Inizia ora “Trent’anni di narrativa italiana migrante” con Pap Khouma, Elvira Mujčić e Sabrina Efionayi insieme a Georgiana Ursache, qui al Museo Diocesano. #FestLet
“La mia lingua madre è la lingua della fame, il francese quella della rabbia e l’italiano è la mia lingua dell’amore, perché ho scelto di scrivere in italiano”
Pap Khouma sulle sue lingue e sulla sua scrittura. #FestLet
“Quando sono arrivata in Italia mi sono resa conto che la persona che sono stata prima era vissuta in un’altra lingua, ho iniziato a scrivere per cercare di tradurre quell’altra vita e portare anche quella persona qui con me”
Elvira Mujčić sulla letteratura “apolide” #FestLet
“Io non sono una nuova generazione, sono una generazione presente. Non è vero che noi giovani siamo le generazioni future, siamo quelle presenti qui e ora”
“Ho usato per anni la lingua italiana per raccontare altri mondi, parlare di spiriti, mondi paralleli. Adesso ho preso la lingua italiana di Dante e l’ho trasportata nella mia lingua madre. Ho portato altri mondi nella mia lingua.”
“Con il mio libro volevo finalmente trovare il coraggio di raccontare la storia delle mie due madri e di come queste storie si siano intersecate per poi diventare la mia.”
Sabrina Efionayi sul rapporto tra madre e “lingua madre” #FestLet
“Agli aspiranti scrittori dico: non abbiate paura di raccontare ciò che vi sta più a cuore. L’importante è scrivere”
“Trent’anni di narrativa italiana migrante” si è appena concluso. Un incontro importante su temi attuali e pieni di tanti spunti, diviso tra Pap Khouma, Elvira Mujčić e Sabrina Efionayi e condotto da Georgiana Ursache.
Grazie per aver partecipato numerosi ☺️ #FestLet
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Di fanfiction, personaggi più o meno rubati e dell’eredità che ci lasciano i classici… perché leggere non è mai un’appropriazione indebita.
Inizia “Appropriazione indebita di personaggi altrui”, con Fabio Stassi, @chiara_valerio e Simonetta Bitasi. #FestLet
“Lo chiamo una sorta di imprinting fantastico: i primi personaggi che incontri da bambino ti segneranno per sempre. Finirai inevitabilmente per assomigliargli. Attenzione ai primi libri che si leggono.”
Fabio Stassi sui suoi primi ricordi letterari. #FestLet
"Quel che conta del classico è che è stato letto, sedimentato, stratificato da tutti."
"La letteratura è sempre di seconda mano."
Fabio Stassi e @chiara_valerio sul ruolo dei classici nel loro immaginario creativo. Ora, a #FestLet.
Il racconto appassionante, mitologico e divertente di un’impresa fissata nella storia conquista Piazza Castello tinta di blu 💙 @buffa_com e Francesco “Ciccio” Graziani in “Campioni del mondo”. #FestLet
Un fiume di persone (sempre tinte di blu 💙) ascoltano rapite un evento ormai incastrato nella memoria collettiva. #FestLet
(Al)”la conquista del west” insieme a
Sebastian Barry, Marcello Fois con la traduzione sempre perfetta di Marina Strologo a Palazzo San Sebastiano.☺️ #FestLet
“Le magie degli scrittori sono quelle di utilizzare oggetti molto pratici per costruire questioni apparentemente molto iperuraniche”
Marcello Fois dialoga con Sebastian Barry a Palazzo San Sebastiano. #FestLet
“Quello che amo dell’essere scrittore è il rivisitare la velocità, l’euforia e la contentezza dei miei passi di quando avevo sei anni ogni volta che mi dirigo nella stanza dove lavoro.”
Giovanni Falcone è simbolo di coraggio e sacrificio, eppure poco si dice del complicato percorso che lo portò a compiere scelte difficili in nome della giustizia. @robertosaviano ricostruisce la vita di questo “conoscitore del diritto”, ora insieme a Andrea Filippi.
"Saviano ci racconta di un coraggio, quello di Falcone, che non è mai incoscienza, di un uomo che ha una paura con cui deve imparare a convivere. È uno scavo in profondità. Un'opera di cui avevamo bisogno."
Andrea Filippi su "Solo è il coraggio" di @robertosaviano #FestLet
"Quando scrivi un libro così fai una scommessa: che chi legge possa contribuire a non far seccare il sangue versato." @robertosaviano a Festivaletteratura, in riferimento alla storia di Giovanni Falcone, al centro di "Solo è il coraggio". #FestLet
Continuano gli incontri sulla scuola a #FestLet, stasera si parla del digitale applicato alla didattica, tema più che mai attuale, con il sociologo e ricercatore @PaoloLandri, in dialogo con il docente di scuola superiore @EliosAnthos.
“La tecnologia non è mai neutra, durante la pandemia molti hanno pensato che certi strumenti potessero sostituire tanti aspetti della didattica” @PaoloLandri#FestLet
“Il rapporto tra tecnologia e pedagogia è biunivoco, molti di questi strumenti usati per la famosa DAD non sono stati ovviamente progettati per scopi scolastici, ma se ben tarati sono utili se si cambia modo di fare lezione” @PaoloLandri