Ragazzi, avete la visibilità di una partita della nazionale e vi impegolate con la privacy? Ma non lo avete un DPO a cui chiedere?
Ci sono due modi per accedere... tramite SOCIAL-LOGIN (che Dio ci scampi) o con registrazione diretta.
I disclaimer sono leggermente differenti.
Questo è quello con la registrazione classica con email. Non si può procedere senza cliccare e direi che è un click cumulativo
Con un solo click si
- ACCETTA il regolamento
- ACCETTANO i termini di uso (sono differenti?)
- ACCETTA LA PRIVACY POLICY
- ACCONSENTE AL TRATTAMENTO
Vediamo quante violazioni di cono in questo disclaimer?
Scommesse...?
1) la privacy policy NON SI ACCETTA, si riceve e basta.
2) il CONSENSO non può MAI essere obbligatorio o necessario
3) il consenso non può MAI essere omnicomprensivo e riguardare trattamenti differenti
4) ...nell'informativa avete scritto una cosa diversa.
Non male.
Già, perchè nell'informativa avere scritto DUE volte che il consenso è "FACOLTATIVO" e libero.
Cos'è, una bugia? Direi di si poichè è necessario dare il consenso per registrarsi e usare il sito.
Che brutta cosa... vediamo le implicazioni.
A parte l'evidente rischio di sanzioni da parte del Garante per violazione del GDPR, direi che la conseguenza peggiore è questa:
i dati condivisi con gli sponsor NON SONO UTILIZZABILI per fini di marketing.
Anzi, non li potevate nemmeno condividere. E' illecito farlo.
Forse è meglio che avvisiate gli sponsor:
Pandora
Ticketone
Lavazza
Philadelphia
Crodino
3Bee
Se usassero questi dati si macchierebbero di trattamento illecito e non penso che la prenderebbero benissimo: per loro la sanzione sarebbe elevata perchè è proporzionale al fatturato!
Altra implicazione: la gente! Tutti gli iscritti... speriamo che non siano già stati condivisi i loro dati
Comunque anche mia figlia di 6 anni lo sa: la privacy policy non si accetta, il consenso non è mai obbligatorio, non puoi vendere i miei dati senza un consenso specifico!
Chi si registra con Google o Facebook trova un dislaimer differente e la spunta non è obbligatoria. Ma è comunque sbagliato.
Anche qui, con un unico gesto, si accetta l'informativa e si acconsente alla comunicazione per fini di marketing.
...E le condizioni d'uso e il regolamento? Niente? qui non vi serve che vengano accettati? Bizzarro!
Transeat.
Stavo per dimenticarmi del cookiebanner... non lo vedo perchè uso Brave come browser ma lo sono andato a cercare.
Che dire?
Che non funziona!
Anche negando il consenso, i cookie (e le chiamate esterne che sono tracker e parificate ai cookie) sono attivi e non sono nemmeno pochi!
Decisamente non sono cookie tecnici!
Nel cookiebot c'è una cosa che non capisco... sono tutti a zero, non ci sono i dettagli dei cookie NON TECNICI. Per esempio qui dite che non fate analytics. Ma non è vero. L'analytics sul sito c'è eccome.
Sono confuso.
Prosit.
Mi sa che bisogna aggiungere un dettaglio:
chi si iscrive imposta email e password, senza ricevere nessun messaggio per convalidare la proprietà dell'email
Significa che chiunque può iscrivere ogni email, degli amici o dei nemici... e dare per loro consensi a vanvera.
Questi, ignari, riceveranno pubblicità dagli sponsor senza nemmeno capire perchè!
e quando si lamenteranno si sentiranno dire... "Lei si è iscritto e ha dato il consenso in data X alle ore Y."
Potrei suggerire alcune email da registrare... tipo quella del Garante. (😈)
Per fortuna si può fare recupero password e cancellarsi... e anche qui 🤪
Se si inserisce una mail registrata si ottiene un feedback diverso da email non registrate.
Anche questo è un problema da risolvere.
Da sistemare!
