La noce moscata può diventare una potente sostanza allucinogena? Con quali effetti e con quali quantità? Dimmi che stai guardando amici senza dirmi che stai guardando amici. Un thread 1/n 🧵
Gli effetti indesiderati della noce moscata possono iniziare a palesarsi se ne dovessimo assumere quantità eccessive variabili dai 2 ai 15 grammi ma molto dipende anche dalla sensibilità individuale, dal peso e dal sesso della persona. 2/n
Dentro questa spezia ci sono alcune sostanze che prendono il nome di miristicina (principale componente dell'olio essenziale ricavato da Myristica fragrans e principio attivo precursore dell'MDMA) e l'elemicina (composto aromatico). 3/n
Le loro strutture chimiche sono molto simili a quelle delle amfetamine di sintesi, nonostante gli effetti percepiti da chi la assume possono essere paragonabili a quelli prodotti dall'LSD. 4/n
Questa spezia presenta infatti un'attività in grado di inibire le monoaminossidasi, ovvero gli enzimi coinvolti nella degradazione di neurotrasmettitori eccitatori come la serotonina e le prostaglandine, mediatori dei processi infiammatori dell'organismo. 5/n
Una volta assorbita dal corpo umano può produrre un composto che scatena una reazione nel sistema nervoso simpatico. Nella letteratura scientifica sono stati riportati alcuni casi dove sono state registrate intossicazioni da noce moscata (poche quelle fatali). 6/n
La noce moscata può avere sgradevoli effetti collaterali come febbre, nausea o vomito, eccitazione nervosa, fino a gravi disturbi psichici. Sintomi che possono durare diverse ore e poi spariscono nella maggior parte dei casi senza lasciare conseguenze sul lungo periodo. 7/n
Per via orale gli effetti sono più attenuati, quindi non c’è nessun problema di tossicità quando assumiamo la noce moscata in piccole quantità. Secondi gli studi, gli effetti nocivi diventano però più veloci e più forti quando questa spezia viene inalata o fumata. 8/n
Inoltre, la noce moscata è assolutamente sconsigliata durante la gravidanza. Un sovradosaggio comporterebbe l'inibizione delle prostaglandine procurando effetti dannosi per lo sviluppo del feto. 9/n
Nonostante abbia ricevuto l'approvazione accelerata da FDA, il lecanemab potrebbe finire per rappresentare un trionfo della speranza sull'evidenza per il trattamento dell'Alzheimer in fase iniziale. Un thread lungo ma spero interessante. Ecco le cose come stanno. 1/n 🧵
Il farmaco perfetto sarebbe efficace, privo di effetti collaterali, economico e facile da somministrare. Ed il lecanemab non soddisfa tutti questi criteri. Vediamo perché. 2/n
In primis, non arresta né inverte il declino cognitivo associato alla condizione neurodegenerativa che compromette ad esempio il linguaggio e la capacità di vivere in modo indipendente. 3/n
Dopo le ultime bestialità sugli Oreo e farina di insetti per tutelare il famosissimo e celebre made in Italy, eccone un'altra. Si meriterebbe una medaglia d'oro per tutte le figure di palta che sta collezionando. Lui e la scienza, un ossimoro da sempre. Un paio di cose. 1/4
Non è scientificamente corretto porre vino e tabacco sullo stesso piano e questo vale per l’oncologia o ad esempio per la cardiologia ma anche per il settore delle dipendenze. In generale, un abuso cronico e l’eccesso di utilizzo anche occasionale sono nocivi per la salute. 2/4
I conti si fanno con le quantità alcoliche. Ed è utile ricordare che l’alcol, essendo anche un solvente, è un fattore che potenzia notevolmente l’effetto cancerogeno ed irritativo dei prodotti della combustione del fumo di tabacco ad esempio. 3/4
La ricerca sui vaccini a mRNA parte da più di 30 anni: dalla sintesi dell’mRNA sintetico alle applicazioni a livello terapeutico. 1/6
Non a caso, nel 2009, vennero resi noti i risultati di un trial di CureVac su un vaccino a mRNA contro il tumore al polmone. Oltre 10 anni dopo, nessun effetto collaterale degno di rilievo per chi partecipò allo studio. clinicaltrials.gov/ct2/keydates/N… 2/6
Il trial è stato solo il primo di una lunga serie di studi, svolti ben prima dell’arrivo degli attuali vaccini a mRNA contro Sars-CoV-2. 3/6
Sono passati 25 anni da quando quel lunedì mattina a Pavia, quando, prima delle 9, un signore con il vestito delle grandi occasioni è entrato nel mio ufficio tenendo sotto il braccio una tesi di laurea, quella scritta dal figlio.
Cercava l'aula della seduta di laurea, che non era fissata quel giorno, e la presidenza della facoltà lo aveva mandato da me perché su quella tesi, come correlatore, c'era il mio nome.
Guardando la tesi c'era tutto quello che occorreva, ma non conoscevo lo studente. Guardando sul registro degli esami in cui ero in commissione, il nome non mi risultava.
Belle notizie per l'approvazione da FDA di Rebyota, primo farmaco microbiome based nella prevenzione delle recidive dell'infezione da Clostridioides difficile (CDI) negli adulti di età pari o superiore a 18 anni. 1/n 🧵
Clostridioides difficile (C. difficile) è un batterio che può causare una malattia potenzialmente letale che provoca diarrea ed una significativa infiammazione del colon. Negli Stati Uniti, la CDI è associata a 15.000-30.000 decessi all’anno. 2/n
Il tratto intestinale contiene milioni di microrganismi, spesso indicati come “microbiota intestinale”. Alcune situazioni, come l’assunzione di antibiotici per curare un’infezione, possono modificare l’equilibrio dei microrganismi nell’intestino. 3/n
Gli scienziati del Francis Crick Institute hanno scoperto che l'inattivazione di due geni che codificano per alcune protein-chinasi (NDR1 e NDR2), porterebbe ad un processo di neurodegenerazione nei topi giovani così come in quelli adulti. 1/n 🧵
Il loro studio sui neuroni di topo evidenzia il ruolo essenziale di queste proteine nel mantenimento delle funzioni cerebrali e nella prevenzione delle malattie che potrebbe rivelarsi utile per contrastare malattie neurodegenerative come Parkinson e SLA. 2/n
Nell'ambito del loro lavoro pubblicato su Life Science Alliance, i ricercatori hanno deciso di comprendere il ruolo delle chinasi, enzimi coinvolti nello sviluppo del sistema nervoso e nel mantenimento della fisiologia cerebrale. 3/n