triplice opposizione: anti-straniera, anti-imperialista e anti-cristiana.
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Il movimento dei Boxer era formalmente noto come "Società dei Pugni della Giustizia e della Concordia" (Yihetuan).
I membri vennero chiamati "Boxer" dagli occidentali per via della loro enfasi sulle arti marziali, o "pugilato cinese".
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Lo storico Joseph W. Esherick definisce "Ribellione dei Boxer" un nome improprio, poiché il loro obiettivo non era rovesciare la dinastia imperiale Manciù.
Il loro slogan programmatico era infatti "Sostenere i Qing, distruggere gli stranieri" (扶清滅洋, fu Qing mie yang).
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Nel 1974 in UK esce un saggio che ancora oggi è una pietra miliare nella storiografia del Periodo Moderno:
Lineages of the Absolutist State
(in italiano: Lo Stato Assoluto).
Scritto da Perry Anderson, fratello del più noto Benedict Anderson.
Vediamo perché è così importante.
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Il saggio è uno studio comparativo sullo Stato assolutista in Europa volto a colmare il divario tra modelli teorici generali e specifici casi storici, analizzando sia le caratteristiche strutturali generali dell'assolutismo sia le sue diverse manifestazioni in Europa.
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Nel XVI secolo, l’Europa occidentale vede nascere lo Stato Assolutista in risposta alla crisi feudale del XIV-XV secolo.
Non è più la sovranità frammentata del medioevo: il potere si concentra nel re, per mantenere il dominio nobiliare in un mondo ad economia mercantile.
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Come si navigava nel medioevo senza carte nautiche?
Si usavano i portolani: manuali che contenevano informazioni e disegni della costa, le distanze fra i vari porti, la presenza di scogli pericolosi o relitti, ecc.
In inglese si chiamano rutters dal portoghese roteiros.
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Il più antico portolano conosciuto è il Compasso da navegare, compilato da un anonimo, probabilmente toscano, verso il 1250.
È in lingua volgare, che non si può però definire toscano, genovese o veneziano, essendo frequenti i vocaboli catalani, provenzali, arabi e bizantini
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Sembra essere quindi uno dei primi usi attestati della lingua franca mediterranea, il Sabir, parlata in tutti i porti del mar Mediterraneo tra il XI secolo e tutto il XIX secolo, anche se ovviamente modificatasi nel corso dei secoli.
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Il verbale dell'audizione del sottocomitato della sicurezza interna del Congresso USA sulla Propaganda Comunista, ottobre 1954.
Molto divertente...
La testimonianza della Sig.ra Markward, parrucchiera infiltrata nel Partito Comunista Statunitense per conto della FBI.
"Usavano tutti questi sforzi per suscitare le emozioni delle persone e fargli pensare che il Partito Comunista è quello che è lì a combattere per le minoranze e che i partiti Democratico e Repubblicano sono solo strumenti di Wall Street e che ci porteranno via i soldi."