L'analisi di Meloni sul Msi è faziosa e incompleta. Il partito che "ha traghettato milioni di italiani sconfitti" è stato un partito taxi per fascisti e collaborazionisti. Coinvolto in gravi episodi di violenza politica e con profonde radici nelle teorie razziste.
La fondazione del Msi sancisce di fatto la nascita del neofascismo italiano. Fra i suoi fondatori Pino Romualdi, già vicesegretario del Partito Fascista. Almirante funzionario della Repubblica Sociale Italiana e Rauti fondatore nel '50 dei Fasci di Azione Rivoluzionaria.
Già dal 1948 vi furono i primi arresti per sospetta ricostituzione del partito fascista: prima delle elezioni Romualdi, poi le incriminazioni di Julius Evola, Pino Rauti, Fausto Gianfranceschi, Clemente Graziani.
In seno al Movimento Sociale Italiano nasce l'organizzazione terroristica Ordine Nuovo fondato da Rauti. Con l’arrivo alla segreteria di Giorgio Almirante, Rauti e un gruppo di dirigenti in rottura con il Msi rientrò nel partito. Alla guida del movimento restò Clemente Graziani.
Ci sono poi esponenti di spicco della estrema destra neofascista eversiva e terrorista nati propri nel Movimento Sociale Italiano, come Stefano delle Chiaie fondatore di Avanguardia Nazionale.
Per dare un’idea del clima pesante che avrebbe preceduto la strage di Brescia, la cronaca di una manciata di giorni che vede coinvolti i neofascisti del MSI di Avanguardia nazionale, Ordine nuovo e altre organizzazioni parallele.
Milano: un partigiano viene ferito alla testa da un colpo di pistola; i 4 squadristi riescono a fuggire. Brescia (val Camonica): un posto di blocco intercetta due noti squadristi Kim Borromeo e Giorgio Spedini che trasportavano in un’auto un’ingente quantità ‘di esplosivo.
Milano: sparatoria fascista a Città studi contro tre operai. Nella notte due bombe distruggono la sede del “Gruppo Gramsci” e l’ufficio pubblicità del Corriere della Sera. Un commando fascista ferisce a colpi di pistola 4 persone.
Salerno: bande di criminali tentano di assalire l’università e si scatenano in violenze nel centro della città. Dieci fascisti vengono arrestati nella sede del Fronte della Gioventù. Padova: scoperto un campo di addestramento paramilitare fascista a Valpantena.
Roma: i fascisti sparano davanti al Liceo Croce. Milano: due fascisti sparano da un’auto, ad architettura e alla casa dello studente: una bambina è colpita al bacino. Varese: una bomba al mercato, 1 morto e un ferito grave.
Roma: sulla via Tiburtina quattro fascisti escono dalla sede del MSI e sparano numerosi colpi ad altezza d’uomo contro dei compagni che stavano distribuendo volantini. Milano: accoltellato uno studente di 17 anni in piazza
Maciacchini da una banda di otto squadristi.
Catanzaro: una squadra di Avanguardia Nazionale e del Fronte della Gioventù accoltella un gruppo di ragazzi. Prato: attentato alla linea Bologna-Firenze. Solo per un caso il direttissimo Parigi-Roma viene bloccato scongiurando una strage. L’azione è rivendicata da “Ordine
Nero”.
Milano: una bomba devasta l’esattoria civica. Lecco: un’altra bomba devasta la federazione del PSI. Reggio Emilia: due bombe in piazza della Resistenza. Macerata: bomba dentro il comune. A Savona una bomba rivendicata da Ordine Nero devasta l’atrio di un palazzo.
A Padova viene lanciata una bottiglia molotov contro l’abitazione del procuratore capo della repubblica. Verona: i fascisti sparano in faccia a uno studente, ferendolo gravemente, perché strappava manifesti di un comizio del MSI.
Bova Marina (Reggio Calabria): i fascisti fanno saltare con il tritolo la macchina del segretario regionale del PSI. 15 maggio, Catanzaro: i fascisti aggrediscono a sprangate un gruppo di militanti della FGCI. 21 maggio, Roma: esplode una bomba fascista all’ambasciata di Albania.
22 maggio, Napoli: fascisti del Vomero aggrediscono alle spalle 2 studenti e ne accoltellano uno. 25 maggio, Napoli: aggressione squadrista nella zona di piazza Gianbattista Vico. 28 maggio, Brescia la strage di piazza delle Loggia
L’omicidio di Sezze che coinvolse un deputato della Repubblica protagonista lui stesso di una sparatoria durante il suo comizio elettorale. Sandro Saccucci, deputato del Movimento Sociale, ex parà e fascista, sospettato d’aver partecipato al tentato golpe Borghese.
Oppure possiamo ricordare l'arresto di Romano La Russa insieme a Stabiliti, entrambi presenti nella rivolta del "Giovedì nero" di Milano, una serie di atti criminosi compiuti da neofascisti. Tra questi, vi è l'omicidio del poliziotto Antonio Marino colpito da una bomba.
E chi dice che il Msi aveva le "idee chiarissime sull'antisemitismo" vorrei ricordare le parole di Almirante, Segretario di redazione de La Difesa della razza. «Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti. Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei».
