Thread by @Blowjoint

Nello splendido Eroina di @VaniuskaR, la storica e autrice propone una riflessione che, partendo proprio dalla sostanza che dà il titolo all'opera, si propone di fornire una maggior comprensione degli schemi dialettici che hanno veicolato il dibattito sulle droghe.

L'eroina diviene così l'elemento narrativo che funge da fil rouge dell'indagine condotta da @VaniuskaR.
Indagine che ha il merito di inquadrare e definire la tematica mediante vari livelli di lettura, ampliando la prospettiva in chiave sociale, storica, politica, antropologica.

Perché, si domanda Roghi, se l'eroina è percepita come la sostanza più antisociale in assoluto, se il suo consumo porta con sé rischi tanto elevati, se il suo commercio è illegale, essa è sempre più diffusa?

A partire da questo interrogativo, Roghi attua una ricostruzione in grado di integrare lucide riflessioni riguardo le problematiche del nostro sistema penitenziario, la componente politica del consumo di sostanze, la differente percezione di droghe e medicinali, le esperienze di

riduzione del danno in ambito nazionale e internazionale, la creazione dello stigma nei confronti dei tossicodipendenti, gli effetti del proibizionismo.

Ciò che emerge è un mosaico complesso, col quale non sempre è facile venire a patti, dal momento che “grazie a una vera e propria epica dei narcos, paradossalmente, del sistema mondiale della droga sappiamo senza dubbio molto di più di quanto sappiamo del drogato vicino a noi”.

Del resto, basterebbe esaminare la storia legislativa nazionale in materia di droghe, riassunta con ordine e rigore, a rendersi conto di quanto il divieto si sia rivelato una strategia perdente sin dalla sua attuazione, sostenuta dagli Stati Uniti fin dall'immediato dopoguerra.

Il ricorso a riferimenti, citazioni, e materiali d'archivio, diviene uno strumento supplementare in grado di facilitare la comprensione di quei meccanismi culturali che, regolando il diritto, hanno portato alla proibizione di alcune droghe e all'accettazione sociale di altre.

Ampio spazio viene inoltre concesso all'approfondimento della figura del tossicodipendente nell’ultimo secolo in chiave di lettura sociologica, seguendo un percorso che, partendo dall'iniziale segmentazione dei mercati illeciti, giunge ai più moderni fenomeni di policonsumo.

La guerra alla droga si è rivelata essere guerra alle persone, in Italia in particolare. L'espressione stessa è sintesi di una forma mentis finalizzata a creare un'interpretazione per la quale il nemico, essendo l'Altro, viene inquadrato in quanto elemento portatore di devianza.

Il capitolo che apre il volume narrando della storia di Valentina, eroinomane dall'età di tredici anni, sta lì a ricordarcelo.

Così come, sottolinea Roghi, non sempre la stampa italiana si è rivelata in grado di fornire una cronaca obiettiva e imparziale, mostrandosi maggiormente interessata a confezionare e diffondere quel panico morale che permea opinione pubblica, politica e strumenti di informazione.

Non è facile approcciare tematiche così complesse mediante un linguaggio semplice e immediato.
@VaniuskaR centra l'obiettivo, elaborando un'opera appassionata, in grado di coniugare efficacemente trattazione dell'argomento e necessità di sintesi.
#SpiniNelFianco