Piazza Castello accoglie @HelenJMacdonald insieme a @KelleddaMurgia; l’autrice britannica è una tra le maggiori natural writer degli ultimi anni, per @Einaudieditore è uscito il suo ultimo libro “Voli vespertini”
“Quando osserviamo la natura lo facciamo proiettando le nostre passioni umane su di essa, anche sugli sugli animali proiettiamo la nostra aggressività, le nostre pulsioni, i nostri sentimenti..” @HelenJMacdonald
@KelleddaMurgia riflette con la @HelenJMacdonald sul fatto che il nostro primo approccio con gli animali è nell’infanzia, attraverso un oggetto, un giocattolo spesso, che li rappresenta. Con questi animali-pupazzi stabiliamo un amore che è uso, possesso e abuso.
“La relazione tra bambini e animali giocattolo si basa sul fatto che il bambino crea un mondo in cui lui dispone totalmente della creatura, la domina. Questo aspetto si ripercuote, poi, sul rapporto che avrà con gli animali veri” @HelenJMacdonald
In “Voli vespertini” di @HelenJMacdonald non si parla solo del mondo animale, sono presenti anche molti temi politici: i movimenti migratori e lo sfruttamento dell’ambiente ad esempio.
“Quello che noi riteniamo immutabile nella struttura del mondo in realtà non lo è, possiamo modificare quello che ci sta intorno, per migliorarlo. Noi abbiamo una voce, possiamo parlare, abbiamo un potere, anche se spesso pensiamo di non averlo” @HelenJMacdonald
Di fanfiction, personaggi più o meno rubati e dell’eredità che ci lasciano i classici… perché leggere non è mai un’appropriazione indebita.
Inizia “Appropriazione indebita di personaggi altrui”, con Fabio Stassi, @chiara_valerio e Simonetta Bitasi. #FestLet
“Lo chiamo una sorta di imprinting fantastico: i primi personaggi che incontri da bambino ti segneranno per sempre. Finirai inevitabilmente per assomigliargli. Attenzione ai primi libri che si leggono.”
Fabio Stassi sui suoi primi ricordi letterari. #FestLet
"Quel che conta del classico è che è stato letto, sedimentato, stratificato da tutti."
"La letteratura è sempre di seconda mano."
Fabio Stassi e @chiara_valerio sul ruolo dei classici nel loro immaginario creativo. Ora, a #FestLet.
Il racconto appassionante, mitologico e divertente di un’impresa fissata nella storia conquista Piazza Castello tinta di blu 💙 @buffa_com e Francesco “Ciccio” Graziani in “Campioni del mondo”. #FestLet
Un fiume di persone (sempre tinte di blu 💙) ascoltano rapite un evento ormai incastrato nella memoria collettiva. #FestLet
(Al)”la conquista del west” insieme a
Sebastian Barry, Marcello Fois con la traduzione sempre perfetta di Marina Strologo a Palazzo San Sebastiano.☺️ #FestLet
“Le magie degli scrittori sono quelle di utilizzare oggetti molto pratici per costruire questioni apparentemente molto iperuraniche”
Marcello Fois dialoga con Sebastian Barry a Palazzo San Sebastiano. #FestLet
“Quello che amo dell’essere scrittore è il rivisitare la velocità, l’euforia e la contentezza dei miei passi di quando avevo sei anni ogni volta che mi dirigo nella stanza dove lavoro.”
Giovanni Falcone è simbolo di coraggio e sacrificio, eppure poco si dice del complicato percorso che lo portò a compiere scelte difficili in nome della giustizia. @robertosaviano ricostruisce la vita di questo “conoscitore del diritto”, ora insieme a Andrea Filippi.
"Saviano ci racconta di un coraggio, quello di Falcone, che non è mai incoscienza, di un uomo che ha una paura con cui deve imparare a convivere. È uno scavo in profondità. Un'opera di cui avevamo bisogno."
Andrea Filippi su "Solo è il coraggio" di @robertosaviano #FestLet
"Quando scrivi un libro così fai una scommessa: che chi legge possa contribuire a non far seccare il sangue versato." @robertosaviano a Festivaletteratura, in riferimento alla storia di Giovanni Falcone, al centro di "Solo è il coraggio". #FestLet
Continuano gli incontri sulla scuola a #FestLet, stasera si parla del digitale applicato alla didattica, tema più che mai attuale, con il sociologo e ricercatore @PaoloLandri, in dialogo con il docente di scuola superiore @EliosAnthos.
“La tecnologia non è mai neutra, durante la pandemia molti hanno pensato che certi strumenti potessero sostituire tanti aspetti della didattica” @PaoloLandri#FestLet
“Il rapporto tra tecnologia e pedagogia è biunivoco, molti di questi strumenti usati per la famosa DAD non sono stati ovviamente progettati per scopi scolastici, ma se ben tarati sono utili se si cambia modo di fare lezione” @PaoloLandri