E così gli stati uniti del 'democratico' Biden chiedono l'immunità per bin Salman per il brutale massacro di Jamal Khashoggi.
Erdogan, diventato il saggio alleato d'Europa, aveva già spianato la strada quando consegnò gli atti del processo a Riyad. 1)
Nel settembre scorso bin Salman, eletto all'unanimità da se stesso è diventato primo ministro, quella nomina è servita proprio per tutelarlo da eventuali procedimenti giudiziari.
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Ora, con l'immunità, il capo della più potente monarchia assoluta del mondo si mette al riparo da questo ed altri crimini perché la più grande democrazia, quella che tutto il pianeta invidia, ha deciso che il petrolio arabo vale più della vita umana.
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I grandi valori occidentali sono questa roba qui. #18novembre
#renzi sarà felicissimo della richiesta di clemenza degli USA per uno dei suoi migliori amici, felice e ancor più legittimato a mantenere le sue relazioni economiche col regime saudita.
Hatice Cengiz è la compagna di Jamal Khashoggi, l'ultima volta che lo ha visto vivo è stato il 2 ottobre 2018, quando entrò nel consolato arabo a Istanbul per non uscire più.
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renzi non si limitò a parlare del regime di bin Salman come del "nuovo rinascimento arabo", disse anche che l'Arabia Saudita è un baluardo contro l'estremismo islamico, l'Arabia dove non solo si lapidano le donne in nome della sharia, si impiccano i gay e si imprigionano,
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si torturano e si squartano i dissidenti ma si armano i terroristi che hanno fatto dello Yemen un cimitero a cielo aperto.
Dei 19 componenti del commando che dirottò gli aerei negli attentati alle Twin Towers 15 provenivano dal regime "baluardo" tanto caro a renzi.
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Nel 2019 grazie alla lega calcio i sauditi hanno ospitato due supercoppe italiane, a gennaio il torneo si svolse a Gedda, a due passi dalla piazza dove a Raif Badawi, il blogger arrestato nel 2014 e condannato a dieci anni di carcere perché aveva osato aprire un sito web
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Grazie alla presidenza di Foa è dai tempi del Conte1 che Raidue è diventata praticamente l'ufficio stampa della lega e della destra, curioso che stupisca il pensiero di chi ci lavora dentro.
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Una volta esisteva la lottizzazione che, pur essendo insopportabile, la Rai non è una proprietà della politica ma un servizio per i cittadini, quantomeno riusciva a mantenere una parvenza di decenza,
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grazie alla 'riforma' della Rai di renzi che l'ha consegnata totalmente nelle mani del governo ad ogni cambio della guardia bisogna assistere al miserabile assalto alla diligenza che riempie il servizio pubblico di yes-women, yes-man e protégé del podestà di turno.
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La destra, inventa e alimenta polemiche inesistenti perché sa di trovare un'ottima sponda anche tra i sedicenti democratici, quelli che dovrebbero occuparsi di fare opposizione alla destra, non farci pappa e ciccia per diplomazia, capito Conte?
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meloni ha scritto il post, evidentemente su suggerimento di qualcuno pensando di aver calato l'asso di briscola e invece ha risvegliato l'annoso tema della questione femminile, del chi può, chi non può e chi non potrà mai.
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Su questo, se la nostra fosse una società sana fatta di gente altrettanto sana dovrebbe perdere alla grande, perché non c'è politica come quella della destra che delle donne se n'è sempre fregata e le ha sempre relegate a ruoli secondari.
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Un giochino che non potrebbe riuscire senza la collaborazione di sedicenti democratici che hanno preso a cuore la causa della prima donna 'premier' e pensano che vada difesa e protetta solo perché 'donna in quanto donna'.
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meloni è stata elevata ad eroina perché prima donna presidente del consiglio ma è una che ha scelto di stare nella destra più retriva e oscurantista che le donne le vede solo a casa davanti ai fornelli e a fare figli.
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Alla Rai c'è Porta a Porta, un format che non esiste in nessun altro paese del mondo civile dove nessun giornalista ha un programma che va in onda cinque giorni su sette, trasformato nel tempo nella dependance del parlamento,
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ma il cosiddetto ministro della cultura già direttore del tg2 trasformato nell'ufficio stampa della lega da lui stesso medesimo, si lagna dell'egemonia della sinistra al servizio pubblico.
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Quando molti anni fa a Marcelle Padovani, giornalista, amica personale di Giovanni Falcone, corrispondente del “Nouvel Observateur” fu chiesto di spiegare “Porta a Porta” ai lettori francesi disse di non saper sintetizzare perché nel mondo non c’erano un programma analogo,
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E visto che qui dentro piacciono tanto le puntualizzazioni, nelle stesse ore in cui lo scorso anno si manifestava alla #gkn Letta twittava della fantastica vittoria del volley italiano.
Conte invece non twittava e il 15 settembre alla gkn c’era andato di persona.