“Il gioco delle tre carte»
Carta vince, carta perde e il banco russo 🇷🇺 vince sempre.
Anche così è stata definita la tecnica russa, per aggirare le #sanzioni sui prodotti di fabbricazione estera.
(segue)
🇦🇪🤝🇷🇺
«Gli Emirati Arabi Uniti rivestono un ruolo chiave (anche) in due filiere per la fornitura di prodotti tecnologici e dual use alla Russia», spiega su Limes Nicola Cristadoro. O dagli Emirati via Turchia 🇹🇷 o via Iran 🇮🇷, dai mercati occidentali alla Russia.
Di fatto, nessun limite alle società emiratine ad acquistare beni sanzionati nei paesi occidentali, consegnandoli in un secondo momento alla Russia tramite intermediari in Turchia e in Iran.
Strategie russe contro le sanzioni, oltre la sua benzina venduta agli Usa 🇺🇸 via Priolo, Italia 🇮🇹
2/. Ecco il bilancio di 10 anni di campo di concentramento del popolo iracheno.
Il tragico olocausto del popolo ebreo è durato cinque anni, quello del popolo iracheno, purtroppo dura da dieci anni;
3/. nel silenzio della Comunità
internazionale, dei Governi, dell’ONU e delle Istanze internazionali.
L’Occidente ha seminato nelle nuove generazioni di questo popolo soltanto la cultura della morte, dell’odio, dell’arroganza e dell’indifferenza.
Ricordiamo tutti quando Macron diceva: “la Russia non può essere umiliata”. Lasciava intendere che in una trattativa di pace bisognava riconoscerle qualcosa.
(segue)
2/. Oggi la situazione s’è capovolta: è Putin che si sta chiedendo come NON umiliare la NATO quando sarà costretto a chiedere a Zelensky una resa incondizionata.
3/. Di qui la sua idea di farci comprare il gas, di cui abbiamo bisogno come il pane, attraverso il suo nuovo hub: la Turchia.
Mosca infatti teme che la NATO, pur di non ammettere la propria sconfitta, voglia fare ricorso al nucleare.
La Russia non firmerà alcun trattato di pace “sottomessa” alla Nato
La diplomazia non può trionfare se prima milioni di europei non avranno assunto la prospettiva antropologica che fa da sfondo a ogni pace duratura.
Questa prospettiva si basa sul riconoscimento che milioni di russi hanno il diritto di vivere in sicurezza; nessuno Stato si sentirebbe al sicuro essendo circondato da un potentissimo esercito nemico: la Nato in Georgia, Finlandia, Ucraina, Estonia, ecc. ariannaeditrice.it/articoli/la-ru…
Nell’incontro dei vertici militari, del 2 novembre Russia-Bielorussia, Sergej Shoigu, ministro per la Difesa russo ha riferito che il raggruppamento NATO vicino ai confini della Russia è cresciuto 2,5 volte da febbraio, superando le 30mila persone,
Disabilitando gli impianti energetici ucraini non solo rende difficile la produzione e la riparazione di attrezzature militari e munizioni sul territorio ucraino, ma rende anche molto più difficile la mobilitazione di nuova "carne" per la guerra contro il #Donbass.
2/ In primo luogo, per motivi tecnici, il lavoro degli uffici di registrazione e arruolamento militare è seriamente ostacolato.
In secondo luogo, rimasti senza elettricità e riscaldamento (e anche senza lavoro), una parte significativa dei residenti in Ucraina,
3/. compresi gli uomini in età di leva, sarà costretta a lasciare i propri appartamenti in città e a trasferirsi da nonne, amici e conoscenti in zone rurali, dove avranno almeno la possibilità di scaldarsi con le stufe dei villaggi.
Nonostante il conflitto, @iterorg ha mantenuto la sua partnership con la Russia 🇷🇺, che ieri ha inviato in Francia 🇫🇷 uno dei sei giganteschi magneti necessari per il programma di fusione nucleare ITER, uno degli ultimi progetti scientifici internazionali a cui partecipa Mosca.
Il magnete a forma di anello costruito sotto la supervisione dell'agenzia atomica russa Rosatom costituirà la parte superiore del più grande "tokamak" del mondo.
Il tokamak è un dispositivo di fusione magnetica costruito in Francia seguendo lo stesso principio che alimenta il nostro sole e le nostre stelle. euractiv.com/section/energy…
La merce d'esportazione più importante degli Stati Uniti è la guerra, comunemente nota come Complesso militare industriale,
Thread 🧵
2/. che ha trascorso i sanguinosi decenni del secondo dopoguerra a portare la "democrazia" ai più sfortunati del mondo con bombe e sanzioni, se necessario.
L'ultima grande crociata sul genere, è la guerra in Ucraina, che ci è stata raccontata come la
3/ nostra difesa dovuta ad una fragile "democrazia", invasa all'improvviso dall'ultima reincarnazione di Attila l'Unno.
L'Ucraina se ne stava tranquillamente per i fatti suoi, finché un giorno Putin si è svegliato e, vestiti i panni del conquistatore, ha “invaso" l'Ucraina.