Qui per esempio nel 2017 Giorgia Meloni inaugurava il circolo di Fratelli d'Italia a Velletri. Appeso al muro il vessillo del Movimento Sociale Italiano intitolato al gerarca fascista Ettore Muti, segretario del Partito Nazionale Fascista nel periodo delle leggi razziali.
Nella sezione della Garbatella di Alleanza Nazionale, formazione elettorale del Movimento Sociale Italiano, che Giorgia Meloni dirigeva da responsabile giovanile spunta anche il poster con Mussolini. #Matrice?
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‘Ritorna il vecchio sogno’, si legge nello striscione dove è visibile il logo della sezione Msi (C e O con la saetta). La scritta dipinta su striscioni elettorali di Meloni al contrario è stata apposta di fronte alla storica sede del Fronte della Gioventù. #matrice
Lo striscione di Blocco Studentesco in una scuola di Pesaro. Di seguito una raccolta di scritte e striscioni che inneggiano al fascismo e alla marcia su Roma apparsi in Italia nelle ultime ore. A Brescia medaglia d'argento alla Resistenza, Toline e Concesio. #matrice
Di seguito una raccolta di scritte e striscioni che inneggiano al fascismo e alla marcia su Roma apparsi in Italia nelle ultime ore. A Monza cancellata la scritta 'Antifa' al suo posto uno striscione che celebra la marcia su Roma. Le foto di Cremona, Roma e Napoli. #matrice
13 giugno del 1921. Le squadre fasciste minacciano Francesco Misiano con una pistola. Viene picchiato, rapato e costretto a sfilare con un cartello al collo – «La patria va servita e io sono fascista» . In Italia cominciò quel giorno la morte del parlamento e della democrazia.
Antonio Gramsci così commentò l'episodio: «La prima affermazione dei Fasci in Parlamento è un atto cui non si può attribuire, nemmeno con i più stiracchiati contorcimenti mentali, nessun significato politico: è un atto di pura e semplice delinquenza.»
La spirale persecutoria fu innescata nell’agosto del 1920 quando Misiano raggiunse Fiume, dove prevedeva di effettuare una serie di comizi. Come reazione D'Annunzio emise un bando di proscrizione che equivaleva ad una sommaria condanna a morte da infliggersi "a ferro freddo".
I Democratici Svedesi vincono le elezioni e Magdalena Andersson si dimette. La Svezia svolta a destra, anzi estrema destra. Si perché nonostante il nome e i fiorellini quello di Åkesson è un partito etno-nazionalista, che si oppone a ogni tipo di immigrazione e di integrazione.
Le origini neonaziste dei Democratici svedesi sono state recentemente confermate nel loro "White book", uno studio sulla propria storia dalla fondazione al 2010. Questo descrive come i fondatori provenissero dal movimento fascista New Swedish, dalla scena skinhead e razzista.
Il primo presidente dei Democratici svedesi, Anders Klarström, era stato attivo nel movimento neonazista Nordiska rikspartiet ("Partito del regno nordico"). Mentre il primo revisore dei conti del partito era un veterano delle Waffen-SS. #matrice
Da mesi Paolo Mieli respinge ogni tentativo di accostare Meloni al fascismo. Seppur in parte, da storico, ha ragione nel sottolineare che Meloni non sarà mai Mussolini (nonostante la M). Il tentativo questa volta di dissociarla anche dal neofascismo è davvero troppo.
Innanzitutto l'errore, aldilà dei simboli, che hanno un peso, del video elogio a Mussolini, sta nel considerare Meloni come unico "player" del suo partito. Eppure la storia parla chiaro. FdI, partito di estrema destra, è nato dalla fuoriuscita del PDL considerato troppo moderato.
La fiamma ha valore simbolico, ma non solo. Molti dei dirigenti di FdI hanno un passato storico nei movimenti neofascisti. Come Fronte della Gioventù. Da Gasparri, Alemanno, La Russa, Isabella Rauti, figlia di Pino. E poi ci sono i nomi simbolo: Caio e Rachele Mussolini.
Il 7 settembre del 1938 veniva promulgato in Italia il Regio decreto legislativo numero 1.381, contenente “Provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri”. Il decreto che oggi compie 84 anni era composto da 5 articoli e stabiliva le seguenti aberrazioni:
1. agli ebrei stranieri è vietato “fissare stabile dimore nel Regno, in Libia e nei Possedimenti dell’Egeo”;
2. è da considerarsi ebreo “colui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se egli professi religione diversa da quella ebraica”;
Parto da questa immagine per parlare del ruolo dell'estrema destra italiana al fianco di Putin in Donbass. Riccardo Cocco ad Andrea Palmeri neofascisti di Forza Nuova che hanno lanciato una campagna pro-Cremlino e una raccolta fondi sul web per sostenere la guerra in 🇺🇦
I due neofascisti sono finiti in questi giorni al centro di un caso internazionale. Due i nomi che collegano l'estrema destra alla guerra in Ucraina e su cui si sono concentrate le attenzioni dei servizi di intelligence europei e americani. google.com/amp/s/www.open…
"Il 23 febbraio e il 6 marzo 2022, annotano le informative dell’intelligence, sono stati pubblicati due video di Cocco. Il 21 febbraio, sempre Cocco aveva partecipato, con Palmeri, ad una conferenza per sostenere le Repubbliche separatiste con donazioni e atti dimostrativi"