Su #LaRussa 🧵 Nell'ampia bibliografia sulla normalizzazione del fascismo mi sembra manchino le pagine sull'operazione simpatia portata avanti da media complici consapevoli (e anche inconsapevoli) sul personaggio La Russa. (1/7)
La Russa militava nel Fronte della Gioventù. Bellocchio lo ha ritratto in “Sbatti il mostro in prima pagina”. Dal 1994, dopo la Svolta di Fiuggi, si è ripulito sfruttando la sua verve che lo ha fatto diventare un personaggio mediatico. (2/7)
Ha sfruttato più o meno consapevolmente le zone grigie della “locura” (cit. Boris) berlusconiana per giocare la parte del Simpatico sbruffoncello. Battuta sempre pronta, irridente personaggio da bar. Sempre presente alle feste. (3/7)
Commedia all'italiana purissima. Senza critica. Solo col trash. Con Mediaset e Fiorello che normalizzano in un paese che vede la “simpatia”, il “fare ridere” come un valore in sé, un sinonimo di intelligenza e affidabilità, che attrae e porta addirittura a farsi votare. (4/7)
Purtroppo, però, la “simpatia” non è una categoria politica. La Russa è sempre rimasto un erede puro e intransigente dell'MSI, quindi del Fascismo. Adesso è la seconda carica dello Stato. Quello stesso Stato che i fascisti cento anni fa svuotarono di tutto. (5/7)
Però quanto ridere, quando Fiorello faceva l'imitazione di La Russa come seduttore macho destinato al fallimento. E che ridere quando il suo stile oratorio cercava di mascherare le sue idee politiche (che sarebbero sempre incostituzionali, tra l'altro). (6/7)
Adesso vediamo se spuntano fuori quelli che dall'opposizione sono arrivati in soccorso. Intanto, il buon giorno si vede dal mattino. (7/7)
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Il Partito Democratico ha ottimi politici (da @danieleviotti a @giuditta_pini passando per @peppeprovenzano) ma una cornice che non funziona più e un dibattito interno che assorbe tutto e non permette a niente di nascere. È un buco nero, che assorbe tutto quello che gli è vicino.
Dalle buone pratiche interne, alle forze di sinistra esterne (anche lì con ottimo e bel personale politico, da @ellyesse a @claudioriccio passando per @marcogrimaldi_). Tutto muore. E si è in questo interregno in cui il nuovo non riesce a nascere lasciando spazio ai mostri.
Mostri che, diciamolo, hanno ora non solo l’orizzonte politico della destra, ma hanno spazio per colonizzare tutto l’orizzonte politico, sociale e culturale italiano. Facendo razzia, svuotandolo, usandolo senza scrupoli per ottenere consenso.