Il 2 giugno 1953 un anziano e malato signore assiste in un cinema di Coburgo, in Baviera, alla proiezione dell'incoronazione di sua cugina #ElisabettaII.
Questa è la #storia di un principe reale inglese che diventa un gerarca nazista: Carlo Edoardo di Sassonia-Coburgo-Gotha.
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Leopold Charles Edward George Albert nasce nel 1884 nel palazzo di Claremont House, nel Surrey. Suo padre, il principe Leopold, duca di Albany, earl di Clarence e barone Arklow, è il figlio prediletto della regina Vittoria e del principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha.
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Il principino nasce orfano, il padre soffre di emofilia, una malattia genetica che la regina Vittoria passa a metà delle case reali europee fra cui quella dello zar, e muore tre mesi prima della sua nascita, lasciandolo solo con la sorella nella famiglia "allargata" reale.
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La sua infanzia si svolge quindi fra il palazzo di famiglia, le residenze reali, il collegio di Eton fino a quando nel 1899 accade l'evento che gli cambierà tutta la vita: il duca Alfredo di Sassonia-Coburgo-Gotha, principe dell'Impero Tedesco, muore senza eredi.
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Il Kaiser Guglielmo II chiede a sua nonna, la regina Vittoria, capo della casata dopo la morte del marito, un successore al ducato. I primi in linea di successione sarebbe uno dei suoi figli, il principe Arthur di Connaught, e il suo primogenito, ma entrambi si rifiutano.
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Tocca quindi a Carlo Eduardo, appena quindicenne, a trasferirsi in Germania sotto la tutela del cugino, il Kaiser, iscriversi alla scuola dei cadetti prussiani e imparare a diventare un vero aristocratico tedesco fino all'incoronazione come duca di Coburgo e Gotha nel 1905.
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Nel giugno 1914 Carlo Eduardo è al castello di Windsor a visitare madre e sorella rimaste in Inghilterra quando arriva la notizia dell'assassinio dell'erede al trono austroungarico, l'arciduca Franz Ferdinand: è la Grande Guerra e le famiglie nobili europee si spaccano.
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Come principe dell'Impero Tedesco è dovere di Carlo Eduardo arruolarsi. Riesce a farsi assegnare al fronte orientale contro la Russia proprio mentre tutti i nobili di origine tedesca del Regno Unito, per motivi patriottici opposti, anglicizzano il nome delle loro casate.
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È così che nel 1917 i Sassonia-Coburgo-Gotha della casa reale britannica diventano Windsor, i Battenberg Mountbatten, i Tecks Athlones e Carlo Eduardo si trova privato di tutti i suoi titoli nobiliari in Gran Bretagna e nel 1919 dichiarato "traitor peer", traditore.
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La sconfitta della Germania lo obbliga ad abdicare anche al suo trono principesco mentre la rivoluzione tedesca rischia di fargli perdere tutte le sue proprietà. È in quel momento che, per paura del bolscevismo, si avvicina alle milizie di estrema destra dei Freikorps.
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Passando attraverso varie formazioni paramilitari di destra Carlo Eduardo giunge alla fine nel 1933 al partito nazista, il cui leader Adolf Hitler aveva già incontrato fin dal 1922, contribuendo con la sua fama a legittimarlo sia in patria che all'estero.
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Salito al potere, Hitler lo usa come suo rappresentante all'estero, specialmente presso la sua vecchia patria come presidente della Anglo-German Friendship Society, dove ebbe anche stretti contatti col re Eduardo VIII col quale condivideva l'ammirazione per il Führer.
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Ma l'incarico ricevuto dal regime nazista che rende tristemente famoso Carlo Eduardo è quello di presidente della Croce Rossa tedesca, un ruolo onorifico, ma che lo rende responsabile di non essere intervenuto sulle politiche eutanasiche messe in atto dai suoi sottoposti.
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Catturato dai statunitensi alla fine della guerra viene rinchiuso in un campo di prigionia per nazisti da dove inutilmente sua sorella e suo marito, membri influenti della corte britannica, cercheranno di liberarlo o almeno fargli avere un trattamento migliore.
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Grazie al suo retaggio, e al fatto che sua figlia diventa madre del principe ereditario di Svezia, riesce però ad evitare una condanna per crimini contro l'umanità e viene sanzionato solo come affiliato del partito nazista, privato delle sue proprietà e ridotto in povertà.
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Dal periodo delle monarchie, imparentate tutte fra loro ma incapaci di evitare il dramma della WWI, all'anticomunismo viscerale fino alla complicità col regime necrofilo nazista: la biografia di Carlo Eduardo di Sassonia-Coburgo-Gotha è la storia dell'Europa del XX secolo.
