[Thread] Dato che mi pare di aver usato “moderato” e “riformatore” a proposito delle dinamiche del Congresso, vorrei specificare alcune cose, perché temo che questi due termini vengano intesi in senso “occidentale” mentre applicati alla #Cina hanno altri significati. >
Quando si dice “riformatore” o “moderato” di un funzionario cinese si intende principalmente una propensione al mercato e alle aziende private (sto semplificando) più che un approccio politico riformista come lo intendiamo noi. >
Essere riformatore in Cina significa poi apportare alla macchina del Partito e dello Stato quegli accorgimenti che contribuiscono a gestire l'aspetto economico in senso più “liberale” ma all'interno di una cornice politica nella quale il ruolo del Pcc non è in discussione. >
Anche quando parlano di riforme in senso politico i funzionari del Pcc intendono un adeguamento, una modernizzazione dei processi di gestione di Stato e “fattori produttivi” in modo che il Partito possa continuare a controllare tutto il più possibile. >
Esempio: Deng Xiaoping passa come grande riformatore. E in economia lo fu (non da solo a dire il vero). Al di là delle aperture al mercato e al capitale straniero, le sue riforme economiche hanno anche contribuito a modificare ad es. il settore della ricerca e dell'innovazione. >
Ma in politica Deng fu un accentratore e comandò il Partito anche quando senza incarichi ufficiali, es. decisione di mandare esercito vs studenti (responsabilità che poi con grande astuzia affibiò all'allora premier Li Peng).Deng non mise mai in discussione la centralità del Pcc>
Per Hu Jintao il discorso è diverso: è stato di sicuro l'ultimo emblema della guida collegiale, ma è stato un leader di transizione; un ponte tra Jiang e Xi, un ponte tra la Cina che completava la sua massima spinta economica e la necessità di un periodo di consolidamento. >
Ma politicamente Hu è quello della legge marziale in Tibet, della chiusura dello Xinjiang durante gli scontri del 2009 e del numero di arresti di dissidenti del 2008. Vero che durante il suo periodo c'era più discussione >
ma mai Hu ha pensato a riformare la politica cinese nel senso moderato che potremmo attribuire noi. vabbe sorry per lungaggine /fine
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Nuovo Comitato Permanente #Pcc#Cina thread: viste le nomine il simbolo del Congresso sarà l’allontanamento di Hu Jintao visto ieri: Xi Jinping manda in soffitta anche l’ultimo barlume di “guida collegiale” e disegna il Partito a sua immagine. >
Xi Jinping, Li Qiang, Zhao Leji, Wang Huning, Cai Qi, Ding Xuexiang, Li Xi. Li Qiang sarà il premier, fedele di Xie segretario del Partito di Shanghai, responsabile della gestione (non proprio ottimale) del Covid a Shanghai. È il vero schiaffo di Xi all’ala moderata del Partito>
Zhao Leji rimane da scorso CP, anche lui alleato di Xi già a capo del dipartimento di disciplina del Partito. Come lui rimane anche Wang Huning di cui abbiamo parlato a lungo, ideologo e alleato “politico” di Xi, è lui che ha disegnato la visione politica della nuova era di Xi>
#Pcc#Congress thread: Cosa sappiamo: Li Keqiang, Wang Yang e i due ex Comitato Permanente Li Zhanshu e Han Zheng (era vice premier) fuori. Per limiti di età, si dirà. Limiti che non valgono per Xi e Zhang Youxia, vicepresidente della Commissione militare centrale. >
Fuori dal Comitato centrale (11 donne su 205) il capo della diplomazia Yang Jiechi e vicepremier Liu He. L’attuale ministro Esteri Wang Yi, nonostante i 69 anni, è tra i nuovi membri del CC. Potrebbe entrare nel Politburo e sostituire Yang Jiechi >
Al suo posto si dice possa andare l’attuale ambasciatore cinese Usa Qin Gang, fedelissimo di Xi (si parla anche di Liu Jianchao). Importante nomina anche quella del nuovo capo dell’anti corruzione. Nel suo discorso Xi Jinping ha specificato che non si fermerà, anzi. >