L’arte e la carriera di due tra i più grandi illustratori italiani e non solo, a #FestLet: Vittorio Giardino e Milo Manara, con Emanuele Rosso, ci disegnano a parole le storie che li hanno resi celebri.
“Avevo velleità per la pittura, ma mi bocciarono all’ammissione per il liceo artistiche, mi iscrissi quindi ad architettura ma senza vocazione. Quando ho scoperto i fumetti ho capito che quella era la mia strada” #MiloManara a #FestLet
“Sono cresciuto con i fumetti, a pane e Paperino. Mi facevo leggere le storie da mia mamma e le imparavo a memoria. Poi ho iniziato subito a disegnare, ma ho fatto il liceo classico e in seguito ingegneria, disegnavo solo nel tempo libero” #VittorioGiardino
“Il fumetto, a differenza di quello che molti pensano, ha antenati di lusso come la grande pittura del passato e i più riusciti cicli di affreschi, penso a Giotto e Piero della Francesca” #VittorioGiardino #FestLet
“I fumetti negli ultimi anni si occupano sempre più di temi sociali e d’attualità, è stata un po’ abbandonata l’avventura. Io non ho mai avuto questa tentazione di trattare cose politiche ad esempio, il fumetto deve raccontare storie fantastiche” #MiloManara #FestLet
“I fumettisti sono degli scrittori che in più sanno disegnare”, ci dice con una battuta semiseria🙂 #MiloManara
Di fanfiction, personaggi più o meno rubati e dell’eredità che ci lasciano i classici… perché leggere non è mai un’appropriazione indebita.
Inizia “Appropriazione indebita di personaggi altrui”, con Fabio Stassi, @chiara_valerio e Simonetta Bitasi. #FestLet
“Lo chiamo una sorta di imprinting fantastico: i primi personaggi che incontri da bambino ti segneranno per sempre. Finirai inevitabilmente per assomigliargli. Attenzione ai primi libri che si leggono.”
Fabio Stassi sui suoi primi ricordi letterari. #FestLet
"Quel che conta del classico è che è stato letto, sedimentato, stratificato da tutti."
"La letteratura è sempre di seconda mano."
Fabio Stassi e @chiara_valerio sul ruolo dei classici nel loro immaginario creativo. Ora, a #FestLet.
Il racconto appassionante, mitologico e divertente di un’impresa fissata nella storia conquista Piazza Castello tinta di blu 💙 @buffa_com e Francesco “Ciccio” Graziani in “Campioni del mondo”. #FestLet
Un fiume di persone (sempre tinte di blu 💙) ascoltano rapite un evento ormai incastrato nella memoria collettiva. #FestLet
(Al)”la conquista del west” insieme a
Sebastian Barry, Marcello Fois con la traduzione sempre perfetta di Marina Strologo a Palazzo San Sebastiano.☺️ #FestLet
“Le magie degli scrittori sono quelle di utilizzare oggetti molto pratici per costruire questioni apparentemente molto iperuraniche”
Marcello Fois dialoga con Sebastian Barry a Palazzo San Sebastiano. #FestLet
“Quello che amo dell’essere scrittore è il rivisitare la velocità, l’euforia e la contentezza dei miei passi di quando avevo sei anni ogni volta che mi dirigo nella stanza dove lavoro.”
Giovanni Falcone è simbolo di coraggio e sacrificio, eppure poco si dice del complicato percorso che lo portò a compiere scelte difficili in nome della giustizia. @robertosaviano ricostruisce la vita di questo “conoscitore del diritto”, ora insieme a Andrea Filippi.
"Saviano ci racconta di un coraggio, quello di Falcone, che non è mai incoscienza, di un uomo che ha una paura con cui deve imparare a convivere. È uno scavo in profondità. Un'opera di cui avevamo bisogno."
Andrea Filippi su "Solo è il coraggio" di @robertosaviano #FestLet
"Quando scrivi un libro così fai una scommessa: che chi legge possa contribuire a non far seccare il sangue versato." @robertosaviano a Festivaletteratura, in riferimento alla storia di Giovanni Falcone, al centro di "Solo è il coraggio". #FestLet
Continuano gli incontri sulla scuola a #FestLet, stasera si parla del digitale applicato alla didattica, tema più che mai attuale, con il sociologo e ricercatore @PaoloLandri, in dialogo con il docente di scuola superiore @EliosAnthos.
“La tecnologia non è mai neutra, durante la pandemia molti hanno pensato che certi strumenti potessero sostituire tanti aspetti della didattica” @PaoloLandri#FestLet
“Il rapporto tra tecnologia e pedagogia è biunivoco, molti di questi strumenti usati per la famosa DAD non sono stati ovviamente progettati per scopi scolastici, ma se ben tarati sono utili se si cambia modo di fare lezione” @PaoloLandri