1/ Pochi giorni fa l’FSMA (alter ego belga di #Consob) ha pubblicato una comunicazione per aiutare a chiarire la diversa natura giuridica dei #cryptoasset, fissando alcuni punti fermi in attesa delle norme UE che evitino interpretazioni arbitrarie.
2/ In sintesi, per una corretta interpretazione è necessario chiedersi se i diritti da emettere siano incorporati in uno "strumento", cosa che generalmente accade quando i diritti sono fungibili.
3/ Se così non è, tendenzialmente non troveranno applicazione né il Regolamento Prospetti, né il Prospectus Act (ossia la normativa nazionale belga, che ha un ambito di applicazione materiale più ampio rispetto al Regolamento UE da cui deriva), né la MiFID.
4/Abbiamo, invece, facilmente un emittente di diritti incorporati in strumenti quando questi:
- rappresentano un diritto a partecipare ai risultati del progetto;
- sono negoziabili o, anche se non lo sono, hanno le caratteristiche che integrano l'obbligo di prospetto informativo
5/A questo punto (diritti incorporati in uno strumento) possiamo distinguere tra:
- il caso in cui uno strumento rappresenta un diritto nei confronti di un emittente e/o di un altro soggetto (ad esempio un garante);
- il caso in cui questo non avviene.
6/ Quando non esiste un emittente, come nel caso di token creati da protocolli informatici senza che ciò avvenga in esecuzione di un accordo tra emittente e investitore (#Bitcoin), in genere non si applicano né il Reg. Prospetti, né il Prospectus Act né le norme di cui alla MiFID
7/ Al più, ove bitcoin sia usato con funzione di mezzo di pagamento, troveranno applicazione le norme in tema di AML.
8/ Sensato. Il concetto di decentralizzazione resta fuori dal ragionamento, manifestamente non del tutto digerito (v. il richiamo paritetico a ether), ma è certamente un passo avanti.