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ALTROCONSUMO, paladino dei consumatori, pagherà 100.000 Euro di sanzione al Garante per violazione del GDPR nell'attività di telemarketing.
Una batosta eclatante che fa traballare la limpidezza degli altissimi ideali sbandierati.
@Altroconsumo è in prima linea per la tutela dei diritti... combatte con noi per un mondo migliore, fa inchieste sulle aziende brutte e cattive che trattano male i dati personali... tipo questa giusto giusto di un anno fa altroconsumo.it/vita-privata-f…
Altroconsumo, la stessa che s'offre per supportare la gente che soffre, brandendo la stadera del diritto, proponendo CONSULENZA PRIVACY per esercitare i diritti e per tutelare i consumatori.
Mi sa che la benda della Giustizia è stata messa sugli occhi del #QualifiedDPO
Come dimostrare al mondo che non te ne frega niente della privacy? Chiediamolo ad Amazon AWS.
Il tutorial (pubblicitario) del fighissimo servizio di analisi facciale di AWS... dice tutto, tranne una cosa: non lo puoi usare se non chiedi il permesso!
Non c'è traccia di avvertimento, non si cita mai la normativa (il GDPR), non si fa cenno al contesto, non si suggerisce di avere una base di legittimazione o anche solo una finalità legittima per farlo.
Peccato che, per usare un sistema di riconoscimento facciale e profilazione, ci siano molte implicazioni lato privacy: occorre COME MINIMO il consenso, serve una informativa, bisogna "fare delle cose" (adempimenti, documenti, valutazioni, registri, incarichi, ecc)
Oggi parliamo di ARETI spa (gruppo @AceaGruppo)
Il Garante Privacy ha sanzionato per € 1.000.000 e obbligato l'azienda ad aggiornare/correggere i dati che tratta.
Una batosta notevole che arriva non senza una ragione.
Vediamo alcune luci e ombre del provvedimento del @GPDP_IT
Areti ha trattato per anni dati senza alcuna procedura di controllo per garantirne l'esattezza e l'aggiornamento.
Questo ha coinvolto 16.743 clienti e ha portato a 47.767 casi di richieste di variazione di gestore non accettate dall'operatore con evidenti danni per gli utenti.
Il sistema informativo integrato, permette il passaggio da un gestore all'altro, da una tariffa all'altra.
Ovviamente serve per ripartire i pagamenti pro quota, ma viene usato anche come valutazione di affidabilità dell'utente.
Il Conservatorio Santa Cecilia (Roma) è stato sanzionato dal Garante Privacy (@GPDP_IT) per aver utilizzato la registrazione di una assemblea studentesca "trovata" su una pendrive usb rinvenuta per caso.
È ILLECITO FARLO = € 6.000
Segue
Il provvedimento evidenzia vari temi tra i quali l'uso illegittimo di dati rinvenuti per caso, il fatto di non poter considerare pubbliche le parole dette in una assemblea aperta, la nomina di un DPO in conflitto di interessi, aver condiviso i dati con terzi in modo illecito.
Molto bello lo spiegone del Garante sul concetto di "dato resto manifestamente pubblico dall'interessato" e sul fatto che sia irrilevante che l'assemblea online fosse accessibile a chiunque tramite un link diffuso sui social.
NON SI POSSONO USARE I DATI CARPITI NELL'OMBRA.
Di nuovo, oggi, il Garante pubblica un provvedimento e sanziona il COMUNE di CISTERNA DI LATINA @ComuneCisterna
€5000 ed errori nella gestione degli adempimenti in materia di protezione dei dati personali.
il Comune ha comunicato dati riservati in due accessi agli atti, ha omesso di nominare per diversi mesi un nuovo RPD dopo le dimissioni del precedente e non ha dato riscontro agli interessati.
Una tripletta niente male.
cosa imparare?
Innanzitutto non rimanere mai senza DPO.
L'interregno deve essere breve, brevissimo. Non si può tergiversare e le lungaggini burocratiche per la nomina non sono una scusante.
Nel caso specifico 9 mesi sono stati considerati TROPPI per la nomina del nuovo DPO.