Nel porto di Khoms i gommoni sequestrati dalla #cosiddettaguardiacostieralibica (con la supervisione della marina militare Italiana e di Frontex) vengono restituiti agli scafisti nel giro di ore.
Perché scafisti e guardiacoste sono le stesse persone, hanno un doppio lavoro.
A Zwara lo scafista con il monopolio delle partenze nel 2021 era un poliziotto libico. Era uno dei peggiori, i suoi gommoni affondavano sempre.
La polizia libica fa capo al ministero dell'interno libico con cui l'Italia ha strettissimi rapporti.
Per saperne di più potete leggere questa mia inchiesta.
L'ho scritta grazie a mesi di lavoro d'indagine e interviste. ilmanifesto.it/marketing-e-mi…
Le ONG non hanno rapporti con gli scafisti. Non conoscono neanche i loro nomi.
Il governo italiano invece ha strettissimi rapporti con gli scafisti, li conosce, li arma, li supporta e li finanzia.
Chi dovremmo processare, quindi, per associazione a delinquere?
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AMELA, ragazzina eritrea deportata illegalmente dall'Italia in Libia, è stata uccisa da un libico per essersi opposta ad uno stupro.
E' una vittima del caso #AssoVentinove.
Volete sapere chi l'ha uccisa?
Io cerco le vittime dei respingimenti in Libia.
Qualche volta le trovo e stanno bene.
Altre volte le trovo ma non ci sono più.
Ci sono delle righe rosse sulle mie liste. Sono le persone morte.
Amela adesso è una riga rossa.
Solo questo?
NO.
Di Amela ci restano le sue foto - una bella giovane ragazza, gli occhi dolci e malinconici con lo sfondo del muro del lager. Resta il ricordo di lei che vive e vivrà per sempre nel cuore di chi l'ha conosciuta.
Resta un interrogativo: perché ha fatto questa fine?
Terza elementare, scuola pubblica. Arriva una nuova bimba, non parla italiano, esce da una situazione difficile. La chiameremo Charlotte.
(CONTINUA)
Le maestre sono un po' preoccupate per l'inserimento di Charlotte. I bambini no.
Charlotte è intelligente e impara l'italiano in tempi record. È solo, ovviamente, indietro in grammatica, perché la sua lingua madre è molto diversa. Diana, 8 anni, decide di aiutarla.
A casa di Charlotte i soldi sono pochi. Niente corsi pomeridiani.
Diana capisce che in Italia ci sono tante belle cose che si possono fare gratis.
Porta Charlotte alla biblioteca pubblica: "Puoi prendere 12 libri e tenerli un mese".
Vengono anche tutti i loro compagni.
Stavolta scrivo da genitore. E penso di parlare a nome di tanti altri genitori.
I "nuovi italiani" che stiamo crescendo sono bambini solidali con gli altri bambini. Sono "determinati" a proteggere coetanei a cui la #Meloni vorrebbe togliere diritti...
(SEGUE)
Hanno compagni di classe nati in Italia, che parlano solo italiano ma che per qualche assurda ragione devono essere cittadini di paesi a loro sconosciuti.
Hanno compagni disabili che amano e aiutano.
I nostri figli frequentano scuole pubbliche (non costosi istituti privati), dove le differenze sono normali e accrescono tutti.
Sono cresciuti nel Paese reale, dove è normale che la pelle abbia sfumature di colore diverse, dove si può avere un papà o due oppure zero.
#Tripoli
Osama si vantava di aver salvato una donna.
Lui, libico, vedovo.
L'aveva salvata davvero? No.
Un giorno era andato in uno di quelli che noi, in Italia, chiamiamo lager libici.
C'era una svendita, un black Friday, tutto il quartiere era in fila.
Cosa vendevano?
(SEGUE)
Vendevano persone.
"Vorrei una ragazza, ma giovane e in salute" precisò Osama ad Al Montasier, direttore del lager finanziato da progetti italiani. Gli serviva una domestica.
Scelse una delle nigeriane perché costavano meno, appena 600 dollari: la diciottenne Mary.
Osama portò via Mary. "Ti ho salvata" le ripeté in macchina.
La casa era grande. Osama illustrò a Mary il suo nuovo lavoro: pulire, lavare, cucinare, stirare.
Lo chiamò lavoro anche se non era previsto uno stipendio.
Omise un incarico: subire continui umilianti stupri.
Qualche mese fa sono andata a chiedere ai carabinieri se era normale che un tizio si facesse i selfie mentre sparava dal balcone con un fucile e li pubblicasse su Facebook.
"No" mi hanno risposto.
Il maresciallo mi ha dato retta e ha controllato. Ha anche fatto un discorso bellissimo sull'abuso di armi da fuoco nelle case degli italiani. Un discorso serio e sensato, che manco @beretta_g
Non credevo alle mie orecchie.
Da successive indagini è venuto fuori che l'uomo conviveva con un pregiudicato e pluricondannato per reati violenti. Incredibilmente aveva ottenuto il porto d'armi.
Hanno avviato la procedura per revocarlo.
#Marsala: la maestra di una scuola pubblica diagnostica #disgrafia e disturbi dell'apprendimento e consiglia ai genitori di 3 alunni di rivolgersi ad un neuropsichiatra infantile. #Roma: idem, per 5 bambini in una classe di 15.
Tutti in seconda elementare.
Che sta succedendo?
I genitori, ovviamente preoccupati, contattano la ASL, che fissa un appuntamento nel 2022. Perché, sostengono, prima dei 9 anni non ha senso parlare di #disgrafia.
Ma i genitori, davvero troppo angosciati, si rivolgono a carissimi neuropsichiatri infantili privati.
Perché tutte queste diagnosi fatte da maestre di scuole pubbliche?
Che è successo? E' stato forse distribuito un qualche opuscolo fuorviante ai maestri?