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La storia dell'Impero Britannico non è solo fatta di re e statisti.
Per quattro secoli è stato plasmato dal Venture Colonialism, dove imprese private, piuttosto che lo Stato, hanno preso l'iniziativa nella sua espansione e amministrazione.
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Il Venture Colonialism utilizzò due concetti giuridici.
Il primo fu la Joint Stock Company, una delle prime forme di società, utilizzata per finanziare grandi attività commerciali in cui i soci possiedono quote e partecipano agli utili proporzionalmente al loro investimento.
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Essa derivava dalla Commenda medievale, nata nelle città marinare italiane, che univa il mercante, che forniva la nave e l'expertise, agli investitori, che fornivano i capitali, in una società che finanziava spedizioni commerciali via mare, riducendo i rischi per i singoli.
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Se pensate che lo Stato sia una creazione puramente razionale, ripensateci.
L'idea che il potere sopravviva al leader, un essere umano mortale, è un mito potentissimo.
Le radici dello Stato moderno sono quindi profondamente intrecciate con la teologia e il mistero.
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L'idea di continuità politica che oggi diamo per scontata non nasce dalla logica secolare, ma da una "teologia politica" sviluppatasi nel Medioevo.
I giuristi dell'epoca attinsero a concetti religiosi e rituali quasi soprannaturali per concepire un'entità politica immortale.
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Il testo fondamentale per decifrare questo enigma è I Due Corpi del Re di Ernst Kantorowicz, pubblicato nel 1957.
L'opera svela come le idee sull'anima, il mistero dell'Eucaristia e persino creature mitologiche abbiano contribuito a forgiare la nostra realtà istituzionale.
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La Ribellione dei Boxer, svoltasi in Cina tra il 1899 e il 1901, rappresenta un evento cardine nella storia della Cina.
Fu un diffuso sollevamento popolare, caratterizzato da una triplice opposizione: anti-straniera, anti-imperialista e anti-cristiana.
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Il movimento dei Boxer era formalmente noto come "Società dei Pugni della Giustizia e della Concordia" (Yihetuan).
I membri vennero chiamati "Boxer" dagli occidentali per via della loro enfasi sulle arti marziali, o "pugilato cinese".
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Lo storico Joseph W. Esherick definisce "Ribellione dei Boxer" un nome improprio, poiché il loro obiettivo non era rovesciare la dinastia imperiale Manciù.
Il loro slogan programmatico era infatti "Sostenere i Qing, distruggere gli stranieri" (扶清滅洋, fu Qing mie yang).
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Nel 1974 in UK esce un saggio che ancora oggi è una pietra miliare nella storiografia del Periodo Moderno:
Lineages of the Absolutist State
(in italiano: Lo Stato Assoluto).
Scritto da Perry Anderson, fratello del più noto Benedict Anderson.
Vediamo perché è così importante.
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Il saggio è uno studio comparativo sullo Stato assolutista in Europa volto a colmare il divario tra modelli teorici generali e specifici casi storici, analizzando sia le caratteristiche strutturali generali dell'assolutismo sia le sue diverse manifestazioni in Europa.
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Nel XVI secolo, l’Europa occidentale vede nascere lo Stato Assolutista in risposta alla crisi feudale del XIV-XV secolo.
Non è più la sovranità frammentata del medioevo: il potere si concentra nel re, per mantenere il dominio nobiliare in un mondo ad economia mercantile.
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Come si navigava nel medioevo senza carte nautiche?
Si usavano i portolani: manuali che contenevano informazioni e disegni della costa, le distanze fra i vari porti, la presenza di scogli pericolosi o relitti, ecc.
In inglese si chiamano rutters dal portoghese roteiros.
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Il più antico portolano conosciuto è il Compasso da navegare, compilato da un anonimo, probabilmente toscano, verso il 1250.
È in lingua volgare, che non si può però definire toscano, genovese o veneziano, essendo frequenti i vocaboli catalani, provenzali, arabi e bizantini
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Sembra essere quindi uno dei primi usi attestati della lingua franca mediterranea, il Sabir, parlata in tutti i porti del mar Mediterraneo tra il XI secolo e tutto il XIX secolo, anche se ovviamente modificatasi nel corso dei secoli.
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Il verbale dell'audizione del sottocomitato della sicurezza interna del Congresso USA sulla Propaganda Comunista, ottobre 1954.
Molto divertente...
La testimonianza della Sig.ra Markward, parrucchiera infiltrata nel Partito Comunista Statunitense per conto della FBI.
"Usavano tutti questi sforzi per suscitare le emozioni delle persone e fargli pensare che il Partito Comunista è quello che è lì a combattere per le minoranze e che i partiti Democratico e Repubblicano sono solo strumenti di Wall Street e che ci porteranno via i soldi."