L'Italia non è più un paese democratico da un pezzo, l'epurazione di Enzo Biagi, licenziato dalla Rai con una raccomandata con ricevuta di ritorno dopo il famoso editto che mise fuori anche Luttazzi e Santoro per un preciso desiderio di berlusconi,
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dovrebbe ancora togliere il sonno a tutti quelli che si vantano dell'Italia e la mettono sulla bilancia insieme ai regimi, nei quali, almeno, nessuno riveste con la democrazia atti violenti e contrari al minimo sindacale della civiltà democratica
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com'è stata appunto la cacciata di un professionista con la maiuscola, la cui unica colpa è stata quella di fare bene il suo lavoro e non piegarsi mai alla prepotenza del potente di turno. #EnzoBiagi #6novembre
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Alla Rai c'è Porta a Porta, un format che non esiste in nessun altro paese del mondo civile dove nessun giornalista ha un programma che va in onda cinque giorni su sette, trasformato nel tempo nella dependance del parlamento,
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ma il cosiddetto ministro della cultura già direttore del tg2 trasformato nell'ufficio stampa della lega da lui stesso medesimo, si lagna dell'egemonia della sinistra al servizio pubblico.
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Quando molti anni fa a Marcelle Padovani, giornalista, amica personale di Giovanni Falcone, corrispondente del “Nouvel Observateur” fu chiesto di spiegare “Porta a Porta” ai lettori francesi disse di non saper sintetizzare perché nel mondo non c’erano un programma analogo,
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E visto che qui dentro piacciono tanto le puntualizzazioni, nelle stesse ore in cui lo scorso anno si manifestava alla #gkn Letta twittava della fantastica vittoria del volley italiano.
Conte invece non twittava e il 15 settembre alla gkn c’era andato di persona.
Malta, il paese di Metsola, presidente del parlamento europeo, è l'unica nazione europea dove l'aborto è ancora completamente illegale, senza eccezioni.
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Per i medici che praticano l'aborto è prevista la condanna fino a quattro anni e la revoca perpetua della licenza di esercitare la professione, per le donne che abortiscono gli anni di reclusione sono tre.
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Alla presidenza del parlamento europeo c'è una donna che arriva da questa cultura e l'hanno eletta, non si è imposta.
Non deve stupire quindi, l'intesa con Giorgia Meloni. #4novembre
Il bello è che queste cose attirano anche l'attenzione delle istituzioni, quelle che dovrebbero occuparsi di chi non ce la fa e scoprire perché, non di questi 'fenomeni' che fanno di tutto perché si parli di loro. editorialedomani.it/fatti/carlotta…
Le onorificenze assegnate in nome della repubblica e cioè di tutti noi andrebbero centellinate e date solo dopo accurate selezioni, invece mi pare che ultimamente vengano elargite a piene mani senza che ci sia un reale motivo per meritarle. -->
Solo negli ultimi tempi hanno ricevuto un'onorificenza dalle mani del capo dello stato Myrta Merlino, Angelino Alfano, John Elkann e la famosa neolaureata 'modello' che dovrebbe spiegare un po' di cose, -->
Un paese dove in parlamento c'è gente che giura sulla Costituzione nata dalla Resistenza antifascista ma non si è mai dissociata dal fascismo; un paese dove fino a poco tempo fa, in quel parlamento, sedeva una che di cognome fa mussolini.
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Il 25 aprile non è la festa della libertà, della riconciliazione, né tanto meno della pacificazione, ci mancherebbe pure: è la festa della Liberazione dal fascismo e riconosce nell'antifascismo il fondamento indispensabile per la democrazia.
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Il 25 aprile è divisivo solo per chi continua ad avere dentro di sé il germe infame del fascismo e, nell'italietta del volemose bene e dei governi di 'unità nazionale'
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Non se la prenda Laura #Boldrini, ma certe cose in un momento come questo non danno solo il la alla destra per infastidirla: preoccupano molto anche a sinistra.
Abbiamo la neo ministra che farà strame dei diritti delle donne, delle famiglie,
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ai problemi e ai drammi che c'erano con questo governo se ne sono aggiunti altri e sono giganteschi, davvero non c'è altro che possa fare in questo preciso momento un'onorevole di un partito di centrosinistra che siede in parlamento
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per portare le urgenze e le istanze di chi l'ha votata all'attenzione del governo?
Sono importanti certe battaglie?
Sì, ma c'è un momento per tutto.
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